George Weah, il doppio ex che non ti aspetti in City-Psg

George Weah, il doppio ex che non ti aspetti in City-Psg

Anni di gloria in Francia con i parigini e una breve parentesi di fine carriera in Premier League con i Citizens: ripercorriamone le tappe principali

Redazione Edipress

24.11.2021 ( Aggiornata il 24.11.2021 11:15 )

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Conosciamo tutti George Weah, figura poliedrica, tra i massimi ambasciatori del calcio africano in Europa, vincitore del Pallone d’Oro e attuale presidente della Liberia dal 22 gennaio 2018. Ciò che può essere sfuggita a molti è la sua militanza a fine carriera nel Manchester City, che stasera sfida in Champions League il Paris Saint-Germain, il club in cui "King George" transitò dal 1992 al 1995, prima di approdare al Milan. Ebbene sì, due squadre così poco “amarcord”, emblema del calcio moderno ipertrofico e onnivoro grazie ai petrodollari, hanno beneficiato delle prestazioni di uno dei giocatori icona degli anni ‘90. D’altra parte il fato ha voluto che Weah, antesignano dell’attaccante moderno, veloce, agile e tecnico, abbia militato proprio in squadre che avrebbero avuto il loro exploitnel nuovo millennio (oltre alle due citate, anche Monaco e Chelsea). Mbappé non si senta dunque poi così speciale.

George Weah a Parigi

A proposito di Mbappé, anche Weah arriva a Parigi dal Principato. Nella prima stagione totalizza 22 gol in 44 presenze complessive, vince la Coppa di Francia e raggiunge le semifinali di Coppa Uefa, assaggiando anche un po’ di Italia: sigla una doppietta al San Paolo, che vale il passper gli ottavi, e una rete a Torino contro la Juventus che non risparmierà l’eliminazione ai parigini. Il liberiano è talmente veloce nel bucare la difesa bianconera che Bruno Pizzul in diretta è quasi sicuro che si tratti di fuorigioco, salvo poi accorgersi che Ravanelli lo tiene in posizione regolare. L’anno successivo il Psg si laurea Campione di Francia e raggiunge un’altra semifinale, stavolta in Coppa delle Coppe, con Weah che si toglie lo sfizio di segnare al Bernabeu una rete decisiva per il superamento dei quarti di finale. La sua ultima stagione a Parigi si chiude con soli 7 gol in 34 partite di Ligue 1, ma con altrettante reti in 10 presenze in Champions League, tra le quali due al Bayern Monaco e una al Barcellona. Il cammino europeo s’interrompe ancora una volta al penultimo atto proprio contro il Milan, squadra in cui Weah giocherà l’anno successivo.

La brevissima esperienza al Manchester City

La Premier League fa in tempo solo a vedere il tramonto del “Re Leone”, che nell’estate del 2000 passa a titolo gratuito dal Chelsea (15 presenze e 5 gol) al Manchester City. Veste la maglia dei Citizens in Premier League solo per 475’ divisi in 7 apparizioni, ma ha comunque un certo feelingcon i grandi palcoscenici e segna ad Anfield nella sconfitta per 3-2 contro il Liverpool del settembre 2000. Dopo poco più di due mesi sente la nostalgia della Francia, Paese che avrebbe potuto rappresentare sul campo, e si trasferisce al Marsiglia, prima di concludere la carriera nel 2002 negli Emirati Arabi, all’Al-Jazira.

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