11 luglio 1982: gli azzurri in cartolina

11 luglio 1982: gli azzurri in cartolina

Eppure siamo stati felici anche senza cellulare, senza playstation e app varie, eravamo felici perché pur non avendo niente con cui impegnare il tempo, avevamo un'Italia che era la più forte di tutte perché vinceva il mondiale di calcio

Francesco Troncarelli / Edipress

12.07.2023 09:53

  • Link copiato

11 luglio 1982 gli Azzurri di Bearzot battono 3 a 1 la Germania Ovest con reti di Paolo Rossi, Tardelli e Altobelli e come annuncia trionfante urbi et orbi dalla televisione Nando Martellini siamo "Campioni del mondo campioni del mondo campioni del mondo!".

È l'apoteosi e ancora oggi nella ricorrenza di quella vittoria entusiasmante se ne parla ricordando quella impresa minuto per minuto, con tanto dell'urlo di Tardelli e dello scopone fra il presidente Pertini, Bearzot, Zoff e Causio sull'aereo di ritorno dalla Spagna.

Insomma di quel terzo mondiale vinto alla grande giornali e televisioni hanno giustamente ricordato i momenti salienti del trionfo e quelli legati ad esso entrati nell'immaginario collettivo.

Noi invece vogliamo ricordare quei giorni indimenticabili con una chicca, un documento eccezionale e incredibile che praticamente non esiste più ma che a quei tempi era la normalità nella vita quotidiana.

I cellulari non esistevano, l'abbiamo detto, però c'erano le cartoline per stare in contatto con gli altri, cartoncini rettangolari con le foto delle città in cui ci si trovava, che tutti inviavano ad amici e parenti per un saluto.

Anche i calciatori. Oggi si fa tutto col cellulare, foto e invio tramite whatsapp, allora si comprava la cartolina, il francobollo e si spediva per testimoniare il nostro passaggio in un luogo.

E anche Paolo Rossi che di quel Mondiale fu il capocannoniere con lancio mediatico verso il pallone d'oro, non si sottrasse a questa usanza.

Dal ritiro di Vigo, città della Galizia affacciata sulla costa Atlantica, tra un silenzio stampa e una partita a biliardo spedisce una cartolina al padre Vittorio a Prato.

Il saluto di un figlio al genitore come si faceva quando si andava in vacanza, ma con il particolare dell'aggiunta delle firme di tutti gli "amici".

Ovvero i compagni di squadra, ci sono tutti, Zoff, Cabrini, Causio e via via tutti gli altri che vi invitiamo a riconoscere come se fosse un gioco di quei settimanali enigmistici.

In una semplice cartolina affrancata con i francobolli con il volto di Juan Carlos troviamo gli autografi dei campioni del mondo 1982, roba da collezionisti. 

Una testimonianza meravigliosa che non ha prezzo e fa sognare solo a guardarla. E che ci rende felici, come quando non c'erano i cellulari. Perché bastava una cartolina.

Condividi

  • Link copiato

Commenti