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Mercedes e il ritorno alla livrea argentata© Getty Images

Mercedes e il ritorno alla livrea argentata

Dopo l’adozione nel 2020 e nel 2021 di una livrea nera, a partire da quest’anno la Mercedes torna ad utilizzare la tradizionale livrea argentata.

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Un ritorno alla tradizione storica della squadra. Dopo le stagioni 2020 e 2021 caratterizzata da una livrea nera, quest’anno Mercedes tornerà ad utilizzare la tradizionale livrea argentata. Se già nei primi giorni di Ottobre dello scorso anno cominciavano a girare le prime indiscrezioni, solamente in occasione dell’ultima gara stagionale corsa ad Abu Dhabi sarebbe stata presa da parte della dirigenza Mercedes la decisione definitiva che riporterà il team tedesco ad utilizzare quella livrea che dal 1934 caratterizza ogni monoposto sportiva realizzata dalla casa di Stoccarda, che ha nella cittadina inglese di Brackley il quartier generale della squadra impegnata nel mondiale di Formula 1.

Dalla livrea bianca a quella argentata

Uno dei suoi tratti distintivi. Quando pensiamo alla Mercedes in ambito sportivo la prima cosa che ci viene in mente è giocoforza la livrea argentata che ha dato alle monoposto della casa di Stoccarda l’appellativo di “Frecce d’argento”. Agli albori, però, non era questa la livrea che caratterizzava le macchine tedesche: se nella prima edizione della Parigi-Rouen del 1894 (prima competizione automobilistica a livello ufficiale, organizzata dal quotidiano parigino “Le Petit Journal”) la Mercedes schierò una Roger-Benz dalla livrea nera classificandosi in quinta posizione, è sul finire dell’Ottocento (tra il 1898 e il 1899) che comincia a fare capolino la livrea bianca (tipica delle macchine tedesche dell’epoca) che sarebbe rimasta sulla Mercedes fino al 1934. Inizialmente su alcuni modelli destinati alla vendita, e poi dal 1900 in occasione della nascita della coppa Gordon-Bennett anche in ambito sportivo visto che proprio a partire da quella coppa inizierà la tradizione dei colori nazionali per le vetture da corsa.
Una competizione, la coppa Gordon-Bennett (fortemente voluta dall’allora proprietario del New York Herald James Gordon Bennett Jr), che Mercedes si aggiudicherà nel 1903 schierando una Mercedes-Simplex da 60 Cv affidata al belga Camille Jenatzy, in una edizione caratterizzata dallo svolgimento in Irlanda all’interno di un circuito dopo che una serie di gravi incidenti in occasione della Parigi-Madrid corsa nel Maggio 1903 aveva portato alla fine delle corse su strada da città a città. Quella ottenuta nella coppa Gordon-Bennett sarà la prima vittoria di una squadra non francese in questo trofeo.

Dopo questa vittoria registriamo tra le altre sempre con livrea bianca la vittoria nel Gran Premio di Francia nel 1908 con Christian Lautenschlager a bordo della Mercedes 140 Cv Grand Prix, che verrà poi bissata nel 1914 sempre da Lautenschlager su Mercedes 115 Cv Grand Prix in quello che sarà un podio tutto Mercedes: oltre a Lautenschlager sul gradino più alto del podio, troviamo al secondo posto Louis Wagner ed Otto Salzer.

La grande forza di quella macchina sta nel motore quattro cilindri, caratterizzato dall’albero a camme in testa, da due valvole di aspirazione e da due valvole di scarico per ciascun cilindro, con un regime continuo di 3500 giri/min.

L’avvento della prima guerra mondiale porterà giocoforza la Mercedes (all’epoca denominata Daimler) a interrompere ogni attività agonistica e riprenderla nel 1921, salvo poi ritirarsi nel 1932 per l’aggravarsi della crisi economica.

Nel 1934 la Mercedes torna a correre nelle competizioni motoristiche ed è proprio a partire da quell’anno che mostra il proprio dominio, favorito anche dalla decisione della Federazione dell'epoca (chiamata Associazione Internazionale degli Automobil Club Riconosciuti) che decide di fissare in 750 Kg il peso massimo delle vetture, consentendo così alla squadra tedesca di costruire delle auto più leggere, ma dotate di un motore più potente rispetto alla concorrenza. Legato a quello stesso anno è anche l'attuale colorazione argentata, in quanto in occasione del Gp di Germania le monoposto tedesche (fino a quel momento colorate di bianco) si presentarono con un peso maggiore di 1 Kg rispetto al massimo regolamentare. Fu decisiva in quel frangente l'intuizione del pilota ufficiale Manfred Von Brauchitsch, che invitò la squadra a rimuovere la colorazione biancastra lasciando alla luce del sole l'alluminio con cui venivano costruite all'epoca le scocche delle monoposto della Stella a Tre Punte. Il Direttore del settore corse Mercedes Alfred Neubauer decise di seguire il suggerimento di Von Brauchitsch, e così non solo la squadra tedesca potè partecipare all'evento, ma da quel momento in poi la Mercedes sarebbe scesa in pista con una colorazione argentata che le avrebbe assegnato il soprannome di Frecce d'Argento.

Anni, quelli contrassegnati tra il 1935 e il 1938, che videro il netto dominio delle monoposto tedesche nel Campionato europeo di automobilismo, con la Auto Union (nata nell’Agosto 1932 dalla fusione di Audi, DKW, Horch e Wanderer) che con Bernd Rosenmeyer al volante si aggiudicò l'edizione 1936, e con la Mercedes che grazie a un formidabile Rudolf Caracciola si aggiudicò le edizioni 1935, 1937 e 1938 e sarebbe andata a vincere anche l'edizione 1939, sospesa poi per lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale.

Con lo scoppio del secondo conflitto mondiale la Mercedes è costretta giocoforza a interrompere le proprie attività agonistiche, ma la sua volontà di voler tornare in campo è talmente evidente che, una volta conclusasi la guerra, e dopo aver preso parte vittoriosamente nel 1952 alla 24 Ore di Le Mans, nel 1954 decide di partecipare al Campionato Mondiale di Formula 1 vincendo sia quello stesso anno, sia la stagione successiva (1955) il titolo piloti grazie all’argentino Juan Manuel Fangio, il quale poteva contare su una monoposto sofisticata per l’epoca quale la Mercedes W196, dotata naturalmente di livrea argentata.

Il team tedesco al termine della stagione 1955 deciderà di ritirarsi dal Mondiale di Formula 1 in seguito al drammatico incidente occorso durante la 24 Ore di Le Mans disputata l'11 Giugno 1955 che porterà alla morte del pilota francese Pierre Levegh (su Mercedes- Benz SL300) e di 83 persone del pubblico con ben 120 feriti.

Mercedes tornerà in Formula 1 inizialmente come motorista nel 1993 della Sauber, e poi dal 1995 al 2014 (e dal 2021) della McLaren conquistando due titoli piloti e costruttori nel biennio 1998-1999 con Mika Hakkinen, e un titolo piloti nel 2008 con Lewis Hamilton. Da sottolineare che dal 1997 al 2014 la monoposto del team di Woking assumerà la livrea argentata tipica del team tedesco.
Mercedes tornerà nel 2010 anche come team autonomo in Formula 1 sulle ceneri della Brawn Gp confermando la tradizionale livrea argentata.

Unica eccezione: il Gp di Germania corso nel 2019 sul circuito di Hockenheim, quando, in occasione dei 125 anni del debutto della Mercedes nel mondo nel Motorsport, il team tedesco schiererà una monoposto con una colorazione metà bianca e metà argentata, con il logo originario sul musetto della W10.

L’adozione della livrea nera nei Mondiali 2020 e 2021

Anche nel 2020 la Mercedes avrebbe dovuto presentare sulla W11 la tradizionale livrea argentata, come si evince dalla foto riportata, tratta dai test precampionato, ma, il 25 Maggio dello stesso anno una notizia proveniente dagli Stati Uniti è destinata a cambiare questa decisione.

L’uccisione dell’afroamericano George Floyd, con il poliziotto che per nove minuti tiene il ginocchio sul collo dell’agonizzante Floyd genera sconcerto, ma sopratutto rabbia per questo abuso di potere da parte delle forze dell’ordine americane, accusate di essere razziste. Da qui una serie di manifestazioni ad opera del movimento Black Lives Matter. Se il mondo della Formula 1 decide di lanciare una campagna dal titolo We Race As One volta a combattere ogni forma di disuguaglianza e di razzismo, la Mercedes va oltre e per le stagioni 2020 e 2021 decide di abbandonare momentaneamente la propria livrea argentata, sposandone una nera, appoggiando così anche la battaglia contro il razzismo portata avanti dal proprio pilota di riferimento Lewis Hamilton.

Come già detto all’inizio, quest’anno Mercedes tornerà alla consueta livrea argentata, ma questo non vuol dire venire meno alla battaglia contro il razzismo, perché nello scorso Luglio il team tedesco ha sposato il progetto Ignite, volto ad avvicinare i giovani delle minoranze nella strada alle discipline scientifiche e al mondo del Motorsport, e che verrà sostenuto in parte dalla stessa Mercedes, in parte da Mission 44, la Fondazione personale di Lewis Hamilton.

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