Svizzera-Italia: Sforza, meteora all’Inter tra calcio e cinema

Svizzera-Italia: Sforza, meteora all’Inter tra calcio e cinema

L’ex regista elvetico ha giocato due volte contro gli azzurri e raccolto 40 presenze in nerazzurro, ma è ricordato per una scena di "Tre uomini e una gamba"

Daniele Drago/Edipress

05.09.2021 ( Aggiornata il 05.09.2021 16:23 )

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Ha giocato 40 partite con l’Inter, più di 100 con il Bayern Monaco, nel suo palmarès figurano Champions League, Coppa Uefa e Intercontinentale; eppure, Ciriaco Sforza viene ricordato ancora oggi per una battuta del film “Tre uomini e una gamba” del trio Aldo, Giovanni e Giacomo. Quest’ultimo, in ospedale, non avendo pigiama, si fa prestare una maglietta dell’Inter, squadra del cuore sua e del trio. Ma, come dice Aldo, “Quella di Ronaldo era finita”, e il povero Giacomino fu costretto a riposare con la casacca nerazzurra numero 21 di Sforza.

L'esperienza di Sforza all'Inter

 

Da quella scena in poi, il nome del centrocampista svizzero diviene celebre tra gli appassionati di cinema e calcio. Lui che, in realtà, con il Fenomeno brasiliano non ci giocò mai insieme. Sforza ha giocato infatti una sola stagione all’Inter, 1996-97. Regista, dovette sudarsi la maglia da titolare con l’inglese Ince. Esordì a Udine segnando anche un bel gol, e giocando da titolare la finale di Coppa Uefa persa con lo Schalke 04. Nell’estate del ’97 volò in Germania, mentre Ronaldo sbarcava a Milano.

Con la nazionale svizzera

 

Quella nerazzurra è una parentesi nella carriera di un giocatore fondamentale per la sua Nazionale. Con la Svizzera ha giocato dal 1991 al 2001, un decennio in cui ha raccolto 79 presenze. Con la maglia elvetica esplode sotto la gestione del ct Hodgson, che poi infatti lo porterà con sé a Milano. Nei dieci anni in Nazionale ha affrontato l’Italia diverse volte, di cui due con la fascia da capitano al braccio. La prima volta il 10 ottobre 1998, al vecchio “Friuli” di Udine, in un match valido per le qualificazioni agli Europei del 2000. Indossa la maglia numero 10 e viene schierato dal ct Gress nell’insolito ruolo di trequartista alle spalle dell’unica punta Chapuisat. Una doppietta di Alex Del Piero consentì all’Italia di centrare la vittoria. La seconda partita è il match di ritorno contro gli azzurri. Si gioca il 9 giugno 1999 all’Olympique de la Pontaise di Losanna, stavolta gioca nei due di centrocampo, ma la sostanza non cambia, con la Svizzera bloccata sullo 0-0. Ma quel giorno, “Tre uomini e una gamba” lo aveva già reso una celebrità.

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