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Regionalizzare ulteriormente il calendario, anticipando il Gp del Canada subito dopo la tappa di Miami. Così si presenta il calendario 2026 della Formula 1, ufficializzato di prima mattina sia dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) che da Liberty Media. Anche il prossimo anno saranno ventiquattro le tappe previste di un calendario che vedrà la massima serie motoristica prendere il via l’8 Marzo in Australia sul circuito cittadino dell’Albert Park di Melbourne per andare poi a concludersi il 6 Dicembre ad Abu Dhabi.
Essendo nel 2026 il Ramadan previsto tra Febbraio e Marzo, ad inaugurare il prossimo anno il Mondiale di Formula 1 sarà ancora una volta l’Australia, sfruttando così la clausola contrattuale inserita nell’estensione del contratto fino al 2035 che prevede in cinque occasioni la gara di apertura del Mondiale a Melbourne. Nella fattispecie si tratta della seconda occasione, visto che anche quest’anno era stato il circuito cittadino dell’Albert Park di Melbourne ad inaugurare la stagione della Formula 1, con i Gp di Bahrain ed Arabia Saudita posticipati come quest’anno ad Aprile.
Osservando il calendario 2026 della Formula 1, non si può non notare purtroppo l’assenza di Imola (che approfondiremo successivamente): nonostante dopo l’edizione 2023 cancellata a causa della violenta ondata di maltempo che aveva colpito l’Emilia Romagna era stata manifestata la volontà di recuperare nel 2026 l’edizione persa, alla fine alle parole non sono seguiti i fatti, con la gara emiliana di fatto sparita dal calendario, pronta però a tornare come riserva qualora il circuito del Madring (sede dal Settembre 2026 del Gp di Spagna) non dovesse venir omologato in tempo per il prossimo anno. Oltre alla gara in programma sul circuito del Madring, la Spagna ospiterà anche il Gp della Catalogna sul circuito del Montmelò, all’ultimo anno di contratto.
Dando uno sguardo più attento al calendario 2026, questo si presenta suddiviso in più blocchi. Nella prima parte (dall’8 Marzo al 19 Aprile) dopo il debutto in Oceania con il Gp d’Australia (8 Marzo), troviamo le principali gare asiatiche, con Cina (15 Marzo), Giappone (29 Marzo), Bahrain (12 Aprile) e Arabia Saudita (19 Aprile).
La seconda parte di campionato è costituita dalle tappe di Miami (3 Maggio) e Canada (24 Maggio). A seguire le gare europee, che si presentano tutte insieme: Monaco (7 Giugno), Catalogna (14 Giugno), Austria (28 Giugno), Gran Bretagna (5 Luglio), Belgio (19 Luglio), Ungheria (26 Luglio), per poi riprendere dopo la pausa estiva con Olanda (23 Agosto), Italia sul circuito di Monza (6 Settembre), e Spagna sul neonato circuito di Madrid (13 Settembre), a patto in questo ultimo caso di riuscire a superare l’omologazione del circuito cittadino del Madring.
Dopo le gare europee abbiamo le tappe di Azerbaijan (27 Settembre) e Singapore (11 Ottobre).
L’ultima parte del calendario è costituita dalle gare americane e medio orientali: nella fattispecie abbiamo Usa (25 Ottobre), Messico (1°Novembre), Brasile (8 Novembre), Las Vegas (21 Novembre), Qatar (29 Novembre) e Abu Dhabi (6 Dicembre).
All’interno del calendario 2026 saranno come detto due le triplette di gare previste (quelle che in lingua inglese sono chiamate back to back to back), posizionate peraltro nella fase finale della stagione: dal 25 Ottobre all’8 Novembre avremo Usa-Messico-Brasile, e infine dal 21 Novembre al 6 Dicembre avremo Las Vegas-Qatar-Abu Dhabi.
Sei saranno i back to back previsti: Australia-Cina, Bahrain-Arabia Saudita, Monaco-Catalogna, Austria-Gran Bretagna, Belgio-Ungheria, e Italia-Spagna.
Così il Presidente e Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali ha presentato il calendario del Mondiale 2026.
“Il 2026 segnerà una nuova era per la Formula 1, in cui assisteremo a un regolamento completamente nuovo per il nostro sport, le auto e i motori che saranno alimentati al 100% da carburante sostenibile. Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Madrid nel calendario e di vedere grandi marchi automobilistici come Audi, Cadillac e Ford unirsi alla griglia di partenza della Formula 1. Il Mondiale 2026 promette di essere una stagione indimenticabile, dove ancora una volta ci riuniremo in 24 straordinari circuiti in tutto il mondo per vedere i migliori piloti del mondo spingersi al limite e dare vita a incredibili gare ruota a ruota per i nostri milioni di fan in tutto il mondo. Voglio ringraziare tutti i nostri tifosi per il loro appassionato supporto e la FIA, con tutti i volontari, i commissari e i funzionari, così come i promotori, i partner, gli sponsor, le città ospitanti e le federazioni automobilistiche locali per il loro impegno e supporto nel realizzare questo calendario in quello che so sarà un altro anno storico per la Formula 1.”
Un campionato sempre più efficiente e sostenibile. Così il Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem definisce il Mondiale 2026 di Formula 1, che a suo parere rappresenterà un nuovo capitolo significativo per la massima serie motoristica, che, oltre al debutto del nuovo circuito di Madrid vedrà anche l’arrivo di marchi iconici quali Audi, Cadillac e Ford oltre al debutto della nuova classe di monoposto.
“Il Campionato del Mondo FIA di Formula 1 del prossimo anno segna un nuovo capitolo significativo per il nostro sport. Una nuova gara, nuovi team e l'arrivo di nuovi costruttori, che inaugurano una nuova era di innovazione e competizione. Con 24 Gran Premi in cinque continenti, la stagione riflette appieno la natura globale della nostra comunità, mentre la migliore distribuzione geografica del calendario dimostra il nostro impegno congiunto nel rendere il campionato più efficiente e sostenibile.
Il debutto di Madrid, l'arrivo di marchi iconici come Audi, Cadillac e Ford e l'introduzione della prossima generazione di monoposto di F1 alimentate al 100% da carburanti sostenibili avanzati segnano una nuova ed entusiasmante era per le corse.
Ringrazio tutti coloro che hanno contribuito a realizzare questa incredibile stagione e a realizzare un calendario che continua a far progredire lo sport su tutti i fronti. E grazie ai tifosi, la cui passione e il cui incrollabile supporto mantengono vivo lo spirito del nostro sport.”
Un vero e proprio schiaffo nei confronti della comunità imolese, che nel 2020 non aveva esitato a rispondere al grido d’allarme della Formula 1, costretta a modificare drasticamente il proprio calendario (restando all’interno dei confini europei) alla luce dell’emergenza sanitaria legata al Covid.
Come alcune recenti dichiarazioni di Stefano Domenicali avevano lasciato presagire, Imola non sarà presente nel calendario 2026 della Formula 1, nonostante in molti auspicassero per il prossimo anno il recupero dell’edizione 2023 (annullata a causa della violenta ondata di maltempo che colpì l’Emilia Romagna). Se è vero che il Gp del Made in Italy e dell’Emilia Romagna potrebbe venir preso in considerazione come riserva qualora il circuito spagnolo del Madring non dovesse essere omologato in tempo per Settembre 2026, in una dichiarazione congiunta diffusa nelle scorse ore sia il Sindaco di Imola Marco Panieri che il Presidente dell’Emilia Romagna Michele de Pascale hanno fatto ben presente di aver chiesto al Governo un tavolo istituzionale per approfondire termini e modalità di sostegno e lavoro congiunto per riportare il Gp di Formula 1 a Imola, affermando di continuare ancora a crederci.
“È stato reso noto il calendario provvisorio dei Gran Premi di Formula 1 per la stagione 2026, dal quale Imola risulta esclusa. È una notizia di cui eravamo consapevoli e che comprensibilmente all’esterno genera interrogativi, dispiacere e un senso di amarezza, perché in questi anni il nostro territorio ha dato prova di saper ospitare un evento straordinario con numeri record, capace di unire prestigio internazionale, promozione del Made in Italy, della Motor Valley e ritorni concreti per il sistema economico e turistico della nostra terra e di tutto il Paese. Infatti, il Gran Premio a Imola era stato uno dei più amati e apprezzati da tifosi e piloti, com’è stato manifestato con forza anche nei giorni successivi all’evento, ed è stata evidente la sua unicità nel mondo: quella di unire la gara in pista con il territorio circostante, a cominciare da un centro storico tutto da vivere.
Tuttavia, vogliamo essere molto chiari: questa notizia non rappresenta affatto la parola fine.
Per la Regione e il territorio, il percorso intrapreso da Imola e dal Gran Premio del Made in Italy e dell’Emilia-Romagna non si chiude qui. Siamo ed eravamo consapevoli della complessità delle dinamiche legate al calendario e il quadro era molto complicato fin dall’inizio. Il contratto siglato nel 2021 – che allora in pochi credevano possibile – prevedeva il ritorno stabile del Gran Premio a Imola fino al 2025. Come Regione Emilia-Romagna e Comune di Imola, fra i partner promotori, abbiamo fatto veramente tutto quello che si poteva fare in questa fase. Abbiamo evidenziato più volte, a più riprese, con diverse modalità, a tutti gli attori coinvolti, l’importanza e la strategicità della questione. Lo abbiamo fatto con trasparenza, chiarezza, massima disponibilità e collaborazione istituzionale. Inoltre il territorio, come Regione Emilia-Romagna e come Comune di Imola / Consorzio territoriale Con.Ami, aveva confermato da oltre un anno la propria disponibilità e stanziato a bilancio le risorse necessarie anche per il 2026, come era stato chiesto dagli altri partner istituzionali e sportivi dopo l’impegno assunto di recuperare il prossimo anno la mancata edizione del 2023 a causa dei drammatici eventi alluvionali. Questo territorio, quando si prende un impegno, è abituato a rispettarlo e a farsi trovare pronto quando serve: come nel 2020, quando, in un mondo bloccato dal COVID, il circuito di Imola si mise a disposizione per aiutare una Formula 1 in difficoltà.
Tuttavia, questo non è il tempo delle polemiche, degli scaricabarili e di abbandonarsi alla rassegnazione. Ora è il tempo, per tutti, di assumersi le proprie responsabilità e riprendere i ragionamenti per un ritorno in calendario. Ecco perché nei giorni scorsi, già dal 26 maggio, abbiamo chiesto al Governo e all’autorità sportiva un Tavolo Istituzionale per approfondire con precisione termini e modalità di sostegno e lavoro congiunto per riportare il Gran Premio di Formula 1 a Imola. Nell’ambito di questo Tavolo e in linea con l’attenzione che il Governo ha sempre dimostrato nei nostri confronti, proseguiremo il percorso per tornare protagonisti, come Paese, come Made in Italy, come Regione e come territorio nel calendario di Formula 1.
La visione di una sempre maggiore polifunzionalità dell’Autodromo come centro di crescita, Diplomazia sportiva, sviluppo, innovazione e cultura, resta una garanzia e mantiene al circuito un calendario ricco, attrattivo e internazionale. Oggi rivendichiamo questa visione, che ha riportato il circuito al centro di attenzione ed interesse. In questi anni, abbiamo apprezzato le possibilità straordinarie, uniche al mondo, che abbiamo. Continueremo a coltivarle.
A chi vive e ama Imola, l’Emilia-Romagna e questo Gran Premio diciamo che in un momento in cui sarebbe facile cedere a polemiche inutili e alla delusione, è invece il tempo della tenacia e dell’impegno costruttivo sempre più largo da parte di tutti. La partita non finisce qui e fino ad ora abbiamo fatto cose che solo pochi anni fa sembravano impossibili.
Continuiamo a crederci, con convinzione e lucidità, con l’orgoglio di un territorio che, insieme agli altri partner istituzionali, ha dimostrato di saper sognare in grande e costruire concretamente opportunità”.
L’augurio, forte e sentito, è che Imola possa in qualche modo restare nell’orbita della Formula 1, non solo per il valore storico che essa rappresenta o per il forte apprezzamento nei suoi confronti, ma anche e sopratutto perché il circuito del Santerno rispetto ad altre piste ha dimostrato in numerose occasioni come meriti di restare all’interno del calendario del Mondiale della massima serie motoristica. Non è un caso che in queste ore sui social ufficiali della F1 numerosi appassionati abbiano protestato dinanzi alla sparizione di Imola dal calendario della massima serie motoristica. L’auspicio è che più che un addio si tratti solamente di un arrivederci il più breve possibile, con il circuito del Santerno intitolato a Enzo e Dino Ferrari pronto a farci vivere nuove, emozionanti avventure. All’insegna della Formula 1.
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