Juve-Milan 2-3, quando Maldini alzò la Champions League al cielo di Manchester

Juve-Milan 2-3, quando Maldini alzò la Champions League al cielo di Manchester

Il 28 maggio del 2003 i rossoneri superarono i bianconeri al termine di un match avvincente, nella prima finale tra italiane nella storia del prestigioso trofeo

Alessio Abbruzzese/Edipress

28.05.2023 ( Aggiornata il 28.05.2023 10:32 )

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Una serata unica, una partita indimenticabile, una notte magica. Quantomeno per i tifosi milanisti. Stiamo parlando della finale di Champions League del 28 maggio 2003, che vede contrapporsi le formazioni di Milan e Juve. Si tratta della prima e, ad oggi, ancora unica volta in cui due compagini italiane si affrontano nell’atto conclusivo della più prestigiosa competizione europea.

Milan all’arrembaggio

Il primo tempo è quasi tutto del Milan. Chi si aspettava una delle proverbiali partenze fulminanti della Juve ha dovuto ricredersi. Molto meglio il Milan, più rapido e agile, soprattutto più aggressivo. Ha chiuso la Juve nella sua metà campo facendo viaggiare il pallone e imponendo il palleggio dei suoi talenti migliori, con Rui Costa e Seedorf molto ispirati. La Juve soffre oltre il lecito sulle fasce, dove soprattutto Shevchenko, imprendibile, graffia gli juventini. Inizialmente l'ucraino sfrutta l'out destro avvelenando con le sue finte e i suoi scatti brucianti il povero Montero, chiaramente a disagio sull'esterno. Dopo un po', Sheva si sposta a sinistra con lo stesso risultato, mettendo alle corde Thuram. La scelta di Lippi di inserire Tudor e di spostare Montero nel ruolo di Birindelli si rivela sbagliata perchè la Juve perde spinta sulla fascia e soprattutto dalla parte di Montero la difesa imbarca acqua, con l'uruguaiano in affanno.

Juve in affanno

 La Juve si adatta, cercando di replicare di rimessa, ma Camoranesi non si vede mai, Trezeguet è quasi sempre anticipato, solo Del Piero piazza qualche acuto. Non sono mancate le azioni da gol, anzi il Milan all'8 il gol l'ha pure segnato, a conclusione di una trama esemplare. L'avvia Rui Costa con un dribbling prolungato e un'apertura perfetta sulla sinistra per Inzaghi: cross di Pippo e Sheva, al centro dell'area stoppa e sventaglia alle spalle di Buffon. Dura un attimo l'euforia milanista perché Merk su segnalazione del guardalinee annulla il gol, per un fuorigioco di Rui Costa, finito sullo slancio in area, proprio davanti a Buffon.

Dopo due minuti la Juve risponde da par suo, con un'azione un po' casuale ma pericolosissima: su un cross da destra di Thuram, Trezeguet anticipa Maldini ma incorna fuori una palla-gol sontuosa. La partita rimane vibrante, con numerosi cambi di fronte da una parte e dall’altra, fino al 90’ minuto, quando il triplice fischio decreta i supplementari. Il Milan perde subito Roque Junior che si è stirato, nel tentativo di andare al cross. Non avendo più sostituzioni disponibili, il Milan rimane in dieci, Ambrosini si sposta sulla linea dei difensori. La Juve cerca di approfittarne, senza essere mai pericolosa. Roque Junior, come nel calcio d'altri tempi, continua a lottare, zoppicando vistosamente. Finale senza brividi, con le due squadre ormai con la testa ai rigori. Mozzafiato la sequenza, e molti errori. Shevchenko alla fine firma il 3-2 decisivo, regalando la Coppa ai suoi e permettendo a capitan Maldini di alzarla al cielo di Manchester.

 

Il tabellino di Juventus-Milan 2-3 del 28 maggio 2003

JUVENTUS (4-4-2): Buffon; Thuram, Tudor (42 pt Birindelli), Ferrara, Montero; Camoranesi (1 st Conte ) Tacchinardi 6 Davids (20 st Zalayeta) Zambrotta; Trezeguet, Del Piero. A DISP.: Chimenti, Pessotto, Iuliano, Di Vaio. All. Lippi.

MILAN (4-3-1-2): Dida; Costacurta (20’ st Roque Junior), Nesta, Maldini, Kaladze; Gattuso, Pirlo, (26’ st Serginho), Seedorf; Rui Costa (42’ st Ambrosini); Shevchenko, Inzaghi 5,5. A DISP.: Abbiati, Laursen, Brocchi, Rivaldo. ALL.: Ancelotti 7.

ARBITRO: Merk (Germania) 6,5 Guardalinee: Muller e Schraer. Quarto uomo: Stark

AMMONITI: Costacurta, Tacchinardi, Del Piero.

NOTE: spettatori paganti 63.315. Angoli 13 a 4 per il Milan. Recuperi: 3’ pt, 1’ st.

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