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F1 Singapore: vince Perez, Leclerc e Sainz sul podio© Getty Images,

F1 Singapore: vince Perez, Leclerc e Sainz sul podio

Il pilota messicano della Red Bull si aggiudica il Gp di Singapore (nonostante la reprimenda e i 5 secondi di penalità comminati dalla Direzione Gara) davanti ai due piloti Ferrari, in una giornata che ha visto Verstappen chiudere settimo

03.10.2022 ( Aggiornata il 03.10.2022 11:33 )

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La vittoria di Perez e la penalità comminata dalla Direzione Gara

Una gara eccellente. Non potendo contare su Max Verstappen, la Red Bull ha dovuto giocoforza puntare tutte le sue chance di vittoria su Sergio Perez, con il pilota messicano che non ha per niente deluso, dimostrandosi perfettamente a suo agio sui circuiti cittadini, dopo aver già vinto lo scorso Maggio a Monaco.

Su una pista che si presenta piuttosto bagnata per via del temporale che ha colpito circa un’ora prima del via Marina Bay (e che ha obbligato la Federazione a posticipare la partenza dalle 14 alle 15:05 ora italiana), Perez è abile a sfruttare la partenza per bruciare Leclerc, e prendersi la testa della gara. Decisiva in tal senso la partenza dal lato interno che presentava meno gommatura (essendo così meno scivolosa) rispetto a quella del pilota monegasco della Ferrari. Passato in testa, Perez è stato praticamente impeccabile, riuscendo a rispondere prontamente agli attacchi di Leclerc, desideroso di riconquistare quella vittoria che gli mancava dal Gp d’Austria, disputato sul circuito del Red Bull Ring lo scorso Luglio. Gli unici errori del pilota messicano si sono verificati in regime di Safety Car, quando sia nel corso del decimo giro che a 34 minuti dal termine Perez mette tra se e la vettura di sicurezza una distanza maggiore di dieci macchine, andando così a violare l'articolo 55.10 Regolamento Sportivo.
Inevitabile per i Commissari non convocare Perez al termine della gara, e, dopo aver ascoltato il pilota messicano, la Direzione Gara decide di sanzionare il doppio errore con una reprimenda (per quanto commesso nel corso del 10°giro), e con cinque secondi di penalità (per quanto commesso a 34 minuti dal termine, in quanto recidivo).
Una sanzione, se vogliamo molto soft, se consideriamo che per situazioni analoghe nel 2010 Vettel aveva subito un drive through nel Gp d’Ungheria, e nel 2019 proprio a Singapore Giovinazzi aveva subito una penalità di dieci secondi da scontare all’arrivo, e che non mancherà di far discutere.

Se Perez torna a quella vittoria che gli mancava proprio dal Gp di Monaco su un’altra pista anch’essa cittadina, deludente è stata la gara di Max Verstappen, che rimanda l’appuntamento con il secondo titolo iridato alla prossima gara in programma tra 7 giorni in Giappone, sul circuito di Suzuka. Se al via il campione olandese ha sbagliato la partenza perdendo ben tre posizioni, a 33 minuti dal termine al momento di attaccare la McLaren di Lando Norris Verstappen va lungo in curva 5, facendo poi un 360° per rientrare in pista in ottava posizione, e con gomme medie distrutte dopo un evidente flatspot. Inevitabile il ritorno ai box, con il team Red Bull che monterà al campione del mondo un set di gomme soft, quantomeno per provare una rimonta che lo porterà al settimo posto finale.

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