F1 Ungheria: Russell e la prima pole in carriera

Ferrari e la mancata pole di Sainz

Un bicchiere mezzo pieno e mezzo vuoto. Se le prove libere del venerdì avevano mostrato una netta superiorità della Ferrari sia sul giro secco che sul passo gara in terra ungherese, la giornata odierna (caratterizzata dalla pioggia in FP3, ma anche da temperature decisamente più basse sia nell’ultima sessione di prove libere che in qualifica) ci ha mostrato una Ferrari F1-75 sicuramente a suo agio lungo la pista dell’Hungaroring, ma che non è riuscita a conquistare la pole position per alcune piccole incertezze (risultate alla fine decisive) che hanno caratterizzato l’ultimo giro lanciato sia di Charles Leclerc, sia di Carlos Sainz Jr. Una Rossa che può comunque sorridere, aldilà della pole persa a vantaggio di Russell, osservando i problemi occorsi in casa Red Bull, che (come vedremo in seguito) hanno visto Verstappen chiudere in decima posizione (senza neanche effettuare l’ultimo giro lanciato per via di una mancanza di potenza del motore), e con un Sergio Perez eliminato in Q2 e che sembra aver smarrito il feeling con la RB18.

Restando però a guardare in casa Ferrari, è evidente come la vittoria conquistata a Silverstone abbia di fatto rivitalizzato Carlos Sainz Jr: se in Austria a tradirlo era stata la rottura della power unit in una gara che quasi sicuramente lo avrebbe visto chiudere alle spalle di Leclerc, in Francia aveva dimostrato nelle tre sessioni di libere di essere addirittura più a suo agio con la F1-75 rispetto a Leclerc. Sensazione questa, ribadita poi in gara, quando Carlos (costretto a partire in fondo allo schieramento per la punzonatura della quarta power unit stagionale) è riuscito a risalire fino al quinto posto finale.

Anche in Ungheria Sainz ha dimostrato di essere davvero in forma, risultando il più veloce al termine della FP1 e classificandosi in terza posizione al termine della FP2. Se nella FP3 odierna Carlos aveva chiuso solamente settimo, in qualifica e in particolare in Q3 il pilota spagnolo ha dimostrato di essere decisamente più in forma rispetto a Leclerc, trovando subito il tempo nel primo giro lanciato, salvo poi non migliorarlo adeguatamente nell’ultimo tentativo, lasciando così uno spiraglio che a sorpresa il giovane pilota Mercedes George Russell ha saputo cogliere.
Intervistato al termine delle qualifiche, Sainz ha ammesso che l’ultimo giro lanciato non era stato niente di speciale, e che era convinto che qualcuno l’avrebbe battuto senza immaginare si potesse trattare di Russell.
Ora l’attenzione si sposta sulla gara, con Sainz che sostiene che la partenza (elemento in cui la Mercedes è piuttosto competitiva) sarà fondamentale, e che se la Rossa farà una buona partenza e adotterà la giusta strategia potrà vincere la gara.

Per un Sainz parzialmente deluso per la mancata pole, ma con l’attenzione rivolta alla gara di domani (domenica n.d.r), c’è un Leclerc che se in Q1 e in Q2 si trovava molto bene con il set-up della macchina, in Q3 ha chiaramente sofferto non riuscendo a trovare la corretta finestra di utilizzo delle gomme, compiendo anche alcuni errori. In ottica gara il pilota monegasco è piuttosto tranquillo, sostenendo di essere fiducioso per quanto concerne il passo gara, ma anche di essere consapevole del fatto che non ci si giocherà tutto nel corso del primo giro, e che si prospetta una gara lunga, in cui sarà importante non avere brutte sorprese. La cosa più importante però sarà evitare contatti al via (come gli capitò lo scorso anno con Stroll) in modo tale da poter poi impostare il proprio passo gara (in cui nella simulazione effettuata nel corso della FP2 era apparso nettamente il migliore).