Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Roma, presentiamo tutti i colpi del mercato

Roma, presentiamo tutti i colpi del mercato

Redazione

02.09.2015 ( Aggiornata il 02.09.2015 11:48 )

  • Link copiato

Szczęsny: incubo per telecronisti navigati o alle prime armi, componente delizioso del nuovo undici di Rudi Garcia se consideriamo le ultime uscite - a vuoto - di De Sanctis. In prestito dall'Arsenal (club che lo vedeva titolare già all'età dei vent'anni), il portiere polacco non è sempre riuscito a mantenere il posto fisso per le stagioni successive a causa di problemi fisici prima e dell'arrivo di Ospina dopo. Partito benissimo in campionato, operazione da promuovere. Gyömbér: sul centrale slovacco aleggia anche il mistero del suo procuratore. Cercato dalla Samp dell'allora Mihajlovic a inizio 2015, finito ai giallorossi - nel giubilo dell'aeroporto di Fiumicino - in prestito con diritto di riscatto. Un serio infortunio alla caviglia destra ha compromesso l'ultima stagione a Catania e nel frattempo è stato escluso dalla lista UEFA. Si ripete l'operazione Spolli? Digne: non avrebbe potuto esserci incipit migliore per la nuova avventura. Ottimo esordio, con vittoria sui rivali diretti della Juventus. Il laterale francese - giunto dal PSG, giocava più Maxwell che lui - è stato fortemente voluto da Garcia che lo conosce dai tempi del Lille. Non è Dodò, né tantomeno José Angel. La fascia sinistra torna a respirare. Rüdiger: era nei 23 dell'Under 21 tedesca all'Europeo del 2013, quello della finale tra Spagna e Italia, disputando una sola partita (otto minuti contro le Furie Rosse) perché il CT Adrion gli preferiva Thesker - ora finito a giocare in seconda divisione -, Ginter, Mustafi e Sobiech. Col tempo è riuscito a imporsi nello Stoccarda, arrivando anche a conquistare qualche presenza nella Nazionale maggiore. Buona alternativa in mezzo alla difesa e, all'occorrenza, a destra. Vainqueur: il vero colpo a sorpresa di Walter Sabatini. In campo con la Dinamo Mosca nella doppia sfida lanciata (ma persa) al Napoli nel corso dell'ultima Europa League, il mediano francese sa di essere una riserva e per ora ha soltanto preso il posto di Strootman nella lista Champions. Džeko: largo ai grandi giocatori, la città di Roma accoglie il fabbisogno energetico che mancava da un bel po' di anni. In Italia farà sue numerose partite - ha già cominciato domenica -, voto alto alla società per la trattativa, altissimo a Garcia per il coraggio di lasciare Totti in panchina. Iago Falque: il talento lo ha sempre avuto, sin da quando la Juventus lo mandava in campo (Trofeo Berlusconi) con la maglietta di Tiago, camuffando la "T" con rimedi di fortuna. Al Genoa ha trovato stabilità, rivelandosi come uno dei migliori elementi del campionato. Adesso sta a lui confermarsi e provare a fare il grande salto. Ponce: il bambino - ha compiuto 18 anni a marzo - si è formato nelle giovanili del Newell's Old Boys (il club di Rosario e dello stadio intitolato al 'Loco' Bielsa), fucina di numerosi talenti argentini, Batistuta e Sensini per citarne alcuni, senza considerare i primissimi anni di Leo Messi, prima dell'arrivo a Barcellona. Predilige il ruolo di prima punta e sulla carta è il vice Džeko, anche se non ha il fisico del bosniaco, ironia della sorte assomiglia molto di più a chi lo ha spedito in panchina nell'ultimo City, Aguero. Dinamico e con buona tecnica, tanto da far spendere parole di elogio a David Trezeguet. Salah: non è il fuoriclasse decantato dai più - altrimenti Mourinho non l'avrebbe ceduto neanche alla Fiorentina -, mai giudicare dal primo impatto. Di sicuro la Roma ha a che fare con un ottimo giocatore, lo scorso anno ha trasformato molti campetti di Serie A in ippodromi, ma il cavallo buono si vede a lunga corsa. Emerson: il modello è Cafu, come si è affrettato a dichiarare. Lui gioca a sinistra (rimpiazzerà il fu Ashley Cole), Iachini a Palermo non lo ha mai fatto partire dal 1' - in realtà stravedeva, poi è subentrato l'infortunio - e la società ha deciso di rispedirlo al Santos. Fuori, come Gyomber, dai nomi europei, ma è giovane (21 anni) e avrà tempo per capire fin dove potrà arrivare. Ma viste le condizioni precarie dell'ex laterale di Chelsea e Arsenal, si rivelerà comunque un buon acquisto. Anche se guarderà i compagni dalla tribuna. @damorirne

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi