Venezia-Lazio, quando Ganz e Maniero misero al tappeto Eriksson

Venezia-Lazio, quando Ganz e Maniero misero al tappeto Eriksson

Nella prima gara del nuovo millennio in Serie A, colpo grosso dei lagunari che stesero la capolista al Penzo

Jacopo Pascone/Edipress

22.12.2021 ( Aggiornata il 22.12.2021 11:04 )

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Il 5 gennaio 2000 si gioca una partita a suo modo storica, la prima del nuovo millennio in Serie A. La sfida del Penzo tra Venezia e Lazio è valida per la 15esima giornata di campionato ed è praticamente un testacoda. Alla vigilia sembrerebbe non esserci storia: la Lazio scende in campo quattro giorni prima del centenario con l’intenzione di arrivare alla festa dell’Olimpico da prima della classe; il Venezia è invece penultimo, con la fiducia nel tecnico Luciano Spalletti appesa a un filo. Tra i biancocelesti parte dalla panchina Marcelo Salas, sostituito dall’esordio assoluto del nuovo arrivato Fabrizio Ravanelli, che fa coppia con Mancini. Come la Lazio con Penna Bianca anche il Venezia ha acquistato un rinforzo offensivo nel mercato(di)dicembre: Maurizio Ganz, altro attaccante navigato, anche lui al debutto con la nuova maglia.

Ganz-Maniero, Lazio al tappeto 

Come spesso accade i pronostici della vigilia vengono sovvertiti dal campo, che vede un Venezia ordinato e determinato battere una Lazio molle, a tratti irriconoscibile. A scaldare i cuori dei 10mila infreddoliti del Penzo ci pensa proprio Maurizio Ganz, quando al 18’ mette dentro in spaccata il tiro-cross di Maniero. Per l’attaccante in prestito dal Milan è il secondo gol stagionale, dopo quello segnato al Bologna in maglia rossonera. Tre minuti più tardi Eriksson sostituisce il Mancio per una distorsione alla caviglia, ma l’ingresso del Matador non cambia nulla, anzi: il cileno spreca malamente la palla del pareggio. Gli ospiti non pungono e il Venezia raddoppia all’undicesimo della ripresa. Questa volta i ruoli s’invertono: assist di Ganz e colpo di testa di Maniero per il 2-0. La squadra di Eriksson trova così in Laguna la seconda sconfitta stagionale: cade ancora a Venezia, come un anno prima e con lo stesso risultato. Viene superata dalla Juve e vede avvicinarsi il Parma: è solo il preludio al controsorpasso della domenica successiva, per un duello che terrà incollati tutti fino alla fatidica pioggia di Perugia. Per i padroni di casa è invece il terzo successo stagionale. Resterà inutile ai fini della salvezza ma sicuramente indimenticabile per ogni tifoso arancioneroverde: battere per due stagioni consecutive la Lazio di quel periodo non è impresa da poco.

 

 

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