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Il Mondiale di Olanda e Argentina© Getty Images for Football Australia

Il Mondiale di Olanda e Argentina

Il quarto di finale di venerdì sera è la sesta sfida fra le due nazionali nella storia del torneo più prestigioso...

Stefano Olivari

05.12.2022 ( Aggiornata il 05.12.2022 12:44 )

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Per chi ama il Mondiale l’incrocio fra Olanda e Argentina, venerdì sera nei quarti di finale, è qualcosa che fa venire la pelle d’oca. Sesta sfida nella storia della più importante manifestazione sportiva del pianeta, dopo ottavi di finale dominati contro Stati Uniti ed Australia, ma dove l’Argentina ha rischiato davvero grosso: se Kuol all’ultimo secondo avesse portato la partita ai supplementari… Ma questo è il calcio, un episodio cambia tutto. Certo che le squadre di Van Gaal e Scaloni si trovino di fronte per giocarsi l’accesso alle semifinali non è un episodio fortuito, quindi vale la pena di ricordare i precedenti, tutti con una storia relativamente moderna e televisiva.

Il primo è del 26 giugno 1974 a Gelsenkirchen, partita del girone che faceva da semifinale in quel Mondiale ancora a 16 squadre, girone dove c’erano anche Brasile e Germania Est: la prima in finale, la seconda per il terzo posto. L’Olanda di Michels dominò, grazie anche ad una delle migliori partite di Cruijff in maglia arancione: due gol (gli altri di Krol e Rep) e una sensazione di onnipotenza. Nell’Argentina allenata da Cap, che era arrivata lì a spese dell’Italia, fece nel secondo tempo una buona impressione un ventenne Mario Kempes: l’Olanda battendo Germania Est e Brasile sarebbe poi arrivata in finale contro la Germania Ovest, mentre l’Argentina dopo una eccellente (ma persa) partita con il Brasile e un pareggio con i tedeschi Est sarebbe andata a casa.

La seconda sfida mondiale fra queste due grandi nazionali è anche la più famosa e cioè la finale del 25 giugno 1978, con il sopravvalutato arbitraggio di Gonella (che in realtà permise il gioco duro a tutte e due le squadre) e tutto il resto, compreso il palo di Rensenbrink al 90’, poco dopo il gol del pareggio olandese con Nanninga (la squadra di Menotti era andata in vantaggio con Kempes), da molti ingiustamente assegnato a Poortvliet (ad ingannare fu la sua esultanza, forse). Nei supplementari l’Olanda, che prima aveva avuto più occasioni degli avversari, si spense e a dare il 3-1 della coppa furono ancora Kempes e Bertoni, sempre con azioni dalla zona centrale, chiave tattica della sfida, per una volta con il santone Happel battuto.

Spettacolare anche il quarto di finale del 1998, giocato il 4 luglio a Marsiglia, con l’Olanda di Hiddink che piegò 2-1 l’Argentina di Passarella con un gol di Dennis Bergkamp nel finale (di Kluivert e Claudio Lopez i primi due gol). Il 21 giugno 2006 Olanda e Argentina si incrociarono invece nel girone, a Francoforte: fra le squadre di Van Basten e Pekerman, già qualificate agli ottavi, venne fuori uno 0-0 strano, con in campo un diciannovenne Lionel Messi ed in panchina (ma da difensore) Scaloni. La quinta partita della saga in Brasile, il 9 luglio 2014 a San Paolo, in una semifinale senza gol che si risolse soltanto ai rigori: nella squadra di Van Gaal sbagliarono Vlaar e Sneijder, in quella di Sabella nessuno. Olanda-Argentina un classico? Si può dire? Si può dire.

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