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Una sessione appassionante e incerta fino all’ultimo, aperta a qualsiasi tipo di risultato. Sul circuito cittadino di Montreal intitolato a Gilles Villeneuve sono andate in scena le Qualifiche del Gp del Canada di Formula 1 (decima prova del Mondiale 2025) che hanno visto la pole position della Mercedes di George Russell (1’10”899) che ha preceduto di 160 millesimi la Red Bull di Max Verstappen al termine di una sessione che ha visto entrambe le monoposto realizzare il proprio tempo montando nell’ultimo run un set di gomme medie C5 invece di usare le gomme soft C6. Una situazione, questa, che avevamo già visto a Imola, quando diversi piloti (Russell e le Aston Martin di Alonso e Stroll) avevano preferito effettuare un run con le gomme medie rispetto alle soft ritenendole più costanti e al contempo più prestazionali nell’arco dell’intero giro, e che in Canada si è puntualmente ripresentata.
Oltre all’utilizzo della gomma media (risultata la più prestazionale) nell'ultimo run del Q3, a determinare la pole position di Russell (la seconda consecutiva a Montreal dopo quella conquistata lo scorso anno) è stato anche il pregevole comportamento della Mercedes nell’arco dell’intero weekend, con in particolare la zona del retrotreno che ha messo il pilota inglese nelle condizioni di poter avere una buona trazione ma anche una frenata piuttosto stabile, che, complice anche la sospensione posteriore fatta debuttare a Imola (e riproposta a Montreal), la bontà del fondo introdotto nella precedente gara di Barcellona e le temperature indubbiamente meno calde rispetto alle ultime tappe di campionato fa sì che in Canada la Mercedes possa avere delle buone possibilità per lottare per la vittoria, o alla peggio per il podio, qualora la W16 dovesse in qualche modo surriscaldare le gomme in gara.
Il buon comportamento della W16 a Montreal almeno sul giro secco (in attesa di verificare il passo gara durante il Gp) è ribadito anche dal quarto posto conquistato da Andrea Kimi Antonelli, con il 18enne pilota bolognese che al pari di Russell ha potuto anch’egli usufruire nell’ultimo run delle gomme medie.
©@redbullracing
Ad affiancare Russell in prima fila ci sarà esattamente come lo scorso anno la Red Bull di Max Verstappen (con il team austriaco abile come sempre ad ottimizzare in qualifica il comportamento della macchina dopo le difficoltà emerse nel corso delle libere). Visti anche i precedenti tra i due (il contatto con danneggiamento della pancia Red Bull nella Sprint 2023 di Baku ad opera di Russell con Verstappen che nel post Sprint si lamentò non poco con il pilota inglese, la penalità inflitta in Qatar lo scorso al campione olandese per aver rallentato in un giro di lancio Russell con il pilota inglese che si lamentò non poco di questa cosa con i commissari, il contatto tra i due a Barcellona nelle ultime fasi di gara) è impossibile non prevedere una partenza piuttosto movimentata, con Russell che nel corso dell’intervista rilasciata a Jacques Villeneuve al termine delle qualifiche ha tenuto a ribadire che qualora dovessero arrivare in curva 1 da parte sua ha ancora qualche punto sulla patente da utilizzare. Chiaro il riferimento alla situazione di Verstappen, che essendo arrivato a undici punti di penalità sulla Superlicenza nella precedente gara di campionato in Spagna, dovrà stare molto attento a non prendere un ulteriore punto di penalità che lo costringerebbe a saltare la prossima gara di campionato in Austria, a casa della Red Bull.
Soffermandoci però su Verstappen, bisogna dare atto al team austriaco di essere riuscito ancora una volta ad ottimizzare l’assetto tra libere e qualifiche, finendo così per esaltare le buone doti aerodinamiche della RB21, e sotto questo aspetto anche l’aver effettuato il run decisivo nel finale di Q3 con le gomme medie ha consentito al campione olandese di poter conquistare una prima fila assolutamente inattesa per quanto le prove libere avevano saputo evidenziare.
Un secondo posto (quello di Verstappen) che ancora una volta fa da contraltare con la situazione del compagno di squadra Yuki Tsunoda, eliminato in Q2 con l’undicesimo tempo, ma che di fatto partirà dal fondo dello schieramento per via delle dieci posizioni di penalità in griglia per non aver rispettato il regime di bandiera rossa nel corso della FP3.
©@pirellisport
Partirà dalla seconda fila (e in particolare dalla terza posizione in griglia la McLaren di Oscar Piastri, con il pilota australiano che ha avuto il grande merito rispetto alle libere (che lo avevano visto in evidente difficoltà) di fare un passo indietro adottando lo stesso assetto del compagno di squadra Lando Norris nonché la nuova cover della sospensione anteriore, che ha finito per dargli maggiore sicurezza. Una McLaren apparsa però un po' più nervosa proprio all’avantreno, e di cui a farne maggiormente le spese è stato Lando Norris, che nel corso del primo run in Q3 ha sbagliato la frenata all’altezza dell’ultima chicane (che porta al Muro dei Campioni e di conseguenza sul rettilineo del traguardo) tagliandola in pieno, e chiudendo così le sue qualifiche (dopo un giro un po' più tranquillo) in settima posizione. Rispetto a Mercedes e a Red Bull, la McLaren ha deciso di affrontare le qualifiche con la gomma soft C6, optando presumibilmente per un maggior uso della gomma media C5 in gara.
Se al termine delle qualifiche Piastri ha dichiarato di essere soddisfatto del terzo posto e che in squadra avevano preso in considerazione la possibilità di montare la gomma media nel run finale del Q3 salvo poi scartarla e cercare un giro pulito senza introdurre delle potenziali variabili che averebbero potuto complicare le cose, Norris non ha nascosto come quelle del Canada siano state delle qualifiche complicate, e che da parte sua per provare a colmare il gap ha finito con lo spingere troppo, finendo per commettere l’errore nell’ultima chicane risultato poi decisivo per la sua qualifica. L’obiettivo per il pilota inglese della McLaren è provare a fare una buona gara, cercando di recuperare il maggior numero di posizioni possibili e di conseguenza ottenere più punti possibili.
©@ScuderiaFerrari
In quinta e in ottava posizione troviamo le due Ferrari con Lewis Hamilton davanti a Charles Leclerc. Un vero e proprio peccato, perché sul giro secco la Rossa era sembrata comportarsi (sopratutto con il pilota monegasco) molto bene, ribadendo così il passo avanti sul giro secco denotato a partire da Monaco. Se Hamilton ha dimostrato una volta di più di trovarsi molto bene con il circuito di Montreal (che non a caso lo ha visto cogliere in passato ben sei pole (in codominio con Michael Schumacher) risultando ad oggi il pilota ad avere ottenuto il maggior numero di pole sulla pista canadese, Leclerc (dopo essere stato costretto a saltare buona parte della FP1 nonché l’intera FP2 per un errore nelle prime fasi della FP1 che ha portato alla sostituzione del telaio) aveva evidenziato un buon feeling con il circuito canadese, risultando ben prestazionale. Nell’ultimo run in Q3 Leclerc aveva fatto registrare addirittura il parziale record nel primo settore (che in precedenza aveva visto la SF-25 in difficoltà) risultando con gomma soft 55 millesimi più veloce rispetto al tempo fatto registrare in quel tratto da Verstappen con gomma media, e quasi sicuramente avrebbe potuto ambire per una prima o al massimo seconda fila.
Purtroppo, però, l’aria sporca della Racing Bulls di Hadjar ha messo nelle condizioni Charles di commettere un paio di errori, condannandolo così a un ottavo posto in griglia che non corrisponde minimamente a quanto la Rossa aveva mostrato sopratutto nelle libere.
Al termine delle qualifiche da rilevare il differente stato d’animo tra i due piloti della Rossa. Intervistato da Mara Sangiorgio (Sky), Hamilton ha dichiarato che indubbiamente la monoposto è migliorata in qualifica da Monaco, ma la prestazione generale della monoposto è sempre quella, che la squadra non sta portando dei significativi aggiornamenti sulla SF-25 per cui ha provato a tirare fuori il massimo dal pacchetto a disposizione. Nel ribadire di essere grato per dove si trova, Hamilton non pensa che sotto il profilo prestazionale si sarebbe potuto fare meglio, forse si sarebbe potuto fare un quarto posto provando le gomme medie, ma alla fine le macchine che sono davanti (Mercedes con l’aggiornamento, Red Bull e McLaren) sono più forti di loro. In ottica gara, Hamilton ritiene di essere lontano per poter lottare per la vittoria, mentre invece ritiene possibile la lotta per il podio, per cui proverà a dare tutto quello che ha per ottenerlo, forte dell’ottimo passo gara evidenziato in Q1 e Q2 e con l’auspicio che il bilanciamento trovato possa essere d’aiuto.
©@ScuderiaFerrari
Più arrabbiato con se stesso è apparso ai microfoni di Mara Sangiorgio (Sky) il sopra raffigurato Charles Leclerc: il pilota monegasco nell’ammettere di aver sentito l’aria sporca della Racing Bulls di Hadjar, non ha nascosto di essere piuttosto incavolato con se stesso (a maggior ragione dopo il parziale record nel primo settore) di non essere riuscito a cogliere una pole position che poteva essere sua. Leclerc è piuttosto arrabbiato perché in FP3 si sentiva a suo agio, però a questo punto è tutto da rifare in vista della gara, assicurando che proverà a fare qualcosa di speciale. Su una pista come quella di Montreal dove sorpassare è possibile, a Leclerc viene chiesta una gara di rimonta che gli possa consentire di poter ambire almeno al podio. Risultato sulla carta possibile, tenuto conto dell’ottimo passo gara denotato nella breve simulazione di long run effettuata nel corso della FP3.
©@AstonMartinF1
Positivo il sesto posto in qualifica di Fernando Alonso al volante dell’Aston Martin, con il campione asturiano che è stato il primo a credere nelle potenzialità della gomma media C5 sul giro secco. Una strategia imitata poi (come già detto da Russell e da Verstappen) e che alla fine ha tranquillamente pagato, consentendogli di partire dalla terza fila, in una sessione di qualifica che ha visto l’eliminazione del compagno di squadra Lance Stroll in Q1.
A chiudere la top ten troviamo in nona posizione la Williams di Alexander Albon (con il pilota anglo-thailandese che nel Q1 ha visto la sua Williams perdere il cofano motore in pieno rettilineo, ma che nonostante questo inconveniente è riuscito a tornare nuovamente in pista, e ad accedere prima in Q2 e poi in Q3), che guadagna una posizione in griglia rispetto al decimo tempo fatto registrare in pista alla luce delle tre posizioni di penalità inflitte alla Racing Bulls di Isack Hadjar (nono in pista e retrocesso in dodicesima posizione dopo le qualifiche) per aver ostacolato in curva 6 durante l’ultimo run in Q1 la Williams di Carlos Sainz Jr (non a caso eliminato con il diciassettesimo tempo).
Alla luce delle penalità inflitte ad Hadjar e a Tsunoda, rientra nella top ten Franco Colapinto: il pilota argentino dell’Alpine (che in queste prime gare di rientro in Formula 1 aveva regolarmente deluso risultando decisamente più lento rispetto al compagno di squadra Pierre Gasly) è riuscito a fare molto meglio del più esperto compagno di squadra, eliminato in Q1.
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