Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Totti e la Roma, se non ora quando?

Totti e la Roma, se non ora quando?

Redazione

09.09.2015 ( Aggiornata il 09.09.2015 13:27 )

  • Link copiato

Nulla a che vedere con l'assenza di Pjanic - come si è letto da qualche parte -, è solo arrivato il momento propizio per regalare a Francesco Totti l'inizio di stagione numero 24, sempre con la stessa maglia. Tanti gli impegni ravvicinati, si parte sabato con la trasferta di Frosinone, si prosegue mercoledì con la prima di Champions contro il Barcellona e domenica con l'arrivo del Sassuolo all'Olimpico. Non sarebbe una follia - con il massimo rispetto verso la neopromossa in A - lasciare Dzeko in panchina. Anche perché Totti sa bene, nella maturità calcistica da sempre avuta, che quest'anno non correrà sulla falsariga degli altri, i giallorossi hanno finalmente trovato - oltre chiaramente al terzino sinistro, da qualche tempo uno dei punti deboli - l'uomo in grado di far gol. Non è impossibile far coesistere i due - Garcia però dovrebbe optare per un cambio di modulo, cosa che alla Roma non sarebbe poi così congeniale -, ma la sensazione e con tutta probabilità la scelta migliore sarebbe quella (in situazioni di normalità e respiro, non con una gara dopo l'altra) di schierare il bosniaco nell'undici titolare e solo a gara in corso valutare l'ingresso del capitano. È sempre meglio avere problemi di abbondanza. Dove si trova, in Italia e in Europa, un giocatore di quasi 39 anni in grado di cambiare ancora l'inerzia della partita? Tralasciando ogni discorso, che risulterebbe superfluo, sull'importanza di disporre dentro o fuori di un tale livello di carisma. Valutiamo le due facce della medaglia. Totti in campo è meraviglia, Totti in panchina significa fare i conti con la più nobile delle soluzioni. E considerato anche che l'unica riserva dei due, per ruolo, è il baby Ponce, la "bocciatura" (chiamiamola così, ma non lo è) del numero 10 appare ancora più interessante. Titolare con il Frosinone e quando i ritmi forsennati lo richiederanno, lunga vita a uno degli ultimi interpreti del calcio italiano che ha concesso a tifosi e non l'illusione di poter fermare il tempo. Non c'è niente di più bello. @damorirne

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi