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Inter e Torino si sfidano nella prima giornata di campionato, noi però siamo andati ad aprire gli archivi e gli almanacchi per trovare cinque doppi ex. Giocatori che hanno lasciato il segno per entrambe le squadre, fermo restando che sono stati tantissimi e che la scelta è stata difficile.
Un portiere e un centravanti, ruoli agli antipodi anche se con lo stesso cognome. Lido Vieri e Christian Vieri, meglio conosciuto come "Bobo", sono i primi due doppi ex che vi proponiamo. Stesso cognome, ma nessun vincolo di parentela anche se Bobo è figlio d'arte, ma di un altro Vieri, Bob.
Lido invece arriva all'Inter dai granata nel 1969. Una carriera lunghissima la sua, che si protrarrà fino a oltre i 40 anni e alla Pistoiese. Estremo difensore solidissimo, capitato purtroppo per lui in un'epoca di concorrenza feroce, vince la Coppa Italia con i granata e lo scudetto con i nerazzurri nella stagione 1970-71, quella di Giovanni Invernizzi (altro doppio ex, peraltro) a prendere il posto in corsa di Heriberto Herrera.
Di Bobo Vieri invece si conosce pressoché tutto, a cominciare dall'esordio in Serie A effettuato proprio con la maglia del Torino. Una Serie A travolta dalla furia realizzativa dell'attaccante, specialmente con la maglia dell'Inter, con cui avrebbe segnato oltre 100 gol.
Un solo giocatore è riuscito a vincere lo scudetto sia con il Torino che con l'Inter: Roberto Mozzini. Difensore come quelli che non ne nascono più o quasi, vero è anche che il gioco è cambiato molto, ma la sua impresa del doppio tricolore tra Milano e Torino merita una citazione.
Difensore come non ce ne sono più soprattutto perché assai raramente si spingeva in avanti. Tanto che quando capitava di segnare un gol era davvero un momento da ricordare. Uno solo, nella stagione 1979-80 con l'Inter, buono per pareggiare a San Siro contro la Roma e regalare la matematica certezza dello scudetto per la squadra di Bersellini.
E nel 1976 tricolore in granata, in mezzo a una difesa di nomi mitici come Santin, Salvadori e il libero Caporale. Una squadra destinata ad essere ricordata per sempre.
Tornando agli anni Ottanta, chi di squadre ne girò tante, specialmente sulla tratta Milano-Torino e per tutti i 4 club delle due città, fu Aldo Serena. Uno degli attaccanti più micidiali di quel decennio, in cui si giocava sempre con due punte, tendenzialmente una alta e forte fisicamente e l'altra più minuta e scattante.
Aldo Serena arriva prima all'Inter, che comincia a girarlo in prestito, anche al Torino con cui nel 1985 sfiora addirittura lo scudetto, dietro solo al sorprendente Verona. In nerazzurro ci tornerà comunque, in tempo per vincerlo, il tricolore, nella magica annata "dei record" con Trapattoni in panchina, nel 1989.
Non hanno mai giocato assieme ma come sarebbe stato eccitante vederlo affiancato da un genio talentuoso e irregolare come Alvaro Recoba. Quante punizioni dell'uruguaiano sarebbero finite sulla sapiente testa di Serena? Recoba fa il percorso inverso, è lui che va in prestito dall'Inter ai granata, nel 2007. Un solo anno a Torino, un po' anonimo, dopo stagioni nerazzurre.
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