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Formula 1, presentazione Gp Arabia Saudita© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Arabia Saudita

La Formula 1 approda sul circuito di Gedda per la seconda prova del Mondiale 2022

25 marzo 2022

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Caratteristiche del tracciato ed assetto della monoposto

Il circuito cittadino più lungo presente in calendario, il secondo a livello assoluto dopo Spa per via dei suoi 6174 metri da ripetere per 50 volte. A distanza di quasi quattro mesi dalla prima gara corsa in Arabia Saudita, la Formula 1 torna sullo Jeddah Corniche Circuit con la consapevolezza che il circuito progettato da Hermann Tilke rappresenta una sfida non indifferente sia per i piloti, sia per le nuove monoposto ad effetto suolo introdotte quest’anno, alle prese con una pista che ricorda molto le insidie di Montecarlo, con in più le alte velocità di punta fatte registrare a Monza, con la velocità media quantificabile intorno ai 250 Km/h (seconda solo a quella fatta segnare sul circuito brianzolo).
Lo Jeddah Corniche Circuit è costituito da 27 curve (11 a destra e 16 a sinistra). Poche le possibilità di sorpasso nonostante la presenza di ben tre zone DRS (nel rettilineo principale compreso tra curva 27 e curva 1, tra curva 20 e curva 22, e tra curva 25 e curva 27). Interessante la sequenza di curve in successione tra la 17 e la 22, che ricordano le curve Maggotts, Becketts e Chapel di Silverstone.
Da rilevare come in diverse zone del circuito non siano presenti vie di fuga (con i muretti a contornare numerose curve), per cui è pressochè scontato che nel corso della gara possa entrare in pista la Safety Car.

Rispetto alla prima edizione corsa lo scorso Dicembre sono state adottate diverse modifiche al tracciato.
Nella fattispecie: tra curva 2 e 3 sono state spostate indietro le barriere di sinistra per migliorare la visibilità dalla curva 2 alla 4, così come in curva 14 e curva 21 le barriere sono state spostate indietro di 1.5 metri per migliorare la visibilità. Nelle curve 4, 16, 22 e 24 è stata aggiunta una faccia liscia alle barriere in cemento al fine di consentire alle monoposto di potersi avvicinare al limite della pista. Infine l’ultima curva (la 27) è stata allargata a 12 metri rimuovendo una tribuna, per cui secondo Pirelli potrebbe diminuire il tempo sul giro.

Viste le caratteristiche della pista che tendono ad esaltare l’efficienza aerodinamica, è logico prevedere che l’assetto preveda il minor carico aerodinamico possibile al fine di generare la minor resistenza all’avanzamento possibile unita a un’ottima deportanza.

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