A Roma il Giubileo &egrave; iniziato prima del previsto, con l'apertura della porta santa di Trigoria e il ritorno in campo dello sfortunato Kevin Strootman. Tre interventi chirurgici in appena diciotto mesi, la lesione del legamento, il riposizionamento, l'asportazione del menisco e la cattiva gestione del problema da parte della societ&agrave;, che non ha minimamente pensato a dotare la rosa di un degno sostituto, forse perch&eacute; troppo ottimista sul recupero. Un po' come quello che &egrave; accaduto con Castan, che insieme a Benatia formava una delle coppie pi&ugrave; interessanti, se non la pi&ugrave; interessante, del campionato. Soltanto che uno dei due eredi, Manolas, non ha fatto rimpiangere il marocchino passato al Bayern. Quando si parla di sostituto dell'olandese non si fa riferimento al ruolo in campo quanto, piuttosto, alle caratteristiche. L'unicit&agrave; di Strootman, requisito che in un battibaleno lo ha reso oggetto del desidero di mezza Europa e che ha fatto innamorare &nbsp;l'ex C.T. degli Orange van Gaal, &egrave; dettata dalla capacit&agrave; di dare ordine al reparto, di saper interpretare egregiamente la doppia fase. Non si sbaglia se lo si definisce incontrista, non si sbaglia se lo si definisce regista. Giocatore completo, uno di quelli che a pieno regime potrebbero fare&nbsp;la differenza in ogni squadra. &laquo;Kevin &egrave; come una lavatrice - il Garcia oratore ha pochi rivali -. Quando gli arriva una palla sporca te la rid&agrave; sempre pulita&raquo;. Devastante fino al primo infortunio, ma adesso c'&egrave; da chiedersi se lo sar&agrave; anche al rientro. E soprattutto, chi gli far&agrave; spazio? Pjanic-Strootman-Nainggolan sarebbe un terzetto niente male, il danno &egrave; accompagnare De Rossi all'uscita. La visione delle partite (e del derby) dalla tribuna compensa l'assenza della Curva Sud, ma non l'anima di una maglia. La stagione di Nainggolan &egrave; in crescendo - il migliore nel 2-0 alla Lazio insieme a Gervinho - e&nbsp;il rendimento di Pjanic &egrave; pi&ugrave; sicuro di una sua rete su punizione. Per&ograve;, al di l&agrave; di tutto, &egrave; meglio trovarsi in situazioni del genere dove la competitivit&agrave; &egrave; alta - anche se a volte un bel dilemma -, anzich&eacute;&nbsp;in un contesto di disastro e disagio, che chiede l'impossibile al rientrante di turno. Buon lavoro a Garcia.  @damorirne

Aperto il mercato della Roma, ecco Strootman

Senza pace, la carriera di Strootman. Per il centrocampista della Roma &egrave; necessaria l&rsquo;operazione e sarebbe la terza in diciassette mesi. Un calvario infinito per colpa di un ginocchio, il sinistro, che continua a tormentare l&rsquo;olandese. A pochi giorni dalla fine del calciomercato, i giallorossi scoprono questa nuova brutta tegola che rischia di far saltare la stagione al suo numero 6 (pare che la Roma abbia chiesto Guarin all&rsquo;Inter). La prima operazione risale al 18 marzo 2014, conseguenza all&rsquo;infortunio subito pochi giorni prima nel match di campionato contro il Napoli. La sua stagione termin&ograve; anzitempo, e altri guai sarebbero venuti in quella seguente. A gennaio 2015, ecco un altro crack, contro la Fiorentina, ancora al ginocchio gi&agrave; operato. Stagione finita con sei presenze. Ora, il nuovo intervento, che sar&agrave; addirittura doppio. &Egrave; ancora giovane, Strootman. Con i suoi venticinque anni avr&agrave; tempo di rifarsi. Ma una serie cos&igrave; impressionante di infortuni gli sta rovinando la carriera nei suoi anni migliori. Impossibile non pensare a un paragone con un altro giocatore del nostro campionato, perseguitato dagli infortuni, il fiorentino Giuseppe Rossi, un calciatore che avrebbe potuto rappresentare il faro della nazionale italiana e che a quasi trent&rsquo;anni non conta neppure una presenza con l&rsquo;Italia in Mondiali ed Europei. Rossi ha subito in carriera quattro operazioni, tre ai tempi del Villarreal, una alla Fiorentina. La prima nell&rsquo;ottobre del 2011, quando si ruppe il crociato del ginocchio destro in una sfida contro il Real Madrid. Poi, un&rsquo;altra nell&rsquo;aprile 2012, una lesione che lo tenne fermo quattro mesi, e infine una terza, ancora in ottobre, che gli tolse altri sei mesi di campo. La stagione 2011-12 fu conclusa con nove presenze, quella seguente con appena una, gi&agrave; con la maglia della Fiorentina, che coraggiosamente decise di puntare su un atleta dalla classe indiscutibile ma perennemente infortunato. Poteva essere la rinascita, ma nel gennaio 2014, ecco un altro infortunio che lo tenne fuori quattro mesi. Non ci fu bisogno di operazione, ma il destino si accan&igrave; ancora nel precampionato 2014-15, quando un nuovo problema lo port&ograve; al quarto intervento al ginocchio, che gli ha fatto perdere un altro campionato. Strootman e Rossi, giocatori di grande qualit&agrave;, che ancora non hanno potuto esprimere a pieno il loro potenziale per colpa di un ginocchio capriccioso. Il sinistro per l&rsquo;olandese, il destro per l&rsquo;italiano.  Giovanni Del Bianco @g_delbianco

Strootman come Rossi, classe indiscussa e un ginocchio fragile

Fabrizio Bertuzzi ci descrive un altro interessantissimo acquisto della Roma: " La societ&agrave; capitolina ha ingaggiato dal PSV Eindhoven per circa 18 milioni di euro l'olandese Kevin Strootman, classe 1990. Il talento olandese &egrave; un centrocampista basso, capitano dell'Under 21 eliminata dall'Italia nell'ultimo Europeo giocato in Israele e vinto dalla Spagna. Nel PSV Eindhoven ha giocato come mediano basso insieme a Mark Van Bommel e si &egrave; distinto per la sua intelligenza tattica in fase difensiva, riuscendo sempre a fare da scudo alla sua difesa, riuscendo a leggere all'istante il movimento dell'attaccante della squadra avversaria. Kevin Strootman fisicamente &egrave; una belva, alto 1,88 cm, &egrave; molto tosto e cattivo nel senso agonistico del termine e da quando gioca insieme all'ex milanista Van Bommel prende spesso cartellini gialli e qualche rosso. Diversamente da quello che qualcuno dice, Strootman non pu&ograve; fare la mezzala offensiva essendo un calciatore abbastanza lento che non riesce a coprire entrambi le fasi di gioco, ma assicura un certo equilibrio al centrocampo. Il neacquisto giallorosso possiede un bellissimo tiro da fuori area, &egrave; dotato di un'ottima visione di gioco e nel colpo di testa si fa valere. Il duo De Rossi-Strootman nel centrocampo della Roma assicurer&agrave; al 4-2-3-1 di  Garcia un solido scudo per la difesa giallorossa.  http://www.youtube.com/watch?v=uNhHuHyS4vE&amp;feature=c4-overview&amp;list=UUewnn7OLZBtWs5NkYPNwJ9g  Eccolo in azione  http://www.youtube.com/watch?v=FjQczQ-g6d0 

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Kevin Strootman, lo scudo giallorosso