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Formula 1, presentazione Gp Italia© Getty Images

Formula 1, presentazione Gp Italia

La Formula 1 approda a Monza per il Gp d'Italia, sedicesima prova del Mondiale 2025. Diretta tv su Sky e TV8

4 giorni fa

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Assetto della monoposto e gomme Pirelli in Italia

Il tempio della velocità. Così viene soprannominato il circuito di Monza per via delle altissime velocità di punta raggiungibili sia in rettilineo, sia nelle curve veloci quali le due Lesmo, e sopratutto la Parabolica, che porta i piloti verso il lungo rettilineo del traguardo. Per questi motivi è necessario che la power unit possa esprimere la massima potenza, restando aperta la farfalla per il 75% del giro, e che l'assetto possa essere il più scarico possibile (con minor carico aerodinamico sia sull'ala anteriore che su quella posteriore), permettendo così alla monoposto di poter essere la più veloce possibile in pieno rettilineo. 
Attenzione, però: massima velocità vuol dire anche maggior carico aerodinamico (sia longitudinale, in accelerazione e in frenata, sia trasversale), e quindi maggiori possibilità di formazione di blistering sulle gomme. 

© Pirelli 
Come già fatto nelle ultime stagioni, anche quest’anno Pirelli ha optato per le mescole C3, C4 e C5, con la strategia basata su una sola sosta la più plausibile in quanto la pitlane del circuito di Monza è di una delle più lunghe del calendario.  
Come leggiamo nella preview, “Non cambia la selezione di mescole per il Gran Premio d’Italia: all’Autodromo Nazionale Monza verranno infatti utilizzate la C3 come Hard, la C4 come Medium e la C5 come Soft, esattamente come lo scorso anno, quando la pista era stata appena riasfaltata. Dopo dodici mesi di utilizzo, l’asfalto avrà inevitabilmente subito un processo di invecchiamento, ma ciò non dovrebbe incidere in maniera sostanziale sul ventaglio di strategie possibili sul circuito che richiede il carico aerodinamico più basso di tutta la stagione.

Le mescole più utilizzate in gara saranno con ogni probabilità la Hard e la Medium. Il livello di graining dovrebbe essere presumibilmente inferiore rispetto a quello riscontrato lo scorso anno, quando il manto non era ancora rodato. Il tempo perso in pit-lane per il cambio gomme è tra i più elevati del calendario: le squadre cercheranno quindi di allungare il più possibile gli stint, tenendo sotto controllo il degrado, per provare a fermarsi solamente una volta per il cambio gomme.

La difficoltà nei sorpassi, dovuta soprattutto alla ridotta efficacia del DRS quando il carico aerodinamico di base è ai minimi, è un ulteriore elemento che, spesso, fa pendere la bilancia della strategia verso la sosta singola. A controbilanciarli potrebbe esserci il fattore temperatura: se fossero elevate – l’inizio di settembre in Lombardia può riservare ancora un clima da piena estate – il degrado dei pneumatici potrebbe accelerarsi e, di conseguenza, rendere il doppio pit-stop più competitivo.”

Anche per il Gp d’Italia confermata l’allocazione standard: ogni pilota avrà pertanto a disposizione 8 set di gomme morbide C5, 3 set di gomme medie C4 e 2 set di gomme dure C3. 

©Pirelli

Il Gp d'Italia vedrà per la nona volta in ambito stagionale l’utilizzo degli speciali Podium Cap realizzati da Denis Dekovic, caratterizzati nel caso specifico da una colorazione azzurra che (come specifica la Preview Pirelli) richiama il cielo azzurro che sovrasta il Tempo della Velocità, ed è arricchito dal logo delle 500 gare Pirelli in Formula 1.  

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