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Qatar 2022, il girone del Brasile© Getty Images

Qatar 2022, il girone del Brasile

Considerazioni sul Gruppo G del Mondiale, con la squadra di Tite, la Serbia di Stojkovic, la Svizzera di Yakin e il Camerun di Song...

Stefano Olivari

21.11.2022 ( Aggiornata il 21.11.2022 17:16 )

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Impossibile non mettere come primo favorito per il Mondiale il Brasile di Tite, anche se il calcio riserva sempre sorprese. Negli ultimi anni, al di là della delusione della Copa America persa in finale in casa contro l’Argentina, il Brasile è sembrato sempre solidissimo pur senza andare contro la propria tradizione o comunque il luogo comune nella testa dei non brasiliani. Un grande portiere come Alisson, difesa a quattro ordinata con centrali Marquinhos e Thiago Silva, gli juventini Danilo e Alex Sandro sulle fasce, centrocampo solido con Fred, Casemiro e Paquetà, poi in attacco due giocatori di talento da pescare dal mazzo (Vinicius, Raphinha, Richarlison, Gabriel Jesus, Rodrygo) da affiancare all’icona Neymar, a 30 anni al suo ultimo tentativo di vincere questo torneo e comunque a soli 2 gol (75 contro 77) di distanza da Pelé. Certo il loro posto nella storia del calcio è diverso, ma stiamo parlando del presente. In ogni caso la profondità di questa squadra fa paura (partiranno dalla panchina, fra gli altri, Ederson, Eder Militao, Bremer, Dani Alves, Danilo e Fabinho…) e nel primo Mondiale con 5 sostituzioni a partita potrebbe fare la differenza. La conquista del sesto Mondiale, il terzo dopo la Coppa Rimet, è più che possibile. Negli ottavi un’avversaria fra Uruguay, Ghana e e Sud Corea, nei quarti una fra Spagna e Germania.

Sulla carta la seconda forza del Gruppo G è la Svizzera e nessuno lo sa come l’Italia di Mancini, anche se in uno sport di episodi bisogna ricordare che senza gli errori dal dischetto di Jorginho la squadra di Murat Yakin sarebbe probabilmente rimasta a casa. Certo è che la nazionale rossocrociata ha un’ottima difesa, oltre ad essere difensivista ben più che nell’era Petkovic. Nel 4-2-3-1 di Yakin molto dipende dai due davanti alla difesa, Freuler e Xhaka, perché questa squadra non segnerà mai valanghe di gol: per l’atteggiamento ed anche per la mancanza di un grande attaccante. Può essere il Mondiale di Embolo, che al Monaco sta facendo bene, in ogni caso come alternativa c’è Seferovic. Squadra esperta e compatta, dove i punti di riferimento sono Sommer in porta, Akanji al centro della difesa e Ricardo Roriguez a sinistra, oltre ai due centrocampisti citati ed alla scheggia impazzita Shaqiri, al suo quarto Mondiale.

È quasi ovvio che gli svizzeri la qualificazione se la giocheranno contro la Serbia di Dragan Stojokovic, una delle squadre più calde del momento per come si è qualificata (memorabile il gol all’ultimo minuto di Mitrovic al Portogallo) e per come ha proseguito in Nations League. Il popolarissimo Piksi ha scelto la difesa a tre e predica un calcio offensivo: del resto il punto di forza è proprio nell’attacco, con Tadic a servire Mitrovic e un Dusan Vlahovic le cui condizioni decideranno il futuro della Serbia. Eccellente il centrocampo targato serie A, con Lukic e Sergei Milinkovic-Savic (in porta suo fratello Vanja) in mezzo e Kostic sulla sinistra. Considerando le caratteristiche di Zivkovic sulla destra, è chiaro che la difesa sarà meno protetta di quella di quasi tutte le altre squadre. Serbia che potrebbe dare spettacolo come fallire, di sicuro non farà un Mondiale anonimo: passando come seconda potrebbe trovare negli ottavi proprio il Portogallo già battuto.

Il Camerun allenato da Rigobert Song è sulla carta la quarta forza del Gruppo G, ma può fare male a tutti. Anguissa è sempre più leader, mentre i gol dovranno farli Aboubakar ed il subentrante, essendo difficile trovargli un posto da titolare, Choupo Moting: in Camerun stanno spingendo per farli giocare entrambi, ma nel 4-3-3 non è facilissimo. Possibili problemi in difesa, davanti a Onana, e nello spogliatoio vista la tensione che mette addosso a tutti anche l’Eto’o in versione presidente federale. Possibilità di passaggio del turno: Barsile 100%, Serbia 40, Svizzera 30 e Camerun 20.

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