Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Formula 1, presentazione Gp Città del Messico© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Città del Messico

La Formula 1 sbarca a Città del Messico sul circuito dedicato ai fratelli Rodriguez per la ventesima prova del Mondiale 2025

2 giorni fa

  • Link copiato

Una battaglia per il titolo mondiale sempre più intensa. Con questo spirito la Formula 1 si presenta a Città del Messico (e più precisamente sul circuito intitolato ai fratelli Ricardo e Pedro Rodriguez) a pochi giorni dal Gp degli Stati Uniti che ha visto la vittoria della Red Bull di Max Verstappen davanti alla McLaren di Lando Norris e alla Ferrari di Charles Leclerc. 

Se la McLaren non riesce di fatto più a vincere dal Gp d’Olanda a Zandvoort probabilmente per aver interrotto troppo presto lo sviluppo della MCL39 (proiettandosi alla macchina 2026) presupponendo una superiorità tecnica della propria monoposto fino al termine del campionato, la realtà dei fatti ci ha invece mostrato una Red Bull che invece ha creduto fino in fondo alle possibilità di recupero da parte di Max Verstappen, e che per questo (pur portando avanti il progetto della monoposto 2026) ha continuato a sviluppare ugualmente la sua RB21, con il risultato di essere riuscita a raggiungere (se non addirittura a superare) il team di Woking. 
Grazie al prezioso lavoro portato avanti dietro le quinte dal neo Team Principal Laurent Mekies, la Red Bull allo stato attuale è in grado di potersela giocare con la McLaren su tutte le piste, con Max Verstappen che gara dopo gara ha cominciato finalmente a sentire sua la monoposto, riuscendo a fare la differenza ogni volta che scende in pista grazie al suo immenso talento, che lo porta ad essere uno dei piloti più forti del Circus, e che da Monza ad Austin è riuscito a ridurre da 104 a 40 i punti di distacco dal leader del Mondiale Oscar Piastri.

Anche a Città del Messico, dunque, dovremmo assistere alla solita battaglia per la vittoria tra McLaren e Red Bull: se il primo settore sembra essere a favore del team austriaco, il secondo potrebbe essere decisamente più a favore del team di Woking, per via anche dello snake compreso tra curva 7 e curva 11. 

Parlando però della gara di Città del Messico c’è anche un’ulteriore variabile che deve essere presa tassativamente in considerazione anche nella lotta iridata: l’aria rarefatta. Il circuito intitolato ai fratelli Rodriguez si trova infatti in altura a ben 2300 metri sopra il livello del mare, il che pone la power unit a un importante livello di stress, sopratutto per quanto riguarda la MGU-H, chiamata la limitare la perdita di potenza del motore termico. Se escludiamo la vittoria della Ferrari lo scorso anno con Carlos Sainz Jr, dal 2021 al 2023 a vincere il Gp di Città del Messico è sempre stata la Red Bull con Max Verstappen, in quanto la power unit Honda a differenza dei motori rivali presenta una turbina più grande associata a un ottimo ERS che gli consente di non risentire minimamente delle problematiche legate all’aria rarefatta e generate dalla minore capacità di raffreddamento del motore. Ecco, quindi, perché Max Verstappen (salvo colpi di scena clamorosi) ha quindi tutti i numeri per lottare per il successo con le McLaren di Norris e di Piastri (chiamato a una ripresa dopo i passi falsi visti in Azerbaijan e ad Austin). 

Chi assiste al duello iridato come spettatrice è senza ombra di dubbio la Ferrari, più concentrata nella lotta al secondo posto del titolo costruttori con Mercedes e Red Bull, su una pista che potrebbe tornare a riproporre il problema relativo al surriscaldamento dei freni. 
Su una pista in altura che impone la corretta evacuazione del calore dall’impianto frenante, la scuderia di Maranello si presenta dopo il grave errore di valutazione compiuto a Singapore, dove una sottovalutazione del problema da parte della squadra ha portato Charles Leclerc a un eccessivo lift and coast che hanno spento le sue ambizioni di podio, e Lewis Hamilton a rompere nel corso delle ultime tornate ad accusare dei seri problemi ai freni, al punto da dover tagliare le curve (accumulando non pochi track limits che alla fine hanno scattare la penalità di cinque secondi ai danni dell’eptacampione del mondo inglese, che alla fine ha dovuto forzatamente cedere la sua settima posizione all’Aston Martin di Fernando Alonso). L’auspicio è che la Ferrari abbia imparato da quella lezione piuttosto severa per poter affrontare la gara di Città del Messico con molta più tranquillità sotto questo punto di vista, con la consapevolezza che ripetere la vittoria ottenuta lo scorso anno da Carlos Sainz Jr (l’ultima, al momento della scuderia di Maranello in Formula 1) sarà piuttosto complicato. Detto questo, però, se la squadra guidata da Frederic Vasseur riuscirà a confermare il buon livello di concentrazione vista nelle giornate di sabato e domenica ad Austin, l’obiettivo del podio può essere alla sua portata. 

Da non sottovalutare la Mercedes: su una pista che non presenta curve ad alta velocità (particolarmente indigeste alla W16), la squadra guidata da Toto Wolff potrebbe fare piuttosto bene a Città del Messico, con George Russell e Andrea Kimi Antonelli potenzialmente in lotta per il podio con le Ferrari. 

Un cenno, infine, alle condizioni meteo: se la giornata di venerdì potrebbe essere sostanzialmente nuvoloso (senza però particolari possibilità di pioggia), la giornata di sabato dovrebbe essere soleggiata, mentre domenica in occasione della gara il cielo si dovrebbe presentare soleggiato con alternanza di nuvole. 

1 di 6

Avanti

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...

Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi