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F1 Silverstone: la doppietta McLaren e il primo podio di Hulkenberg© Getty Images

F1 Silverstone: la doppietta McLaren e il primo podio di Hulkenberg

Il Gp di Gran Bretagna ha visto la vittoria di Lando Norris davanti al compagno di squadra Oscar Piastri. Primo podio in F1 per Nico  Hulkenberg (Sauber)
 

Una gara condizionata dalla pioggia, ma proprio per questo ancora più emozionante da vivere. Se il Gp di Gran Bretagna (dodicesima prova del Mondiale 2025 di Formula 1) ha visto la netta doppietta da parte della McLaren con Lando Norris davanti a Oscar Piastri, il momento più emozionante è senza ombra di dubbio rappresentato dal primo podio nella massima serie motoristica ad opera di Nico Hulkenberg, che dopo 239 gare mette finalmente fine a questo tabu, precedendo campioni del calibro di Lewis Hamilton (quarto) e Max Verstappen (quinto), in una corsa che ha visto Charles Leclerc e i due piloti Mercedes George Russell e Andrea Kimi Antonelli sbagliare sotto il profilo della scelta delle gomme, mettendo così fine già nelle primissime fasi di gara a ogni possibile velleità di vittoria o di podio. 

Sul circuito di Silverstone è dunque la McLaren ad aggiudicarsi il Gp di Gran Bretagna con Lando Norris (alla quarta vittoria stagionale, la seconda consecutiva dopo quella ottenuta la scorsa settimana in Austria) che ha preceduto il compagno di squadra Oscar Piastri, con il team di Woking che torna sul gradino più alto del podio della gara di casa dopo 17 anni (l’ultima volta era stata il 6 Luglio 2008 con Lewis Hamilton). 
La grande forza della McLaren è quella di essere particolarmente performante in qualsiasi condizione si trovi la pista, e anche sul bagnato la MCL39 ha dimostrato di saper far funzionare molto meglio dei principali avversari le gomme intermedie, girando addirittura due secondi più veloce delle altre monoposto. 
Eppure, andando ad osservare la gara, il Gp di Gran Bretagna sopratutto nelle prime fasi è stato piuttosto combattuto per le monoposto papaya (per questa gara affiancate da alcuni riferimenti cromati). 

Al via, infatti, nonostante un attacco di Piastri in curva 2, è Max Verstappen a mantenere la testa della corsa, interrotta però già dopo poche curve a causa dell’incidente avvenuto nel primo settore tra la Haas di Esteban Ocon e la Racing Bulls di Liam Lawson, a muro. 
Una volta conclusosi il regime di Virtual Safety Car (necessario per rimuovere la Racing Bulls incidentata) la gara (ripartita nel corso del quarto giro) viene nuovamente interrotta in quella stessa tornata dall’incidente occorso alla Sauber di Gabriel Bortoleto, con la Direzione Gara che decide nuovamente di adottare il regime di VSC. 
Una volta ripresa la gara nel corso dell’ottavo giro, Piastri tenta nuovamente l’attacco nei confronti di Verstappen, senza però riuscirci.

La Red Bull con ala scarica al retrotreno sembra fare fatica a restare in pista, e così all’altezza dell’Hangar Straight Piastri riesce a trovare il sorpasso su Verstappen e a passare in testa alla gara, con il campione olandese secondo e con circa 3”8 di vantaggio sulla McLaren di Lando Norris, terzo e protagonista di un avvio un po' al rilento. 

Nel corso dell’undicesimo giro con il ritorno della pioggia Verstappen comincia a fare più fatica a tenere in pista la sua RB21, favorendo così il riavvicinamento da parte di Norris, e con Piastri che in testa ha già portato a circa 5”3 il vantaggio su di loro. Un errore all’uscita delle Becketts ad opera di Verstappen mette nelle condizioni Norris di superare il campione olandese della Red Bull e di salire in seconda posizione alle spalle di Piastri per una doppietta tutta McLaren. Al termine del giro, però, sia il duo McLaren Piastri-Norris che Verstappen sono costretti a fermarsi per montare un nuovo set di gomme intermedie visto l’intensificarsi della pioggia, ma un pit stop particolarmente lungo (problema nel fissaggio della gomma anteriore sinistra) mette nelle condizioni Norris di venire superato ai box da Verstappen, con Piastri che mantiene la testa della corsa. 
Le condizioni della pista sempre più al limite obbligano la Direzione Gara a mandare in pista nel corso del 15°giro la Safety Car. Nel corso del 18°giro la gara riparte senza particolari modifiche nelle prime posizioni, ma in curva 9 la Racing Bulls di Hadjar finisce a muro dopo aver tamponato la Mercedes di Andrea Kimi Antonelli, costretto al ritiro per i danni riportati al diffusore. Inevitabile una nuova discesa in pista della Safety Car, con la gara ancora neutralizzata, fino al termine del 21°Giro. Ed è qui che si verifica l’episodio che modificherà l’ordine d’arrivo della gara. 

Al momento di prendere la distanza dalla Safety Car per impostare la ripartenza, Piastri si inchioda letteralmente all’altezza dell’Hangar Straight, con Verstappen che per schivarlo si vede costretto momentaneamente a superarlo, salvo poi frenare. 
Questa manovra mette Verstappen nelle condizioni di raffreddare drasticamente le gomme, al punto che il campione olandese si gira in piena accelerazione alla curva Stowe, precipitando in decima posizione. 

La Federazione apre un’investigazione ai danni di Piastri per aver lasciato uno spazio maggiore di dieci vetture tra se e la Safety Car, comminando al pilota australiano della McLaren una penalità di dieci secondi (da scontare al primo pit stop utile) oltre che due punti sulla Superlicenza, in quanto dalla telemetria (come possiamo vedere dal documento ufficiale diffuso dalla Federazione) è stato possibile appurare una pressione dei freni di circa 59.2 psi, con la velocità improvvisamente passata da 218 Kph a 52Kph.

Con il passare dei giri Norris comincia progressivamente ad avvicinarsi al compagno di squadra (nonostante la penalità inflitta al compagno di squadra), e nel corso del 44°giro con la pista divenuta sempre più asciutta è proprio Piastri (sopra raffigurato) a fermarsi per scontare la penalità e passare dalle gomme intermedie alle gomme d’asciutto, montando un set di gomme medie, con la sosta che verrà effettuata da Norris nel corso del 45°giro, con il pilota inglese che torna in pista con un vantaggio di 4”155 sulla McLaren gemella del pilota australiano. 

Gli ultimi giri vedranno anche una proposta via radio da parte del pilota australiano (non accolta dal muretto McLaren), con Piastri che dice alla squadra di non essere d’accordo con la penalità comminata nei suoi confronti dai commissari, invitando la squadra (se condivide l’ingiustizia da lui subita) a chiedere lo scambio di posizioni con Norris, e a quel punto giocarsela tra di loro. Una proposta (quella di Piastri) che la squadra non accoglie al punto da non disporre alcun team order.  

Lando Norris può così andare a vincere per la prima volta in carriera il Gp di Gran Bretagna con 6”812 nei confronti del compagno di squadra Oscar Piastri, al termine di una gara che ha visto la MCL39 alla luce del suo ottimo bilanciamento e dell’assetto più carico (indicato anche in caso di pioggia) ribadire una volta di più la sua netta superiorità tecnica, precedendo di 34”742 la Sauber di Nico Hulkenberg

Proprio il pilota tedesco di Emmerich am Rhein rappresenta la sorpresa più bella del Gp di Gran Bretagna, perché dopo 239 Gp può finalmente conquistare il suo primo podio in una gara di Formula 1, riportando peraltro la Sauber sul podio dopo ben 13 anni (l’ultimo podio raccolto dalla scuderia elvetica (che dal prossimo anno diventerà squadra ufficiale Audi) era infatti datato 7 Ottobre 2012, grazie al terzo posto all’epoca ottenuto da Kamui Kobayashi). 

Partito dal diciannovesimo posto in griglia, Hulkenberg (salito al decimo posto già dalle primissime tornate) assieme al team è stato abile a cogliere il momento opportuno in cui montare il secondo set di gomme intermedie durante il decimo giro, nel momento in cui la pioggia è tornata a salire d’intensità, e proprio quella chiamata corretta ha consentito al pilota tedesco di salire già nel corso del 15°giro in quinta posizione. Dopo il testacoda di Verstappen alla Stowe nel corso del 21°giro, Hulkenberg sale in quarta posizione, che diventerà poi terza nel corso del 35°giro quando il pilota tedesco supererà l’Aston Martin di Lance Stroll all’altezza della curva Stowe. Gli ultimi giri vedranno Hulkenberg difendersi con relativa facilità dal ritorno della Ferrari di Lewis Hamilton, conquistando un meritatissimo terzo posto con 5”070 di vantaggio nei confronti dell’eptacampione del mondo inglese della Ferrari, oltre che il Driver Of The Day assegnato dai tifosi di tutto il mondo. 

Il Gp di Gran Bretagna vede come unico risultato positivo per la Ferrari il fatto di aver portato a 12 i punti di vantaggio sulla Mercedes nella lotta per il secondo posto per la Classifica Costruttori al termine di una gara che ha ribadito una volta di più le difficoltà della SF-25 sulla pista bagnata. 

Con Leclerc che al termine del giro di formazione sbaglia chiaramente il timing per passare alle gomme d’asciutto (montando troppo presto le gomme medie) condannandosi a un’anonima quattordicesima posizione finale, le speranze della Rossa per un possibile podio a Silverstone sono tutte nelle mani di Lewis Hamilton, con il campione inglese che da tutto se stesso per cercare quantomeno di ottenere un terzo posto, senza però riuscirci, chiudendo in quarta posizione: un po' grazie all’ottima gara di Nico Hulkenberg, un po' per alcuni fuoripista nel giro di uscita dai box dovuti al sottosterzo della SF-25 su cui Lewis (da sempre uno specialista del bagnato) purtroppo non può fare nulla. 

Differenti al termine della gara le reazione dei due piloti Ferrari ai microfoni di Mara Sangiorgio (Sky). Nel caso del sopra raffigurato Leclerc, infatti, il pilota monegasco si è assunto la piena e totale responsabilità della strategia errata al via, affermando di aver trovato i primi due settori asciutti mentre il terzo era molto bagnato. Charles era dell’idea che con il sole che c’era, anche il terzo settore si sarebbe asciugato piuttosto rapidamente, ma così non è stato. Aldilà dell’errore strategico al via, Leclerc ha sottolineato come sulla sua monoposto (rispetto a quella gemella di Hamilton) il passo gara sia stato molto più faticoso, sostenendo che da alcune gare sta utilizzando un set-up un po' più estremo che fino a questo momento pagava sull’asciutto, e che pensava potesse funzionare maggiormente sul bagnato, ricevendo però in questa gara una chiara risposta (negativa n.d.r.). 

Nel caso di Hamilton, il pilota inglese ha dichiarato di non avere stabilità sulla macchina, perché ad ogni curva c’è sempre una sbandata, e non si riesce mai a farla star ferma. Nelle curve a bassa velocità è difficile far curvare la monoposto, così non è facile trovare il bilanciamento, si cerca sempre di cambiare qualcosa con i manettini, ma è molto complicato. Anche a livello di strategia secondo il campione inglese sono state perse almeno 3-4 posizioni, e questo ha reso la sua gara più difficile. In compenso, però, secondo Hamilton, sono stati guadagnati diversi punti, per cui la cosa più importante ora è pensare alla prossima gara, con l’auspicio possa arrivare un risultato migliore. 
Tra gli aspetti positivi di questo weekend secondo l’eptacampione del mondo inglese ci sono le prove, in quanto era lì davanti, era molto più contento del bilanciamento della monoposto sull’asciutto, e poi in qualifica la squadra era molto più forte. Si sentiva molto più a suo agio con la direzione di assetto che era stata scelta, e che alla fine non si è rivelata molto buona per queste condizioni (miste tra asciutto e bagnato, n.d.r), ma secondo Lewis sono comunque stati tanti gli aspetti positivi, e in una gara come questa anche se non è andata alla grande si possono comunque trarre tante indicazioni, perché lo stesso Hamilton pensa di sapere cosa non vuole vedere nella prossima macchina, e che quello che è presente ora la rende molto difficile da guidare. Sopratutto nelle condizioni miste di bagnato e asciutto.  

In quinta posizione troviamo la Red Bull di Max Verstappen, autore di una gara piuttosto complicata per via dell’ala posteriore troppo scarica, che se in qualifica aveva perfettamente pagato consentendogli di cogliere la pole position, in gara non ha per nulla funzionato, rendendo la sua Red Bull assolutamente inguidabile, e che nel corso del 20°giro lo ha portato a girarsi in piena accelerazione all’altezza della curva Stowe, facendolo retrocedere in decima posizione. Da qui il campione olandese ha dato il via a una gara di rimonta che lo ha portato a chiudere in quinta posizione, in una domenica che ha visto il compagno di squadra Yuki Tsunoda classificarsi in quindicesima e ultima posizione. 
Al termine della gara, intervistato da Mara Sangiorgio (Sky), Verstappen ha dichiarato di non avere avuto minimamente aderenza, per cui poter risalire fino alla quinta posizione è stato sicuramente positivo. 

La gara degli altri

Scorrendo la classifica, merita di essere sottolineato il sesto posto di Pierre Gasly che regala all’Alpine dei punti preziosissimi al termine di una gara che ha visto il compagno di squadra Franco Colapinto non riuscire neanche a partire dalla pitlane. 
Weekend tutto sommato positivo in casa Aston Martin, con Lance Stroll settimo al termine di una gara che lo ha visto cogliere il momento opportuno per passare dalle gomme intermedie alle gomme d’asciutto nel corso del sesto giro, così come per tornare alle gomme intermedie nel corso dell’undicesimo giro salendo addirittura fino al terzo posto, e ribadendo una volta di più di trovarsi molto bene nelle condizioni di pista bagnata o comunque viscida, come già aveva dimostrato in passato cogliendo il secondo posto in qualifica nel Gp d’Italia 2017 a Monza e la pole position del Gp di Turchia 2020 sul bagnato. 
Una volta, però, che la pista ha cominciato progressivamente ad asciugarsi, sono tornate man mano a comparire le carenze della AMR25, che hanno portato il pilota canadese a perdere man mano posizioni nei confronti di Hulkenberg, di Hamilton, di Verstappen e di Gasly, chiudendo come detto in settima posizione. 
Contestualmente al settimo posto di Stroll, l’Aston Martin (con Adrian Newey presente al muretto) deve registrare anche il nono posto di Fernando Alonso
A sandwich tra le due Aston Martin troviamo in ottava posizione la Williams di Alexander Albon al termine di una gara in cui il pilota anglo-thailandese ha provato ad estrarre il massimo dal potenziale della sua FW47. Albon è comunque riuscito a fare meglio del compagno di squadra Carlos Sainz Jr, classificatosi dodicesimo. 

A chiudere la top ten troviamo la Mercedes con George Russell solamente decimo e con Andrea Kimi Antonelli costretto al ritiro al termine di una gara che (viste le basse temperature) sulla carta doveva essere nettamente a favore del team guidato da Toto Wolff. Come nel caso di Leclerc, determinante è stata la scelta errata della squadra (e di Russell) di fermarsi al termine del giro di formazione per montare un set di gomme slick (nella fattispecie gomme dure), con l’aggravante di aver poi fatto fermare anche Antonelli nel corso del quarto giro, quando era ormai fin troppo evidente come fosse stata troppo anticipata la decisione di montare le gomme slick. 
Non solo Russell e Antonelli di fatto sono finiti nelle retrovie, ma se il 18enne pilota bolognese è stato costretto al ritiro nel corso del 23°giro per i danni riportati al diffusore dopo essere stato tamponato dalla Racing Bulls di Isack Hadjar, il pilota inglese grazie al suo talento e al suo stile di guida è comunque riuscito ad arpionare un punto per la Classifica Costruttori, che non rappresenta però quello che la squadra si aspettava in una gara sulla carta a lei favorevole. 

Le Classifiche iridate

In Classifica Piloti Oscar Piastri resta in testa con 234 punti, con il compagno di squadra Lando Norris (secondo) a quota 226. In terza posizione troviamo Max Verstappen con 165 punti, seguito da Russell (147), Leclerc (119), Hamilton (103), Antonelli (63), Albon (46), Hulkenberg (37), Ocon (23), Hadjar (21), Stroll (20), Gasly (19), Alonso (16), Sainz (13), Lawson (12), Tsunoda (10),  Bearman (6) e  Bortoleto (4).

In Classifica Costruttori la McLaren è in testa con 460 punti, seguita da Ferrari (222), Mercedes (210), Red Bull (172), Williams (59), Sauber (41), Racing Bulls e Aston Martin (36), Haas (29), Alpine (19). 

Prossimo appuntamento con la Formula 1 Domenica 27 Luglio con il Gp del Belgio, che verrà trasmesso in diretta pay da Sky (e in streaming su Now) e in differita pomeridiana in chiaro su TV8.

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