Il Massimino che fu il Cibali

Il Massimino che fu il Cibali

Lo stadio di Catania, inaugurato nel 1937,  è passato alla storia per un’espressione radiofonica sinonimo di grandissima sorpresa. Nel 2002 è stato intitolato al “presidentissimo”

Alessandro Ruta/Edipress

12.12.2021 ( Aggiornata il 12.12.2021 14:08 )

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Quasi novant’anni e non sentirli. Lo stadio Massimino, ex Cibali, è un impianto che pur avendo visto relativamente poco i grandi palcoscenici, almeno rispetto ad altri, è riuscito a entrare nell’immaginario collettivo. Moltissimi italiani saprebbero collocarlo a Catania senza nemmeno esserci stati: solo per quel nome, così evocativo.

Il mito

Cibali, quello del “Clamoroso al Cibali”: già, ma quel Cibali cos’è? Il nome deriva, come per il Giuseppe Meazza in San Siro di Milano, dal quartiere dove sorgeva l’impianto, costruito nel 1935 su progetto dell’architetto Raffaele Leone per sostituire il piccolo impianto di piazza Esposizione. L’inaugurazione, il 28 novembre del 1937 con un Catania-Foggia 1-0, partita decisa da un gol di Raffaele Pulzone. Fino alla fine del periodo fascista il Cibali si è chiamato “Stadio Italo Balbo”, salvo poi riprendere il vecchio nome alla caduta del regime. Durante la Seconda Guerra Mondiale l’impianto subisce non pochi danni a causa dei bombardamenti. Dopo il conflitto vengono completati alcuni lavori di ammodernamento, come costruzione delle tribune in legno sia sulla Tribuna C (oggi curva Nord), che nel lato a sud. Tuttavia il nome Cibali diventa famoso in tutta Italia quando, il 4 giugno del 1961, alla radio durante la trasmissione “Tutto il calcio minuto per minuto” una vittoria del Catania sull’Inter per 2-0 (gol di Castellazzi e Calvanese) diventa sinonimo di assoluta sorpresa. E lo fa proprio attraverso il nome dello stadio: “Clamoroso al Cibali”, ancora oggi, riecheggia nell’immaginario collettivo degli italiani. Chi pronunciò quella fatidica frase? Non ci sono certezze nemmeno sul fatto che sia stata detta: inizialmente si pensò a Sandro Ciotti, ma la sua paternità è passata “radiocronista in radiocronista”.

Nuovo nome

È dal 2002 che il Cibali ha preso la denominazione ufficiale di “Stadio Angelo Massimino”, in onore del presidentissimo del club in tre momenti diversi per 21 anni complessivamente e morto nel 1996 in un incidente d’auto. Pur con la pista d’atletica che rende in alcuni punti difficile la visione della partita, il Massimino/Cibali è uno stadio dove non ha giocato solo il Catania. In passato anche la Massiminiana (squadra della famiglia Massimino), il Jolly Catania femminile e più recentemente la Sicula Leonzio hanno calcato il prato di Piazza Spedini. Coi suoi 20mila spettatori circa l’impianto ha ospitato alcune partite di rugby della Nazionale italiana, nel 1994 contro la Romania e nel 2017 contro le Figi, entrambe vittoriose. E, ovviamente, la Nazionale di calcio, sia maggiore che Under 21, che per quattro volte ha giocato al Massimino, vincendo sempre senza mai subire un gol. Nell’ultima occasione sono stati gli azzurrini a prevalere 6-0 contro l’Armenia, il 19 novembre del 2019, con doppietta di Kean e reti di Pinamonti, Zanellato, Scamacca e Del Prato.

 

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