Le illusorie vittorie dell'Italia nel giugno 1973

Le illusorie vittorie dell'Italia nel giugno 1973

Per i suoi 75 anni, per gli azzurri la Figc organizzò due partite amichevooi contro Brasile e Inghilterra, vincendole entrambe per 2-0: Capello grande protagonista, ma non mancarono polemiche arbitrali. Risultati che dodici mesi dopo non saranno replicati al Mondiale

Alessandro Ruta/Edipress

09.06.2023 ( Aggiornata il 09.06.2023 09:01 )

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Non è mai un'amichevole, contro Brasile e Inghilterra. Anche se non c'è nulla in palio, sono rivali di talmente alto lignaggio che è quasi offensivo trattarle con sufficienza. Tra il 9 e il 14 giugno del 1973, quindi 50 anni fa, l'Italia giocò due partite contro i Verdeoro e i Tre Leoni per celebrare i 75 anni della Federcalcio. Andò decisamente bene, ma anche lì non furono partite banali.

Italia-Brasile e il gol fantasma di Capello

Rivincita dell'ultima finale mondiale, tanto per cominciare: Stadio Olimpico, Italia-Brasile e la sensazione di poter battere una squadra, quella sudamericana, imbattuta da oltre tre anni, da un'altra amichevole ma contro l'Argentina (0-2). C'è molta attesa per questa partita, su cui la Figc ha chiaramente spinto per ribadire il 75esimo anniversario. Nulla di meglio che sfidare i campioni del mondo in carica, e con una squadra, quella azzurra, reduce da un anno di imbattibilità e ben cinque partite senza subire gol, nella striscia che terminerà nella prima partita del mondiale 1974 con la celebre rete dell'haitiano Sanon. Quel 9 giugno il Brasile è senza Pelé, e con molti cambi nell'undici titolare capace di stritolare 4-1 l'Italia nella finale dell'Azteca di tre anni prima: gli unici superstiti sono il centrale Piazza in difesa, Jairzinho, Rivelino e il metronomo Clodoaldo, più naturalmente l'allenatore Mario Zagallo. Azzurri incredibilmente con Mazzola e Rivera assieme dal primo minuto, a differenza del 1970; niente staffetta, in aggiunta a Pulici e Riva. Ed è proprio "Rombo di Tuono" a sbloccare la situazione al quarto d'ora del primo tempo. Papera del portiere Leao, che si lascia sfuggire il pallone su lancio dalla trequarti di Mazzola, Luiz Pereira è lì ma non riesce a intervenire e il bomber del Cagliari realizza. Una buona Italia, comunque, che sta bene in campo per tutto il primo tempo, con Riva (non al meglio ma stoicamente in campo per i primi 45 minuti) che si divora il raddoppio. Nella ripresa cresce il Brasile, che nel primo tempo si vede negare un netto rigore per fallo di Bellugi su Leivinha. L'arbitro francese Halies annulla giustamente un gol di Marco Antonio per fuorigioco su tiro di Jairzinho, ma convalida il 2-0 di Capello nonostante molti dubbi. Il tiro del centrocampista all'epoca della Juve picchia sotto la traversa e rimbalza sulla linea, forse addirittura prima: gol fantasma in tutto e per tutto, ma convalidato. Chinaglia, entrato per Riva, avrebbe addirittura la chance del 3-0, ma la spreca malamente. Per Valcareggi, commissario tecnico azzurro, frasi quasi ovvie: "Peccato non fosse stata la finale del mondiale". Mentre Zagallo si lamenta dell'arbitro: "Un avversario insormontabile".

Italia-Inghilterra, la prima vittoria di sempre

Il 14 giugno, il bis: stavolta al Comunale di Torino, contro un'altra avversaria, una sorta di "bestia nera" della nazionale italiana che nelle precedenti otto partite non aveva ancora vinto. Naturalmente, l'Inghilterra, i "maestri" del calcio mondiale. Stesso risultato, 2-0, con un gol per tempo di Capello e Anastasi. Già, Anastasi: unico cambio di rilievo da parte di Valcareggi, "Pietruzzo" per un Riva infortunato ma ormai regolare nelle rotazioni dell'attacco azzurro, sempre a disposizione e abile nella sua duttilità, in coppia con Pulici titolare all'apparenza indiscutibile. C'è anche Morini per Bellugi dal primo minuto, ma "clamorosamente" viene confermata la coppia Rivera-Mazzola tra centrocampo e trequarti. Italia che si conferma in buonissima forma e con una difesa rocciosa. Rispetto al Brasile, questa vittoria è ancora più netta, nonostante il risultato identico. Capello si conferma top nel suo ruolo (forse il suo gol arriva in fuorigioco), la mediana con Benetti comincia a carburare e il punteggio potrebbe essere ancora più netto, visto che Rivera centra una traversa su punizione. Insomma, una dimostrazione di forza da parte di una squadra che a un anno dal mondiale in Germania Ovest si conferma come una delle grandissime favorite. "La rosa per il 1974 è praticamente fatta", dichiara Valcareggi dopo la partita, lasciando aperta qualche porta nei vari reparti, ma insomma sono minuzie. "Difesa e centrocampo sono decisi, poi per l'attacco dipenderà dalle condizioni di Riva". Un anno dopo, lo sappiamo bene, arriverà invece il disastro, inatteso e abbastanza sanguinoso. Lì per lì, però, nel giugno 1973, è una grande nazionale, perfetta per festeggiare i 75 anni della Figc.

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