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F1 Focus: Alpine e il caso Piastri© Getty Images

F1 Focus: Alpine e il caso Piastri

Il pilota australiano sui social ha dichiarato di non aver firmato alcun contratto con l’Alpine per il 2023, smentendo così la scuderia francese

3 agosto 2022

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Possibili scenari futuri

La smentita dell’accordo con Alpine da parte di Oscar Piastri ha finito con il fare il giro del mondo. Se la scuderia francese tramite un suo portavoce ha fatto sapere in un’intervista rilasciata alla BBC di ritenere il proprio comunicato stampa legalmente corretto, è chiaro a tutti che molto probabilmente questa vicenda andrà per vie legali, con Piastri che sosterrà di essere nel giusto, non avendo firmato alcun accordo con Alpine per la prossima stagione, e sottolineando che non avendo esercitato Alpine entro lo scorso 1°Luglio l’opzione di esclusiva per le stagioni 2023 e 2024, egli era libero di potersi accordare con chiunque (vedi McLaren), e con Alpine che dichiarerà di aver esercitato l’opzione seppur in ritardo.

La domanda che molti appassionati si staranno ponendo in queste ore è: come se ne esce da questa situazione?
Le possibilità sono due. Nel caso in cui un procedimento legale dovesse sancire l’irregolarità del preaccordo con McLaren, per Piastri non ci sarebbe altra possibilità che restare in Alpine, ed affiancare Ocon il prossimo anno.
Intervistato in queste ore, il Team Principal Alpine Szafnauer ha ricordato il precedente di Jenson Button che nel 2005 sembrava destinato alla Williams, ma che alla fine dovette rimanere in BAR.

Nel caso in cui, invece, un eventuale procedimento legale dovesse accertare la regolarità del precontratto di Piastri con McLaren, non solo il pilota australiano avrà tutti i titoli per approdare nel team di Woking, ma lo stesso team inglese giocoforza si vedrebbe costretto a escludere Ricciardo per assicurare il sedile a Piastri, con Alpine a quel punto alla disperata ricerca di un pilota da affiancare a Ocon, che potrebbe addirittura essere lo stesso Ricciardo (che già aveva guidato per il team con sede a Enstone nel 2019-2020, quando ancora si chiamava Renault).

A onor del vero bisogna dire che all’epoca (2020) il management Renault non prese molto bene la decisione di Ricciardo di lasciare il team prima ancora che cominciasse la stagione per approdare in McLaren. Detto questo, l’ex Red Bull è anche un pilota di esperienza, capace di dare il suo contributo all’Alpine per poter fare il definitivo salto di qualità, per cui alla fine un suo eventuale ritorno non sarebbe poi visto così male. A ulteriore conferma di questo possibile scenario anche le parole di Szafnauer, secondo cui come Alonso è andato e venuto più volte in Renault, la stessa cosa può succedere anche per altri piloti. Ricciardo viene considerato da Szafnauer come una buona opzione, e il suo ritorno non rappresenterebbe di certo un problema: la cosa, però, più importante per Alpine è trovare un pilota da affiancare a Ocon che possa portare il team francese nell’arco delle prossime cinque stagioni a diventare vincente, provando a lottare per alcune gare prima e per il titolo poi.

Una vicenda, quella legata ad Oscar Piastri, lontana dai titoli di coda, e che sicuramente non mancherà di regalare ulteriori colpi di scena nelle prossime settimane.

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