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Verstappen-Perez, è doppietta Red Bull in Belgio!© Getty Images

Verstappen-Perez, è doppietta Red Bull in Belgio!

Il campione olandese domina il Gp del Belgio (passando in testa alla gara dopo soli 12 giri dopo esser partito 14°) davanti al compagno di squadra Sergio Perez e al ferrarista Sainz. Sesto e penalizzato Charles Leclerc

29.08.2022 ( Aggiornata il 29.08.2022 09:17 )

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Ferrari: Sainz terzo, Leclerc sesto

Un deciso passo indietro. Se nella prima parte di campionato la Ferrari è stata in grado di lottare in linea di massima in ogni gara con la Red Bull per la vittoria, quella di Spa è la prima volta quest’anno in cui la Red Bull è stata nettamente la monoposto dominante. Carlos Sainz jr ha fatto tutto quello che poteva per stare sui tempi di Perez e di Verstappen, ma oggi il pilota olandese era davvero troppo forte per i rivali per poterlo battere.
Sainz sia al via che alla ripartenza dopo la Safety Car aveva dimostrato di avere un ottimo scatto al via, nonché un’ottima gestione della ripartenza dopo esser stato per alcuni giri alle spalle della vettura di sicurezza, ma la Ferrari vista oggi ha finito con l’accusare seri problemi di degrado con tutte e tre le mescole portate da Pirelli (soft, medie, hard), facendo registrare solo con la dura delle prestazioni tutto sommato accettabili, seppur non al livello di quelle di Verstappen (e comunque vicine a quelle di Perez), ma al contempo efficaci per mantenere il podio dall’assalto finale di George Russell.
Per un Sainz che chiude il Gp del Belgio sul podio in terza posizione, c’è un Leclerc che chiude in sesta posizione, autore di una gara sfortunata, contrassegnata anche da un episodio finale destinato a far discutere.

Se al via Leclerc (partito quindicesimo) segue come un’ombra la rimonta di Verstappen chiudendo il primo giro in nona posizione alle spalle del campione olandese della Red Bull, proprio una visiera di strappo di Verstappen finisce nella presa d’aria del freno anteriore della Rossa del pilota monegasco, obbligando la Ferrari a un pit stop anticipato nel corso del terzo giro, con Charles che da nono scende in diciassettesima posizione.

Da qui comincia un lunga rimonta per Leclerc, che, con un passo gara inferiore rispetto alla Red Bull ma migliore di circa mezzo secondo rispetto a quello del compagno di squadra Sainz, riesce a risalire fino al quinto posto. A due giri dal termine, però, ecco il colpo di scena. La squadra dal muretto invita Leclerc a fare una sosta supplementare con lo scopo di togliere a Verstappen il punto addizionale per il giro più veloce. Charles non vuole fermarsi, il suo timore è quello di non avere il gap sufficiente per restare davanti a Fernando Alonso (sesto), la squadra invece è sicura del fatto che il proprio pilota riesca a stare davanti al pilota asturiano, e quindi impone a Leclerc la sosta. Il pilota monegasco entra in pit lane, ma senza rispettare la velocità minima di percorrenza, frenando troppo tardi. A conferma dei timori di Charles, il gap nei confronti di Alonso si dimostra essere molto più scarso rispetto a quello rilevato dai tecnici, e così il pilota asturiano con gomme più in temperatura supera con facilità Leclerc, il quale a sua volta risupera Alonso nel corso dell’ultimo giro, senza ovviamente trovare il giro più veloce. La doccia gelata, però, è subito dietro l’angolo: la Direzione Gara si accorge subito del mancato rispetto della velocità minima di percorrenza della pitlane da parte di Leclerc, e così sanziona il pilota monegasco con cinque secondi di penalità da scontare al traguardo, grazie ai quali Alonso sale in quinta posizione, con Charles sesto, che grazie a questa mossa rischiosa da parte del muretto Ferrari finisce per perdere due punti per tentare di guadagnarne uno.

In complesso, considerata la gara di entrambi i piloti, la Ferrari vista a Spa è sembrata una monoposto incapace (a sorpresa) di lottare per la vittoria contro la Red Bull, nonostante sulla carta l’aumento della temperatura (con ben 15° in più sull’asfalto rispetto alla giornata di sabato) dovesse favorire proprio la scuderia di Maranello.
Al momento in cui scriviamo non è ancora chiaro se questa prestazione così deludente possa essere dovuta alle caratteristiche del tracciato, o se possa essere una conseguenza del debutto della Direttiva Tecnica 039, con particolare riferimento alla flessibilità dello skid. Alle prossime gare (e in particolare quella in programma domenica prossima a Zandvoort, su un circuito sulla carta maggiormente favorevole alla Ferrari) ulteriori risposte in merito.

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