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Verrà il tempo di… Luis Enrique

Redazione

07.11.2011 ( Aggiornata il 07.11.2011 14:43 )

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Quanto è bella la Roma di Luis Enrique! Lo dico a chiare lettere, nonostante la squadra sia fattibile di figuracce o sconfitte a breve. Troppo altalenante sinora il cammino della squadra capitolina, in virtù di una rosa senz'altro interessante a livello di individualità ma alquanto acerba e per questo soggetta a svarioni e grandi partite. Ieri è stata una di quelle, contro il Novara, nonostante il risultato sia stato raggiunto solo nel secondo tempo, dopo l'ingresso di Bojan. Se il bravo Meggiorini avesse concluso bene una bellissima azione personale, neutralizzata da un sempre più sicuroStekelenburg magari non sarei qui a elogiare l'operato di Luis Enrique. Ma io provo sempre a essere obbiettivo e ammetto che mi intriga molto il gioco dello spagnolo. Lasciamo stare paragoni fuorvianti e nocivi come quello con il mentore Guardiola. La squadra è composta da giovani di sicuro talento come il già citato Bojan Krkic, l'ex Lione Pjanic, l'argentino Lamela che si sta imponendo con una facilità disarmante, l'italo argentino Osvaldo, un altro giocatore rispetto al timido attaccante che lasciò la serie A tre anni fa. E poi Borini, il terzino tutto sprint Josè Angel, l'ex Palermo Kjaer, il rivitalizzato Gago, l'enfant prodige Borini ben miscelati con i campioni della vecchia guardia (Totti, De Rossi, Perrotta, Taddei). Col Genoa sono bastate poche ma fatali disattenzioni difensive per compromettere una buona gara, ma l'importante è che dietro le spalle della squadra ci sia il supporto e la piena fiducia della società. Di Benedetto si sta dimostrando sulla lunga distanza un buon presidente, di quelli "deleganti", nel senso che non si intromette minimamente nelle scelte tecniche (per forza, mi direte voi, di calcio non capisce nulla.. ma lo sceicco Mansour secondo voi conosce la Premier?) e ha vagliato con Sabatini (lui sì un grande addetto ai lavori) un vero progetto a lungo termine. Questa sì una vera novità del calcio italiano: la capacità di aspettare, di programmare, di non bruciare. La Roma può andare lontano. Gianni Gardon Dal blog PELLEeCALAMAIO http://giannivillegas.splinder.com/

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