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Passare in un anno dal duello per il titolo costruttori con la McLaren protrattosi fino all’ultima gara del Mondiale 2024 ad Abu Dhabi a trovarsi staccata di ben 352 punti dalla vetta (attualmente occupata dal team di Woking) e con l’amara prospettiva (salvo clamorosi colpi di scena) di chiudere al quarto posto nella Classifica Costruttori. Così può essere sintetizzato a sei gare dal termine del campionato il 2025 della Ferrari in Formula 1, in una stagione dal sapore transitorio, in attesa che il prossimo anno scatti la rivoluzione regolamentare che porterà a monoposto totalmente rivoluzionate, più semplici sotto il profilo motoristico ma con delle profonde incognite sotto il punto di vista prettamente prestazionale.
In attesa di scoprire come sarà la Formula 1 dei prossimi anni, la Ferrari si trova ad affrontare forse il momento più complicato degli ultimi anni, in una stagione che (ad eccezione della vittoria di Lewis Hamilton nella Sprint del Gp di Cina) non ha riservato particolari emozioni, e con la squadra che ha provato in tutti i modi (senza però riuscirci) a ridare vita a una monoposto che gara dopo gara ha evidenziato sempre più il suo essere anonima, la sua mediocrità, il suo essere sostanzialmente neutra, non palesando particolari picchi prestazionali, né particolari criticità significative. Una monoposto che galleggia nella via di mezzo, ma incapace di dare un graffio o di emozionare i tifosi, sempre più sfiduciati dalle prestazioni che ogni weekend di gara Charles Leclerc e Lewis Hamilton provano ad assicurare.
Se appare assai complicato ipotizzare una ripresa da qui a fine stagione anche tenendo conto che con l’avvio della nuova fase regolamentare buona parte delle risorse Ferrari sono state spostate sulla macchina 2026, l’auspicio degli appassionati è che il prossimo anno la scuderia di Maranello possa essere quantomeno in grado di poter dare una risposta, per evitare non solo di perdere i principali piloti di punta (con Hamilton destinato al ritiro a fine 2026, e Leclerc che in caso di prestazioni assai deludenti potrebbe addirittura decidere di salutare la Rossa al termine della prossima stagione), ma anche di attraversare un difficile momento tecnico nel prossimo quinquennio.
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