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Guida alla F1 2022

Dalle novità regolamentari alle line-up delle squadre, dalle gomme Pirelli al calendario della stagione e alla copertura televisiva dei Gp: a pochi giorni dall'inizio del Mondiale torna puntuale il nostro vademecum sulla stagione 2022.

18.03.2022 ( Aggiornata il 18.03.2022 15:15 )

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Una nuova era. La Formula 1 si presenta al via del Mondiale 2022 con la voglia di regalare grande spettacolo in pista non solo con il tanto atteso duello tra Max Verstappen e Lewis Hamilton (desideroso di una rivincita dopo aver perso il titolo all’ultima gara ad Abu Dhabi), ma anche con monoposto totalmente diverse rispetto a quelle a cui ormai eravamo abituati. L’obiettivo alla base delle nuove normative tecniche è quello di consentire ai piloti che stanno in scia maggiori possibilità di superare le monoposto che stanno davanti. Per questo motivo è stato rispolverato il concetto delle wing-car, che hanno caratterizzato in virtù dell’effetto suolo le monoposto di Formula 1 tra la fine degli anni 70 e l’inizio degli anni 80, con l’auspicio che la lotta per la vittoria o per il titolo possa coinvolgere il maggior numero di piloti o monoposto possibili. Mai come quest’anno sarà importante aver indovinato il progetto vincente partendo da un foglio di fatto bianco, anche se per via delle diverse soluzioni messe a punto da parte delle squadre saranno necessarie diverse gare per avere davvero le idee chiare su chi possa essere il favorito.

Red Bull alla luce anche di quanto visto nel corso delle due sessioni di test precampionato parte ovviamente come favorita potendo contare su un Max Verstappen in stato di grazia dopo aver conquistato il suo primo titolo mondiale, e fortemente intenzionato a cercare subito il bis, con un vantaggio che sulla carta dovrebbe aggirarsi sui due-tre decimi. L’olandese anche quest’anno potrà contare sul prezioso supporto di Sergio Perez, decisivo nel rallentare Hamilton ad Abu Dhabi consentendo così al campione olandese di trovare la finestra necessaria per effettuare la sosta andando così a battere con gomme fresche il campione inglese della Mercedes. Detto questo, però, merita molta attenzione anche la Ferrari, che, dopo due stagioni relativamente sottotono, si è presentata nei due test precampionato con una monoposto (la F1-75) che molto bene ha impressionato osservatori ed avversari per il suo discreto bilanciamento, oltre che per la facilità con cui sia Leclerc che Sainz sono riusciti ad ottenere i rispettivi rilievi cronometrici.

Nonostante non abbia del tutto convinto sia con la versione base presentata a Barcellona che con l’evoluzione presentata in Bahrain con le fiancate minimal, la Mercedes resta un avversario piuttosto temibile con Lewis Hamilton, alla ricerca della rivincita nei confronti di Verstappen, ma anche dell’ottavo titolo mondiale, che gli consentirebbe di diventare una volta di più il pilota più vincente nella storia della Formula 1. Al suo fianco, però, non avrà più un fido scudiero quale Valtteri Bottas (approdato in Alfa Romeo al fianco del rookie Guanyu Zhou), ma un giovane di talento del calibro di George Russell, autore di un buon triennio in Williams, e chiamato ora al salto di qualità all’interno del team campione del mondo per l’ottava volta consecutiva nel Mondiale Costruttori. Se è vero che almeno all’inizio la Mercedes potrebbe soffrire un pò se i problemi di bilanciamento e di porpoising non sono stati risolti, è altrettanto vero però che sulla carta la W13 pur se estrema dovrebbe essere in grado di mostrare tutto il suo potenziale. Che basti o meno per lottare per Red Bull saranno le prime cinque-sei gare della stagione a decretarlo.

Dietro al trio Red Bull-Ferrari-Mercedes, da osservare con attenzione McLaren e Alpha Tauri. Il team di Woking se nella prima sessione di test precampionato a Barcellona aveva molto ben impressionato per essere stata tra le monoposto ad aver risolto prontamente il fenomeno del porpoising, nei test svoltisi in Bahrain ha evidenziato dei seri problemi al sistema di raffreddamento dei freni il che rischia di complicare non poco l’inizio di Mondiale per il duo Ricciardo-Norris.

Potrebbe quindi approfittarsene l’AlphaTauri, che nelle due sessioni di test ha molto ben impressionato sia con Gasly che con Tsunoda, grazie a una monoposto ben bilanciata che può contare sulla bontà della nuova power unit messa a punto da Red Bull in collaborazione con Honda, dopo che il motorista nipponico ha lasciato il Circus di nome ma non di fatto.
Al momento non è ancora chiaro il potenziale di Aston Martin e Alpine, che nelle due sessioni di test hanno alternato delle buone prestazioni a dei problemi tecnici: decisive saranno le prime gare, al pari di Williams, Alfa Romeo e di Haas, con la scuderia americana alle prese con alcuni problemi di affidabilità ma che sembra ritrovato le prestazioni dopo che lo scorso anno aveva deciso di non sviluppare la monoposto per farsi trovare pronta alla via della stagione 2022 per via dell’avvento delle nuove monoposto. Per il team guidato da Gunther Steiner la possibilità concreta nel corso della stagione di poter andare a punti, potendo contare su un mix di esperienza e di gioventù, rappresentata la prima da Kevin Magnussen (che torna al volante della Haas dopo il licenziamento di Nikita Mazepin alla luce dell’invasione russa dell’Ucraina) e la seconda da Mick Schumacher, che al via della sua seconda stagione nella massima serie motoristica, potrà sicuramente avvalersi della presenza del pilota danese per poter fare il definitivo salto di qualità, dopo una prima annata tutto sommato positiva.

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