Ascoli-Juve 1982, la doppietta di Novellino che stese la Signora

Ascoli-Juve 1982, la doppietta di Novellino che stese la Signora

Il 28 novembre di quarant’anni fa al Cino e Lillo Del Duca i Piceni allenati da Carlo Mazzone superarono lo squadrone di Trapattoni

Alessio Abbruzzese/Edipress

28.11.2022 ( Aggiornata il 28.11.2022 16:16 )

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Quello di Walter Novellino all’interno della storia del nostro calcio è stato un viaggio lungo e impervio, partito da Montemarano e arrivato fino a Castellammare di Stabia passando un po’ per tutto il nostro Stivale. Dopo il periodo della maturità sulla sponda rossonera di Milano, vive gli anni del suo canto del cigno ad Ascoli. Nella cittadina marchigiana trascorre infatti i suoi ultimi due anni nella massima serie rendendosi protagonista di uno dei momenti più alti dell’intera storia dei Piceni.

Ascoli-Juventus, di nuovo all’undicesima giornata

È il 28 novembre del 1982 quando al Cino e Lillo Del Duca arriva la stellare Juventus di Rossi, Platini, Tardelli, Scirea e Boniek per disputare la gara valida per l’undicesima giornata di campionato. La Vecchia Signora è in un buon momento di forma, nell’ultimo mese ha messo in fila una serie di buone prestazione culminate con la vittoria nel derby di Torino arrivato grazie al gol del solito Le Roi. L’Ascoli dal canto suo vive invece un momento delicato, ha accumulato pochi punti e i fasti della straordinaria stagione precedente sono ormai lontani. I sostenitori del Picchio però sanno bene che i miracoli non sono impossibili: poco meno di un anno prima infatti è arrivata una grande vittoria in casa proprio contro i bianconeri, propiziata dalla rete di Enrico Nicolini. Per un curioso caso del destino, mai banale quando si tratta di questo tipo di coincidenze, anche quell’Ascoli-Juventus si giocava proprio all’undicesima giornata.

Doppietta di Novellino nel primo tempo: Juve ko

Che la Vecchia Signora non sia in giornata appare chiaro da subito a tutti: Mazzone sembra aver imbrigliato la manovra juventina in una ragnatela di pressing alto che blocca allo stesso tempo Platini, Rossi e Boniek, oltre che Tardelli. Il climax ascendente tutto ascolano trova il suo apice al venticinquesimo minuto quando, dopo una carambola al centro dell’area, Novellino si impadronisce del pallone tra due avversari mettendolo giù col petto per poi calciare con il mancino. Non è un tiro irresistibile, ma la selva di gambe che numerose affollano l’area di rigore manda in confusione Zoff, e la palla termina in rete. Il forcing dei padroni di casa continua e a pochissimo dallo scadere della prima frazione il Picchio mette in ghiaccio la partita con il solito, ispiratissimo Novellino. Il numero 7 piceno, sugli sviluppi di una punizione dal limite, si ritrova il pallone sul destro e con un tocco magico a metà tra il pallonetto e il tiro a giro sul secondo palo beffa Zoff per la seconda volta.

Scirea non sta bene, e si vede: al rientro dalla pausa al suo posto infatti scende in campo Bonini. Il secondo tempo non offre troppe emozioni: prima Monelli si divora il gol del tre a zero, poi Le Roi firma l’unico acuto di una giornata no, colpendo il palo su punizione. La partita termina sul due a zero per i padroni di casa: ad Ascoli, ancora una volta, Davide ha sconfitto Golia.

Ascoli-Juve 2-0 del 28 novembre 1982: il tabellino

ASCOLI: Brini, Anzivino, Boldini, Menichini, Gasparini, Nicolini, Novellino, De Vecchi, Pircher (44’st Muraro), Greco (31’st Carotti), Monelli. A DISP.: L. Muraro, Scorsa, Iachini. ALL.: Mazzone

JUVENTUS: Zoff, Gentile, Prandelli, Furino, Brio, Scirea (1’st Bonini), Bettega, Tardelli, Rossi, Platini, Boniek. A DISP: Bodini, Storgato, Galderisi, Marocchino. ALL.: Trapattoni.

MARCATORI: 25’ e 45’ Novellino. ARBITRO: Benedetti di Roma.

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