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Rossi-Hamilton e uno scambio all'insegna della passione motoristica© Getty Images

Rossi-Hamilton e uno scambio all'insegna della passione motoristica

Nei giorni scorsi è andato in scena sul circuito Ricardo Tormo di Valencia lo “scambio” tra Valentino Rossi e Lewis Hamilton con il campione di Tavullia che ha potuto guidare la Mercedes W08 del 2017, e l'esacampione del mondo di Formula 1 che ha potuto testare la Yamaha M1.

13.12.2019 ( Aggiornata il 13.12.2019 16:48 )

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Uno scambio fortemente atteso. Non solo dagli appassionati di MotoGp e di Formula 1, ma anche e sopratutto dai diretti interessati. Non è un mistero che Valentino Rossi e Lewis Hamilton, accomunati da una forte stima reciproca e da una grande passione per il mondo dei motori, sognassero per un giorno di potersi scambiare i propri mezzi per mettersi alla prova l'uno con le attuali monoposto di F1, l'altro per provare l'ebbrezza di guidare la Yamaha M1 attualmente impegnata nella MotoGp. Uno scambio più volte rimandato, ma che alla fine grazie allo sponsor comune di Yamaha e Mercedes (Monster) è divenuto realtà, con i due campioni del mondo che hanno potuto finalmente realizzare il proprio sogno lunedì scorso, 10 Dicembre, in un circuito Ricardo Tormo di Valencia a porte rigorosamente chiuse.

Non è la prima volta che Valentino Rossi e Lewis Hamilton si sono cimentati l'uno alla guida di una monoposto di Formula 1, e l'altro al volante di una moto da gara: se infatti l'esacampione del mondo di Formula 1 pur non guidando una moto impegnata nel Mondiale di MotoGp aveva già avuto modo negli scorsi mesi di guidare una Yamaha R1 grazie al supporto del motociclista britannico Alex Lowes (attualmente impegnato in Superbike dove, dopo un quadriennio passato in Yamaha (2016-2019) a partire dal prossimo anno approderà in Kawasaki), il campione di Tavullia aveva già testato più volte tra il 2004 e il 2010 la Ferrari effettuando alcuni test a Fiorano tra il 2004 e il 2005, al Mugello e a Barcellona nel 2010 con la F2008, e partecipando infine al test collettivo della F1 a fine 2005 a Valencia dove con la Rossa della stagione precedente (la F2004) era arrivato a quasi sette decimi dal tempo fatto segnare da Michael Schumacher con la F2005 (1'12”362 il tempo del pilota di Tavullia contro l'1'11”640 del campione di Kerpen). Non c'è dubbio sul fatto che Rossi in quel frangente sia stato molto vicino al poter debuttare nel 2007 con la Ferrari in Formula 1 (vista la scadenza del contratto con Yamaha a fine 2006) con la possibilità addirittura di poter già incrociare allora in pista Lewis Hamilton (al debutto quell'anno in F1 sulla McLaren), ma alla fine il pilota pesarese preferì rinnovare con Yamaha tornando a vincere il titolo in MotoGp nel 2008 e nel 2009 (dopo le vittorie di Hayden (Honda) nel 2006 e di Stoner (Ducati) nel 2007), con la scuderia di Maranello che per sostituire Michael Schumacher si affidò al finlandese Kimi Raikkonen (laureatosi poi nel 2007 campione del mondo).

Alla fine, per fortuna degli appassionati di MotoGp e di Formula 1, lo scambio di mezzi tra Hamilton e Rossi seppur per un giorno è potuto diventare realtà, e così, dopo aver fatto le prove per i rispettivi sedili, i due dopo aver cenato insieme domenica sera ed essersi cominciati a dare i primi consigli, si sono presentati sul circuito di Valencia il lunedì mattina, con Hamilton intorno alle 9 per effettuare l'installation lap della Mercedes W08 del 2017 (eccezionalmente con il numero 46) prima di affidarla alle mani di Valentino, arrivato alle 9:30 sul circuito.

Per Rossi (che non guidava più una monoposto di F1 dal 2010, quando le macchine erano decisamente diverse da quelle attuali, presentavano una motorizzazione aspirata rispetto all'attuale turbo-ibrida e diverso carico aerodinamico) i primi giri sono stati fondamentali per prendere confidenza in primis con la visibilità all'interno dell'abitacolo (diversa giocoforza da quella che si ha in moto) e poi con la stessa W08 per poi cominciare sempre di più a spingere sull'acceleratore. Non sono stati forniti dei tempi ufficiali di questo esperimento, ma giro dopo giro era altrettanto evidente come a distanza di quasi dieci anni Rossi avesse ripreso confidenza con la F1 e con un mondo diverso dal suo, ma neanche troppo, girando con sempre più sicurezza nei confronti del proprio mezzo, andando a migliorare staccate e frenate, divenute man mano sempre più precise.

Dopo quel primo contatto del campione di Tavullia con la Mercedes W08, è stato il turno di Lewis Hamilton di scendere in pista sulla Yamaha M1, con Rossi che, visto il vento e l'asfalto freddo, non ha esitato a scendere in pista davanti all'inglese con la sua M1 numero 46 per aiutare il pilota inglese a prendere confidenza con le giuste traiettorie, quasi come un maestro pronto a dare i suoi consigli a un allievo desideroso di imparare.

Non sono mancati errori da parte di entrambi (un testacoda di Rossi all'ultima curva e una leggera scivolata di Hamilton al mattino in curva 1), e sicuramente all'interno dei box saranno state analizzate telemetrie e prestazioni cronometriche, ma quello che più contava era imparare uno dall'altro, in una giornata che rimarrà speciale per entrambi, e che va oltre l'abbraccio che i due si sono dati sia dopo quel primo run corso insieme in moto, e poi al termine della giornata, quando Rossi sulla Mercedes W08 ed Hamilton sulla Yamaha M1 sono tornati insieme in pista per un ultimo conclusivo run.

In pista non c'erano solamente 15 titoli mondiali (i 6 vinti da Hamilton in Formula 1 (2008 con McLaren, 2014,2015,2017,2018 e 2019 con Mercedes) e i 9 vinti da Rossi tra Classe 125 (1997), 250 (1999), 500 (2001) e MotoGp (2002, 2003, 2004, 2005, 2008 e 2009)), ma sopratutto due grandi campioni uniti da una forte stima reciproca (al punto da non esitare a farsi complimenti l'uno con l'altro e sperare di poter fare un nuovo test insieme) ma ancor più da una forte passione comune per il Motorsport.

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