Lazio, quante prime volte da ricordare

Lazio, quante prime volte da ricordare

Maestrelli ed Eriksson vinsero al debutto in campionato nelle stagioni dello scudetto E quella doppietta di Signori...
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Curiosità, voglia di verificare sul campo i progressi visti in estate e di iniziare a stupire. La prima giornata di campionato rappresenta un momento molto importante della stagione. Il primo esame di maturità del nuovo campionato, la prima sfida in cui si dimenticano le amichevoli e si inizia a fare sul serio. Una gara attesa, e allo stesso tempo temuta dai protagonisti e dai tifosi. Negli anni più belli ed entusiasmanti della storia biancoceleste, la prima giornata è spesso coincisa con successi importanti. Gare impossibili da dimenticare e che hanno regalato ai tifosi prestazioni convincenti.

 

 

 

 

La banda Maestrelli

La stagione 1973-74, che consacrerà la Lazio di Tommaso Maestrelli nel Gotha del calcio italiano e che si chiuderà con la conquista del primo titolo tricolore della storia biancoceleste, parte ufficialmente il 7 ottobre del 1973. Nel giorno in cui Maestrelli compie 51 anni, Chinaglia e compagni si impongono nettamente a Vicenza, al termine di una gara ostica e decisamente più equilibrata rispetto al risultato finale. I radar di numerosi tecnici, cronisti e addetti ai lavori sono indirizzati sullo stadio Menti: dopo l’exploit della stagione precedente, nella quale i biancocelesti erano partiti per lottare per salvarsi e hanno chiuso sfiorando il titolo, sono in tanti a chiedersi se la “Banda Maestrelli” sia davvero in grado di ripetersi. La prima risposta arriva dopo soli sette minuti di gioco: Frustalupi lancia in profondità Chinaglia, che davanti al portiere biancorosso Bardin è freddo nel batterlo con un preciso pallonetto. Il vantaggio certifica la forza e le ambizioni dei biancocelesti, che vengono però messi a dura prova dalla reazione dei padroni di casa. Tra la fine del primo tempo e l’inizio della ripresa, il Vicenza prova a prendere in mano il pallino del gioco, impensierendo la retroguardia laziale. Nel secondo tempo però è tutta un’altra Lazio; al 17’ è ancora Frustalupi a innescare Re Cecconi: il mediano biancoceleste avanza ad ampie falcate e salta un difensore, prima di far partire un potente tiro rasoterra, che non lascia scampo al numero uno del Vicenza. È un gol che spegne le velleità biancorosse e che regala alla Lazio una maggiore sicurezza. Nel finale, dopo due belle parate di Pulici sui tentativi di Damiani e Vitali, arriverà anche la terza rete, realizzata da Renzo Garlaschelli, abile nel ribadire in rete una corta respinta del portiere Bardin dopo un bolide di Chinaglia su calcio di punizione. Un biglietto da visita per tutte le rivali, un messaggio chiaro al campionato. Che si concluderà con la vittoria del titolo dopo un lungo e avvincente testa a testa con la Juventus.

 

 

 

 

 

Veron e Inzaghi 

A distanza di 26 anni il copione si ripete. La Lazio di Sven-Goran Eriksson esordisce con un successo convincente nella gara d’esordio del campionato 1999-2000. Lunedì 30 agosto, i biancocelesti affrontano e sconfiggono il Cagliari 2-1. La gara si gioca in posticipo per permettere alla Lazio di recuperare le energie dopo la vittoria nella Supercoppa europea disputata solo tre giorni prima (il 27 agosto) a Montecarlo. In quell’occasione i futuri campioni d’Italia sconfissero il Manchester United di Sir Alex Ferguson, grazie alla rete realizzata da Marcelo Salas. Il campione cileno guida l’attacco, insieme a Simone Inzaghi; alle loro spalle si muove Juan Sebastian Veron. È proprio l’argentino a sbloccare il risultato dopo soli cinque minuti di gioco: l’ex fantasista del Parma calcia una punizione potente e precisa dal limite dell’area, che beffa il portiere Scarpi. Il raddoppio arriverà nella ripresa: Salas si procura un rigore dopo un intervento falloso del portiere rossoblù, dal dischetto Inzaghi è preciso e mette a segno la sua prima rete ufficiale con la maglia della Lazio. Nel finale il Cagliari (che per l’assalto conclusivo inserisce anche un giovane Bernardo Corradi, destinato tre anni dopo a vestire la maglia della formazione capitolina) attacca e trova il gol che riapre la partita, grazie a una tocco ravvicinato di O’Neil, arrivato dopo un intervento di Marchegiani su un tiro-cross di Grassadonia. Una rete che rende il finale ancora più avvincente, prima del triplice fischio dell’arbitro Farina.

 

 

 

 

Esordio da bomber

Due vittorie importanti, che hanno permesso alla Lazio di partire con il piede giusto nei due anni più incredibili della storia biancoceleste. Ma la prima giornata di campionato, ha regalato altre emozioni, sfide tutte da vivere che hanno esaltato dei protagonisti assoluti: come Beppe Signori, che ha bagnato il suo esordio in campionato con la Lazio segnando una splendida doppietta sul campo della Sampdoria, nella prima giornata della stagione 1992-93. Anche Roberto Mancini, cinque anni dopo, è andato a segno nella prima gara di campionato: il 31 agosto del 1997, il giorno in cui il mondo pianse la scomparsa prematura di Lady Diana, l’ex capitano della Sampdoria sbloccò la gara casalinga contro il Napoli, segnando la sua prima rete con la Lazio. Un altro campione straordinario più recente, Ciro Immobile, si è subito messo in evidenza nella prima gara disputata con la Lazio. Il 21 agosto del 2016, il futuro bomber più prolifico della storia biancoceleste ha sbloccato il risultato nella sfida giocata sul campo dell’Atalanta. Il primo dei suoi 207 gol messi a segno con la maglia della squadra romana.

 

 

 

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