Il 7 novembre 1991 l'annuncio di Magic Johnson: “Sono sieropositivo”

Il 7 novembre 1991 l'annuncio di Magic Johnson: “Sono sieropositivo”

Trent'anni fa la stella Nba sconvolse il mondo del basket e non solo, ma alla fine vincerà anche questa partita, la più difficile della sua vita

Valerio Ciaccio/Edipress

07.11.2021 ( Aggiornata il 07.11.2021 00:10 )

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Talvolta la storia di un atleta, di una superstar Nba seguita quotidianamente da milioni di fan, può insegnare che la paura non deve essere un ostacolo e che si può rimanere se stessi nonostante tutto. Avrebbe potuto nascondere la sua malattia dando vaghe spiegazioni, invece Magic Johnson decise di diventare faro e ispirazione per chi durante la propria vita ha dovuto affrontare ripide ed inaspettate salite. 

L’annuncio che sconvolse il mondo

Il 7 Novembre 1991 rimarrà per tutti gli amanti della pallacanestro il giorno in cui Earvin Johnson Junior, al secolo Magic, dichiarò che di lì in poi non avrebbe più battagliato sul pitturato per smarcare un avversario ed attaccare il canestro, bensì di dover appendere la canotta al chiodo per sconfiggere un nemico che incuteva più timore del gioco sporco del Bad Boy dei Pistons Isiah Thomas o di un Larry Bird che ti puntava con lo storico Boston Garden a fare il tifo per lui. Alla stella dei Lakers viene diagnosticata quella che viene chiamata la "Malattia del Secolo", e dopo un timido tentativo di tenere la notizia segreta da parte della società californiana, è proprio Johnson a voler parlare a cuore aperto ai tifosi e a i suoi colleghi dell'esser venuto a conoscenza di aver contratto la patologia in una toccantissima conferenza stampa nel vecchio Forum di Los Angeles.

L’impegno contro l'HIV

Magic affronta l'HIV con consapevolezza e con la consueta tempra che lo hanno fatto diventare un campione dello sport che ha sempre amato fin da quando andava a seguire a Detroit il suo futuro compagno di squadra Kareem Abdul-Jabbar, punta di diamante di Milwaukee. Rasserenato dalla notizia che sua moglie e il figlio che portava in grembo non erano risultati anch'essi sieropositivi, prende coraggio e noncurante dell'ignoranza generata dalle stesse rivelazioni rilasciate da altre star prima di lui, inizia la sua personale battaglia. A modo suo si spende per tutte le persone che soffrono della stessa malattia e fonda immediatamente la Magic Johnson Foundation, associazione che nel corso degli anni ha garantito maggiore prevenzione e controllo di una patologia che ai tempi risultava ancor più cruda e mortale di quello che tuttora purtroppo è. Per essere chiari, nessuno pensava che il capitano gialloviola riuscisse nel miracolo di vincere anche stavolta. Anche dopo 12 anni in Nba conditi da 5 anelli che stavano a dimostrare un mix di determinazione e potenza difficilmente contemplabili, a Johnson venivano dati pochi anni o forse mesi.

Magic Johnson vince la battagia

Gioca l'All Star Game del 1992, prova addirittura a tornare ad alti livelli giocando complessivamente 32 partite nella stagione 1995-96. 32 come il suo numero di maglia e gli anni che aveva quando gli venne diagnosticata la sieropositività. Aiutato dalle cure dei medici e dalla forza di tutti i suoi fan, Magic sconfigge questa brutta bestia. È la moglie ad annunciare la notizia della sua “guarigione” nel 1997, nonostante gli errori extraconiugali del marito negli anni antecedenti la malattia. La parata finale della sua carriera in due compagini del Nord Europa sottolinea in maniera netta quanto anche oltreoceano questa storia abbia creato un' empatia fortissima fra una star e ed i suoi fan. A 62 anni Magic Johnson può vantare di aver vinto 5 titoli Nba ma soprattutto di aver battuto un mostro spaventoso e di aver dato speranza a chi viene travolto da drammi come questi.

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