Da Rizzitelli a Weah: Bayern Monaco-Psg attraverso "gli italiani"

Da Rizzitelli a Weah: Bayern Monaco-Psg attraverso "gli italiani"

Moltissimi calciatori hanno giocato in queste due squadre prima o dopo aver militato nei club di Serie A. Allenatori compresi...

Alessandro Ruta/Edipress

08.03.2023 ( Aggiornata il 08.03.2023 11:58 )

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Bayern Monaco-Paris Saint-Germain, un grande classico ormai del calcio europeo, di recente anche una finale di Champions League, nel 2020. Due squadre con grandi campioni a caratterizzare le rispettive storie, inclusi giocatori passati dal campionato italiano. Siamo andati a recuperare i migliori.

Bayern Monaco e Psg, Palloni d'Oro

La prima volta che Bayern e Psg si trovano di fronte è nella Champions League 1994-95, nella fase a gironi. I francesi sono leggermente superiori ai bavaresi, in un periodo contraddittorio per il calcio transalpino, in realtà. Però davanti hanno un giocatore formidabile, un attaccante liberiano capace di fare quasi tutto: si chiama George Weah e attualmente è il presidente del suo paese. Attaccante forte di testa, ambidestro e creativo, risolve la partita di ritorno con un destro all'incrocio dopo una serie di dribbling degno più di un fantasista che di un numero 9. Arriverà fino alla semifinale, quel Psg, e Weah al Milan, oltre che al Pallone d'Oro l'anno successivo. Il Bayern invece è una squadra in cui la stella è il vecchio Lothar Matthaeus, a proposito di Pallone d'Oro: non è più un trequartista debordante, ma il libero nel 5-3-2 schierato da Giovanni Trapattoni. Sulla fascia sinistra un laterale molto promettente che arriverà anche in Italia, pure lui al Milan, ma farà pochino, e cioè Christian Ziege.

Bayern Monaco e Psg, le meteore

Come Ziege, che comunque uno scudetto lo vincerà, altri giocatori provenienti da Bayern Monaco e Paris Saint-Germain arriveranno in Italia portati dal blasone, rivelandosi dei mezzi o dei completi flop. Un nome su tutti, Carsten Jancker, colossale attaccante dei bavaresi e della nazionale che viene preso dall'Udinese nel 2002 e lascerà il Friuli due anni dopo, segnando “la bellezza “di 3 gol totali in 41 presenze. Uno in più di quelli segnati in un'unica partita, Bayern Monaco-Psg della fase a gironi della Champions League 1997-98 (5-1 per i tedeschi). Psg che non era la squadra dominante di oggi e che ogni tanto lasciava andare qualche giocatore verso lidi "ricchi" come era la Serie A dell'epoca: da Bravo, direzione Parma, ad Algerino, terzino destro che passerà come una meteora al modesto Venezia nella prima metà del campionato 2001-02. Non un bidone, ma un giocatore che avrebbe potuto dare di più, Stephane Dalmat, strappato giovanissimo al Psg dall'Inter nel 2001. Inter che si era già accaparrata qualche anno prima quel Ciriaco Sforza protagonista involontario dei film di Aldo, Giovanni e Giacomo.

Bayern Monaco e Psg, epoca recente

Al Bayern e al Psg, comunque, ci andavano gli italiani anche "veri", quando ancora i nostri non si spostavano tanto all'estero. Due nomi, uno a testa: Ruggiero Rizzitelli per i bavaresi, Marco Simone per i parigini. Poi purtroppo è stata la Serie A a farsi più piccola, negli ultimi anni. E se andiamo a vedere la formazione del Psg contro il Bayern (Ancelotti ha allenato entrambe le squadre) nella fase a gironi della Champions 2017-18 c'è da strabuzzare gli occhi: Dani Alves, Thiago Silva, Marquinhos, Verratti, Thiago Motta e Cavani. Tutti acquistati da squadre italiane. E nel Bayern Monaco un ex Genoa come il terzino destro brasiliano Rafinha e due giocatori acquistati dalla Juventus, Vidal e Coman, che poi deciderà con un suo gol la finale di Champions del 2020, quella post-chiusure per via della pandemia di Covid-19. Il mondo ribaltato, rispetto a due decenni prima. Bayern Monaco e Paris Saint-Germain, curiosamente, non hanno mai pareggiato nei precedenti scontri diretti. 

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