Calciomercato: Lalas al Padova, il primo americano in Serie A

Calciomercato: Lalas al Padova, il primo americano in Serie A

Il 27 luglio 1994 il presidente Giordani chiuse la trattativa per il difensore rock ‘n’roll. Fu il primo statunitense a giocare nel nostro campionato

Jacopo Pascone/Edipress

27.07.2021 19:11

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Sono passati solo nove giorni dalla chiusura del Mondiale americano – una rassegna che per noi italiani brucia ancora oggi a 27 anni di distanza, figuriamoci allora – ma la concentrazione del mondo del pallone è già rivolta sul calciomercato, giunto ormai nel pieno del suo svolgimento. La Serie A ha da poco riabbracciato, dopo 32 anni di assenza, il Padova. Il club veneto ha battuto il Cesena nello spareggio per la promozione e per rinforzare la rosa pesca dagli States, puntando su una delle rivelazioni della squadra casalinga, il difensore americano Alexi Lalas.

Lalas, l’arrivo a Padova e il bluff

 

Profilo bizzarro quello del difensore: oltre al calcio, che pratica a livello amatoriale (negli Stati Uniti non esiste ancora una lega professionistica), ha un’altra grande passione: la musica. Il Padova punta quindi su un profilo rock ‘n’roll. Reduce da un’ottima Coppa del Mondo, Alexi Lalas sbarca per la prima volta in Italia il 26 luglio 1994. Atterra all’aeroporto di Tessera alle 11:35 accolto dall’entusiasmo generale della piazza. Ad attenderlo nella Sala degli Specchi del Gran Caffè Pedrocchi circa 700 tifosi ansiosi di dare il benvenuto al nuovo idolo dello Stadio Euganeo, inaugurato con un’amichevole disputata tra il Padova neopromosso e le vecchie glorie del club. Ma, nonostante il caldo torrido, l’entusiasmo contagioso della piazza viene subito gelato dall’americano: «Non ho firmato per alcun club, e sicuramente non lo farò nemmeno oggi. Devo valutare attentamente tutte le proposte. Le offerte non mancano: Coventry e Bochum mi hanno proposto l’ingaggio. Lo stesso ha fatto il Padova. Ho già avuto modo di toccare con mano le situazioni sia in Inghilterra che in Germania: adesso sono qui in Italia. L’accoglienza è stata stupenda. Non mi aspettavo tutto questo calore, ma devo riflettere: prenderò la decisione definitiva solo al mio ritorno in America. Devo riflettere attentamente perché per me cambia totalmente la vita: voglio scegliere una città bella, tranquilla, dove posso ambientarmi senza alcun problema». A Padova tutti si aspettavano la firma e l’immediata presentazione del nuovo difensore, ma il presidente Giordani, il mister Sandreani e i tifosi sono costretti ad aspettare ancora.

La firma

L’attesa non è poi così straziante. Alexi Lalas, dopo le dichiarazioni sopra citate, accompagnato dal presidente Giordani, si concede un giro per la città del Santo per poi recarsi nella sede del club e continuare a trattare. Il clima non è dei migliori: prima di prendere il volo di ritorno per gli States (18:40), lo yankee rifiuta di mettersi al collo una sciarpa offerta dai tifosi per scaramanzia. In seguito all’ultimatum decretato dal Padova per la mezzanotte del giorno dopo, il fax con la firma di Lalas arriva nella sede del Padova alle 17:00 dell’indomani, con tanto di “Forza Padova” a chiudere il comunicato ufficiale. Il 27 luglio 1994 i biancoscudati accolgono in rosa il primo calciatore americano della storia della Serie A.

Le cifre

 

La formula che porta lo yankee in Italia è quella del prestito con diritto di riscatto (300 milioni più 1.5 miliardi di lire) in favore della federazione USA che ne detiene il cartellino. «Il giocatore avrà un ingaggio in linea con gli altri» dichiara il presidente Giordani. Il compenso sarà di 300 milioni di lire. Al momento dell’ufficialità della firma l’allenatore biancoscudato Mauro Sandreani, visibilmente soddisfatto, ci scherza su: «Nel fax di risposta chissà se scriveranno che mi aspetto una chitarra in regalo… visto che ne ha 10, che volete che sia se ne darà una al suo allenatore?».

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