Palermo-Reggina, Giacomo Tedesco: "Il mio cuore diviso a metà"

Palermo-Reggina, Giacomo Tedesco: "Il mio cuore diviso a metà"

Parla l'ex centrocampista: "Per me è una partita speciale, devo tantissimo alla mia città e ai rosanero, tutto è iniziato lì. Con gli amaranto sono riuscito ad affermarmi in Serie A"

Luigi Trapani Lombardo/Edipress

05.02.2023 ( Aggiornata il 05.02.2023 11:59 )

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Palermitano doc e cittadino onorario di Reggio Calabria. Un cuore per due maglie: Palermo-Reggina è un tuffo nel passato per Giacomo Tedesco, centrocampista di quantità e tanta qualità, che ha sudato e lottato sia per la maglia rosanero che per quella amaranto. La partita in programma allo Stadio Comunale "Renzo Barbera", per lui, sarà come rivivere la sua carriera da calciatore professionista, e non solo, in 90 minuti: dai primi esordi nelle giovanili palermitane alla consacrazione tra i grandi, in Serie A, con campionati da protagonista e grandi soddisfazioni, fino alla prima esperienza da allenatore dopo aver appeso gli scarpini al chiodo. Da una parte, il Palermo, la squadra della sua città, che ha creduto in lui e lo ha lanciato nel grande calcio, mentre dall’altra parte, la Reggina, che lo ha “adottato” e lo ha fatto consacrare ai massimi livelli regalandogli incredibili gioie. “Giacomino” è nato e cresciuto calciatore a Palermo ma una parte del suo cuore è amaranto e ancora in riva allo Stretto, sulla sponda calabrese.

Giacomo Tedesco, da Palermo a Reggio

"Di Palermo e del Palermo ho solo ricordi belli. Tutto il mio percorso è iniziato da lì, dal settore giovanile alla prima squadra. Devo tanto al Palermo, alla mia città, che mi ha dato questa opportunità. A Reggio invece ho avuto la mia consacrazione. Da lì è partita la mia affermazione in Serie A facendo campionati da protagonista". Sono proprio le parole di Giacomo Tedesco, che dalla sfida tra la squadra di Eugenio Corini e la formazione guidata da Pippo Inzaghi si aspetta "una partita bella, il Palermo viene da un momento molto positivo mentre la Reggina sta avendo un rendimento altalenante. Mi aspetto una sfida molto bella, aperta a qualsiasi risultato". L’ex centrocampista ha grandi aspettative per entrambe: "Possono puntare in alto. Il Palermo può arrivare lontano. Corini si è ritrovato una squadra totalmente nuova e ha avuto bisogno di tempo per far assimilare il suo lavoro. Ora sta facendo benissimo e sta raccogliendo i risultati che merita. La Reggina può assolutamente lottare per la promozione diretta in Serie A. Ha tutte le carte per chiudere il campionato nelle prime due posizioni. Però serve continuità, come sta facendo il Frosinone che si sta dimostrando una squadra difficilissima da battere".

Giacomo Tedesco e la Reggina

Indimenticabile per Tedesco la stagione 2006-07 a Reggio Calabria, con la penalizzazione di 11 punti e una salvezza che sembrava impossibile: "Il ricordo più bello, con la cittadinanza onoraria di Reggio Calabria dopo una stagione straordinaria contro avversari fortissimi. In quella salvezza avevamo delle avversarie davvero toste da affrontare ma il lavoro di Mazzarri è stato strepitoso" ammette Tedesco, che con la Reggina ha un altro ricordo speciale, legato alla prima esperienza da tecnico: "La salvezza nel playout contro il Messina. Un traguardo bellissimo che nessuno si aspettava in un anno davvero difficile con tanti allenatori cambiati e alla mia prima esperienza da tecnico che è stata molto positiva, grazie anche a un gruppo straordinario di calciatori". Nell'avventura a Reggio, però, anche una grande delusione: la promozione in Serie A sfiorata nel 2011 con l'eliminazione in semifinale playoff contro il Novara: "Avremmo meritato il passaggio del turno ma il calcio è così. Rigoni tira fuori un colpo meraviglioso e perdi. Rimane però che anche quell’anno con la Reggina abbiamo fatto un’annata bella e importante".

Giacomo e Giovanni Tedesco, fratelli e avversari

Come Giacomo, anche il fratello Giovanni (quattro stagioni e mezzo in rosanero) è un doppio ex della partita in programma al Barbera e anche per lui Palermo-Reggina è un tuffo nel passato, con un'importanza molto speciale: "Io e mio fratello Giovanni abbiamo fatto un percorso “al contrario”. Lui è cresciuto nella Reggina, io nel Palermo e poi ci siamo consacrati. Dopo aver appeso gli scarpini al chiodo, io ho lavorato con gli amaranto e lui con i rosanero. Giovanni ha un ricordo bellissimo di Palermo ma anche di Reggio, la Reggina lo ha lanciato davvero giovane, a 18 anni, nel campionato di Serie B. Palermo-Reggina è anche per lui una partita assolutamente speciale". Proprio con il fratello Giovanni, che ha chiuso la sua carriera da calciatore con il Palermo, Giacomo è stato anche rivale e avversario in diverse circostanze. Soprattutto in occasione dei derby siciliani quando ha vestito la maglia del Catania, contro Giovanni in rosanero dall'altra parte. Momenti caldi e tesi anche tra fratelli, ma ormai completamente superati: "Il rapporto con Giovanni è ottimo. Sono cose di campo, poi fuori finisce tutto" spiega “Giacomino”, con il cuore diviso a metà tra Palermo e Reggio Calabria.

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