26 novembre 1996: Del Piero regala l’Intercontinentale alla Juventus

26 novembre 1996: Del Piero regala l’Intercontinentale alla Juventus

Una stoccata di Pinturicchio decise la sfida di Tokyo contro il River Plate di Francescoli. È forse la rete più iconica in carriera per l’irripetibile bandiera bianconera

Filippo Morsillo/Edipress

26.11.2021 ( Aggiornata il 26.11.2021 11:00 )

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Un artista a 22 anni ha ancora tanto da imparare: ma se dipinge con il piede destro, se incanta l'Italia e l'Europa, allora anche il resto del mondo ha bisogno di vedere le sue opere. Tra le prime esposizioni nel garage di casa – in cui calcia sull'interruttore e spegne la luce con precisione – e la mostra Intercontinentale del 1996 in Giappone, l'artista ha realizzato tanti piccoli capolavori, tutti firmati allo stesso modo: con la palla all'incrocio dei pali.

La finale Intercontinentale di Tokyo

Quella sera del 26 novembre 1996 allo Stadio Nazionale di Tokyo c'erano tante celebrità, tra cui Zinedine Zidane ed Enzo Francescoli. Il fuoriclasse francese sfidava il suo idolo, omaggiato poco più di un anno prima registrando all’anagrafe il suo primogenito con il nome di battesimo del Principe. C’erano gli eroi della lotteria di Roma, Peruzzi e Jugovic, mentre dall’altra parte, ispirati dalla leggenda uruguagia, i due prospetti classe ’74: Ariel Ortega e Julio Cruz, calciatori che conosceremo presto in Serie A. Sulla panchina dei Millonarios c’era una vecchia conoscenza del nostro calcio come Ramon Diaz e seduto al suo fianco un altro discreto attaccante sempre classe ’74 e futuro juventino: Marcelo Salas. Nonostante la qualità in campo, il pubblico per i primi 80 minuti vede gli artisti poco ispirati. I tentativi di Boksic s’infrangono sui guantoni del portiere argentino Bonano e il pallonetto di Ortega pizzica solamente la parte superiore del montante della porta difesa da Peruzzi. Poi arriva lui, che dopo un calcio d'angolo di Di Livio e una spizzata di Zidane si ritrova il pallone davanti al destro e scruta lo spazio per infilare Bonano: un controllo e la sfera rimbalza perfetta. Si gira danzando sulla punta del piede sinistro mentre dal destro parte la pennellata. Forte, decisa, dritta all'incrocio. Un capolavoro che decide la partita. Non è il classico gol a cui ci ha abituato, ma è l’esecuzione perfetta di quello che insegnano alla scuola calcio: stoppa e tira. Un lampo per decidere la finale di Tokyo. La Juventus vince 1-0 contro il River Plate e quella notte Alessandro Del Piero la passa abbracciato alla Coppa Intercontinentale. Da quel giorno, tutto il mondo sa di cosa è capace Pinturicchio.

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