Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

La differenza tra Murillo e Romagnoli

La differenza tra Murillo e Romagnoli

Redazione

24.11.2015 ( Aggiornata il 24.11.2015 13:47 )

  • Link copiato

Linea M2 di Milano, con Miranda e Murillo a far da capolinea. Non è un caso che l'Inter abbia la miglior difesa della Serie A con un passivo di sole sette reti. Scegliamo loro come simboli di sicurezza - anche se in realtà i vari problemi fisici ne hanno condizionato l'utilizzo in contemporanea per sei volte - perché nella testa di Mancini, nel precampionato, erano la coppia titolare e continueranno ad esserla, salvo clamorosi colpi di scena. Quando il tecnico ha dovuto sopperire alla mancanza dell'uno o dell'altro ha sempre chiamato in causa Gary Medel, arretrandolo nel ruolo che gli compete nel Cile di Sampaoli. L'unica eccezione alla regola è stata la presenza di Ranocchia nella vittoriosa trasferta del Dall'Ara di fine ottobre. La commistione tra il brasiliano e il colombiano è ancora oggi, con ogni probabilità, l'operazione più saggia del calciomercato nerazzurro. Il centrale maturo e il giovane - per quanto forte - da far crescere. Miranda, per anni, ha formato insieme a Godin il miglior duo difensivo della Liga, aiutato senz'altro dallo spirito combattivo di Simeone. Imparagonabile per organizzazione e attenzione ai colleghi del Real (Sergio Ramos e Pepe) prima del definitivo avvento di Varane, per esempio. Decisamente un'altra storia rispetto ai vari esperimenti tra Ranocchia, Juan Jesus e Vidic. In più aggiungiamo lo schermo che si para ai loro occhi, quel centrocampo che sconta l'assenza di qualità e quindi di bel gioco, ma che garantisce un filtro solidissimo, non facile da valicare. E poi c'è Handanovic, che continua a essere protagonista con il susseguirsi dei miracoli. I cugini del Milan, invece, hanno agito all'inverso. È stato preso Romagnoli, seguendo il volere di Mihajlovic, con un criterio che appare al di là della logica comune. Non si sta assolutamente sminuendo l'acquisto dell'Under 21, anzi. Ma il fatto di considerarlo come punto di riferimento di una delle storiche difese italiane, come quella del Milan, senza la possibilità di poter contare su un tutor lascia un po' perplessi. Murillo ha Miranda, Romagnoli chi? Alex, Mexes o Zapata? A vent'anni l'obiettivo primario di un giocatore deve essere quello della crescita, il punto è se farlo in fretta avendo accanto qualcuno da cui attingere o farlo un po' più lentamente, capovolgendo il naturale ordine delle cose e guidando chi nella carta d'identità risulta non essere nato negli anni '90. @damorirne

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi