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F1 Arabia Saudita: vince Verstappen, Leclerc e Sainz sul podio© Getty Images

F1 Arabia Saudita: vince Verstappen, Leclerc e Sainz sul podio

Il campione del mondo olandese conquista il Gp dell’Arabia Saudita al termine di un emozionante duello con il pilota monegasco, secondo. Terzo Sainz (Ferrari), seguito da Perez (Red Bull) e da Russell (Mercedes). Hamilton decimo.

28.03.2022 ( Aggiornata il 28.03.2022 15:05 )

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La gara di Sainz e di Perez

Non solo Verstappen-Leclerc. Il Gp dell’Arabia Saudita ci ha mostrato anche il duello a distanza tra le attuali seconde guide di Ferrari e Red Bull. Se nella prima parte di gara Sergio Perez aveva forse sperato di avere maggiori possibilità di vincere la corsa grazie a un ritmo assolutamente invidiabile, prima l’errore di cadere nella trappola Ferrari con l’anticipo della sosta, e poi la Virtual Safety Car originata da Latifi (con i rivali diretti che hanno potuto effettuare la sosta con tempi dimezzati) associato al mancato rispetto dell’uscita della pitlane a favore di Sainz (con il messicano che ha dovuto cedere la posizione al pilota spagnolo della Ferrari a gara ripartita) hanno privato Checo di un risultato che poteva essere migliore.

Un discorso a parte lo merita Carlos Sainz Jr, che ha rischiato inizialmente di non potersi andare addirittura a schierarsi in griglia per un problema elettronico (prontamente risolto dagli uomini in rosso), e che al via si è visto bloccare involontariamente la strada dal compagno di squadra Leclerc (impossibilitato a superare il poleman Perez), subendo così il sorpasso ad opera di Verstappen.
Il momento chiave della gara dello spagnolo avviene nel corso del 17° Giro: in seguito alla Virtual Safety Car Sainz viene richiamato ai box dalla Ferrari per la sosta al pari del compagno di squadra Leclerc e di Verstappen, ma al momento di entrare nella piazzola per effettuare la sosta Carlos viene rallentato dall’uscita del campione del mondo olandese. Un vero e proprio unsafe release che la scuderia di Maranello segnala prontamente alla Direzione Gara (che decide di non infliggere alcuna penalità), ma che dall’analisi telemetrica si vede chiaramente, con il pilota spagnolo costretto a frenare due volte per evitare un possibile impatto con la Red Bull numero 1. Secondi preziosi che vengono pagati al momento dell’uscita dalla pitlane dopo aver sostituito le gomme, con Perez che (come sopra scritto) non rispetta la precedenza a favore di Sainz guadagnando illecitamente la terza posizione. Decisiva in questo caso la prontezza del pilota spagnolo, che non ha mancato di avvertire via radio la squadra, la quale a sua volta ha segnalato l’episodio alla Direzione Gara, la quale questa volta decide di aprire un’indagine in merito a quanto avvenuto. Investigazione che verrà archiviata in quanto Perez cederà la posizione al pilota Ferrari, ma non al momento della ripartenza come avrebbe dovuto, ma a ripartenza già avvenuta. Cosa sarebbe successo se Perez avesse ceduto a Sainz la posizione poco prima della ripartenza, con lo spagnolo nei tubi di scarico della Red Bull di Verstappen? Una domanda alla quale non avremo mai una risposta.

Sainz, dunque, conclude in terza posizione alle spalle di Verstappen e di Leclerc, ma i colpi di scena non sono ancora finiti: a gara appena conclusa la Federazione convoca alcuni piloti (tra cui i due ferraristi) per verificare sopratutto nel caso di Sainz l’effettivo rispetto delle bandiere gialle, esposte nel corso delle ultime due tornate in curva 1 alla luce del contatto occorso tra la Williams di Albon e l’Aston Martin di Lance Stroll. Un successivo comunicato della Federazione emesso alle 23:10 ha finito però con il tranquillizzare tutti, in quanto nessun pilota ha violato il regime di bandiera gialla nel corso del 49° Giro e di doppia bandiera gialla nell’ultimo giro.

Una gara alla fine positiva, quella di Sainz, il quale continua man mano il suo processo di apprendimento della Ferrari F1-75, ma che al contempo avrebbe forse meritato di più, come si evince dal sorriso tirato sul volto del pilota spagnolo che si è visto sul podio.

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