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F1 Francia: Leclerc, Ferrari e una pole di squadra© Getty Images

F1 Francia: Leclerc, Ferrari e una pole di squadra

Il pilota monegasco conquista in Francia la sua sedicesima pole in carriera (la settima stagionale) grazie anche al prezioso contributo del compagno di squadra Carlos Sainz Jr, che partirà diciannovesimo dopo aver punzonato la quarta power unit stagionale

24.07.2022 ( Aggiornata il 24.07.2022 07:10 )

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Leclerc-Sainz e la pole di Le Castellet

Una pole figlia delle novità tecniche introdotte alla vigilia di questa gara, così come dell’ottimo rapporto di stima e di rispetto reciproco esistente tra i due piloti Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz Jr. Così può essere analizzata la pole position di Charles Leclerc in Francia, con il monegasco che ha inflitto un distacco di 304 e di 463 millesimi alle Red Bull di Max Verstappen (secondo) e di Sergio Perez (terzo).

Oltre alla nuova ala posteriore aggiornata rispetto a quella introdotta in Canada, ha fatto il suo esordio questo fine settimana sulla Ferrari F1-75 il nuovo fondo, caratterizzato da un differente ingresso del canale Venturi: se quello vecchio presentava un profilo d’ingresso che nella prima parte tendeva a salire gradualmente, il nuovo fondo introdotto questo fine settimana in Francia presenta un profilo d’ingresso del canale Venturi caratterizzato da uno scalino, la cui funzione è quella di spingere i flussi d’aria sotto la macchina, e più precisamente nella porzione centrale vicina alla tavola in legno (il cosiddetto skid, salito agli onori della cronaca sportiva per via della Direttiva Tecnica 039 che entrerà in vigore a partire dal Gp del Belgio). Queste novità nella giornata del venerdì avevano portato la Ferrari ad essere particolarmente competitiva sul giro secco (pur essendo giù di motore) con Leclerc e Sainz ai primi posti in classifica, ma in difficoltà sul passo gara (sopratutto Leclerc). Se la FP3 disputata in tarda mattinata aveva mostrato una Rossa poco bilanciata e più performante sul passo gara che sul giro secco, le Qualifiche sono tornate a mostrarci una Rossa molto ben bilanciata sul giro secco (e potenzialmente anche in gara) con Carlos Sainz in più occasioni maggiormente competitivo rispetto a Leclerc. Una vera e propria disdetta, visto e considerato che questo fine settimana alla luce dei problemi di affidabilità patiti in Austria (con tanto di power unit andata in fumo) per Carlos era stata studiata la stessa strategia usata in Canada per Leclerc, volta ad assicurarsi il maggior numero di pezzi di ricambio possibili tramite sostituzione della centralina e punzonatura della quarta power unit stagionale.

Se inizialmente per Sainz era prevista la discesa in pista solamente in Q1, la maggiore competitività a sorpresa della Haas di Kevin Magnussen (con il danese costretto anch’egli a punzonare la quarta power unit, partendo dal fondo della griglia assieme a Carlos) ha costretto il pilota spagnolo della Rossa a disputare anche Q2 e Q3 pur di conquistare la 19° posizione in griglia (e di conseguenza la partenza dal lato più pulito della pista) rispetto al già citato Magnussen.

La presenza, quindi, di Sainz in Q3, ha fatto sì che lo spagnolo scendesse in pista con gomme usate per entrambi i tentativi lanciati non tanto per provare ad ottenere la pole, ma per aiutare il compagno di squadra Leclerc a partire davanti alla Red Bull grazie a una strategia studiata da entrambi i piloti Ferrari: se la squadra aveva infatti chiesto a Carlos di mettere a disposizione di Charles la scia solamente lungo il rettilineo di Mistral, in accordo con il monegasco Sainz ha deciso di offrire la scia a Leclerc anche nella successiva curva di Signes. Una soluzione, quella messa a punto dai due piloti Ferrari, rivelatasi importante per la pole odierna, con Leclerc che via radio non ha esitato a ringraziare Sainz per la pole ottenuta, sottolineando l’importanza di aver potuto guadagnare in rettilineo circa due decimi grazie alla scia fornita, e con Carlos, che, pur rammaricandosi del fatto che senza penalità sarebbe stato in grado di ottenere la pole position, ha tenuto a sottolineare l’unità della squadra, il fatto di lavorare molto bene con il team, nonché la soddisfazione per aver aiutato Leclerc e la squadra a conseguire una pole position non facile.

Analizzando in serata i dati telemetrici, è emersa però un’altra realtà: la scia di Sainz può sicuramente esser stata d’aiuto per Leclerc, ma il reale miglioramento può essere quantificato nel tratto oggetto della scia in circa 56 millesimi. Da ciò ne consegue che anche senza scia Leclerc sarebbe stato comunque in pole position.

Ora per Leclerc e per Sainz si prospettano due gare diverse e non facili (per il monegasco la difficoltà di tenersi alle spalle il duo Red Bull caratterizzato da Verstappen e da Perez; per lo spagnolo il tentativo di rimontare, dandosi come obiettivo la possibilità di lottare nella top 6 con la McLaren dell’ex compagno di squadra Lando Norris, e l’Alpine di Fernando Alonso), consapevoli però di poter contare su una monoposto tecnicamente valida quale la Ferrari F1-75 (affidabilità permettendo), e sulla nuova frizione che sulla carta dovrebbe garantire una migliore partenza al via.

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