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Formula 1, presentazione Gp Giappone© Suzuka Circuit via Twitter

Formula 1, presentazione Gp Giappone

La Formula 1 torna dopo due anni di assenza sul circuito di Suzuka per la 18° prova del Mondiale 2022, con Verstappen sempre più vicino al bis iridato

06.10.2022 ( Aggiornata il 06.10.2022 17:53 )

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Una nuova opportunità, se vogliamo ancora più ghiotta della precedente. La Formula 1 dopo due anni di assenza per via della pandemia torna in Giappone (e in particolare sul circuito di Suzuka), ma l’attenzione è tutta per Max Verstappen, che ha a disposizione il secondo matchpoint per conquistare con largo anticipo il secondo titolo mondiale. Per il campione olandese basterà (come vedremo più avanti nei dettagli) vincere ottenendo a seconda degli scenari anche il giro più veloce per bissare, come detto, il titolo vinto un anno fa ad Abu Dhabi, su una pista come quella di Suzuka che sulla carta dovrebbe sposarsi molto bene con la sua Red Bull RB18, data inevitabilmente per favorita, e che da questo fine settimana al pari dello junior team Alpha Tauri tornerà ad ospitare il marchio Honda.

© Suzuka Circuit via Twitter

Dopo il fallimento della trattativa con Porsche in ottica 2026, Red Bull e AlphaTauri attraverso un comunicato congiunto hanno annunciato un rafforzamento della partnership con Honda, che porterà il motorista nipponico a supportare tecnicamente le due squadre del gruppo Red Bull fino al 2025 compreso, con i quattro piloti di Red Bull e Alpha Tauri (Verstappen, Perez, Gasly e Tsunoda) che parteciperanno il prossimo 27 Novembre al tradizionale HRC Thanks Day, e con Sergio Perez che assumerà un ruolo di ambasciatore per l’accademia di guida della Honda Racing School, svolgendo già una lezione per gli studenti della HRS nel prossimo mese di Novembre.

Tornando al Gp del Giappone, anche in questa gara la rivale più accreditata dovrebbe essere la Ferrari, che presumibilmente dovrebbe testare nel corso delle libere anche il nuovo fondo annunciato per Singapore e poi non portato in pista, essendo Suzuka una pista maggiormente più attendibile nel valutare la bontà o meno di un aggiornamento aerodinamico, essendo stata peraltro per anni la pista prove di riferimento della Honda.
Detto questo, però, non c’è dubbio sul fatto che proprio il circuito nipponico rappresenti una tappa non del tutto facile per la scuderia di Maranello per quanto riguarda la gestione delle temperature delle gomme, per via delle caratteristiche tecniche di Suzuka, con tratti ad alta velocità intervallati da cambi di direzione, il che fa sì che l’energia prodotta dalle curve a destra sia simmetrica a quella prodotta dalle curve a sinistra. Questo porta assieme alle caratteristiche dell’asfalto (con abrasività medio-alta) a un’elevata usura delle gomme, motivo per il quale se consideriamo le difficoltà accusate in casa Ferrari in Belgio e in Olanda, ecco, quindi che la gara di Suzuka si prospetta se vogliamo come un esame per la scuderia di Maranello per capire se i problemi emersi sotto il profilo della gestione delle gomme siano stati risolti o meno.

Chi affronta con molti dubbi la tappa di Suzuka è la Mercedes. Se è vero che nell’era turbo-ibrida il team tedesco si è costantemente aggiudicato dal 2014 al 2019 il Gp del Giappone (facendo registrare quattro vittorie con Lewis Hamilton nel 2014, 2015, 2017 e 2018, e una vittoria a testa per Nico Rosberg nel 2016 e per Valtteri Bottas nel 2019), quest’anno lo scenario sembra essere piuttosto differente per via delle caratteristiche della W13, che sembra accusare una decisa resistenza all’avanzamento in rettilineo. Se da una parte in queste ore il Team Principal Mercedes Toto Wolff ha ammesso che Suzuka darà filo da torcere al loro pacchetto, l’auspicio del team tedesco è quello di poter bilanciare una qualifica destinata ad essere oggettivamente più complicata rispetto a quella di Singapore con un passo gara migliore.

Un capitolo lo merita, infine, la situazione meteo: secondo le previsioni in nostro possesso la giornata peggiore potrebbe essere il venerdì, con FP1 e FP2 caratterizzata da precipitazioni consistenti, e in alcuni frangenti anche abbondanti.
Nella giornata del sabato, invece, il cielo dovrebbe presentarsi sereno con alcune nubi sparse sia per la FP3 che in qualifica, con parecchio vento (nell’ordine dei 15-22 Km/h) in occasione delle qualifiche. Domenica, invece, dovremmo assistere a un nuovo peggioramento del tempo: se è vero che nell’orario della gara (le 14 locali, le 7 di mattino in Italia) è previsto cielo nuvoloso senza possibilità di pioggia, è altrettanto vero che dal tardo pomeriggio dovrebbe piovere piuttosto intensamente.

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