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Piastri-Norris: è doppietta McLaren a Miami! © Formula 1 via Facebook

Piastri-Norris: è doppietta McLaren a Miami! 

Il team di Woking domina il Gp di Miami, con Piastri davanti a Norris, e con Russell (Mercedes) staccato oltre 37 secondi dal vincitore
 

Il terzo posto di Russell, la protesta Red Bull e la gara di Antonelli

©@Formula 1 via Facebook

Alle spalle delle McLaren di Oscar Piastri e di Lando Norris, il Gp di Miami ha visto classificarsi in terza posizione la Mercedes di George Russell. Decisiva ai fini della conquista del podio la scelta strategica di montare al via un set di gomme dure, il che ha consentito a Russell di poter allungare il suo primo stint di gara, e al momento della Virtual Safety Car (disposta tra il 29° e il 30°giro per rimuovere la Haas di Bearman, costretto al ritiro per un problema alla power unit Ferrari) di poter guadagnare la posizione sia nei confronti del compagno di squadra Antonelli, sia sopratutto nei confronti di Verstappen, salendo così in terza posizione, denotando anche una pregevole gestione della gomma, seppur su un ritmo indubbiamente più alto rispetto alla McLaren, come ben dimostra il pesante distacco (37”644) rimediato nei confronti di Piastri. 
Intervistato da Sky al termine della gara, Russell ha dato merito alla McLaren di aver fatto un ottimo lavoro per quanto riguarda la gestione delle gomme, sottolineando che con temperature fresche il team di Woking vince con dieci secondi di vantaggio e che con temperature calde come può essere in Bahrain o nel caso specifico a Miami il vantaggio sale a oltre mezzo minuto, affermando che deve essere la Mercedes a trovare una soluzione per ottenere delle prestazioni simili alle loro. Secondo Russell solo nel caso in cui la Federazione dovesse togliere qualcosa alla McLaren (chiaro il riferimento alla direttiva tecnica contro la flessibilità dell’ala anteriore in vigore a partire dal Gp di Spagna) la McLaren potrebbe essere nuovamente prendibile, in quanto a suo parere nessun aggiornamento può essere in grado di recuperare un vantaggio come quello evidenziato a Miami dal team di Woking, al quale Russell riconosce il grandissimo lavoro svolto per ottenere questi risultati. 

@fia

Alle spalle della Mercedes di George Russell troviamo in quarta posizione la Red Bull di Max Verstappen. Dopo una prima fase di gara in cui il campione aveva mantenuto la testa della gara, il campione olandese ha provato a difendersi ad oltranza dagli attacchi delle McLaren di Piastri e di Norris, subendo i rispettivi sorpassi nel corso del 14°giro e del 17°giro. Una volta sceso in terza posizione, il campione olandese ha definitivamente perso ritmo pagando l’inevitabile surriscaldamento delle gomme (eccessivamente sollecitate nei duelli con i piloti McLaren), con una RB21 apparsa indubbiamente rinvigorita dal nuovo fondo portato all’esordio in questa gara, ma ancora lontana per quanto riguarda il passo gara dal ritmo inferto dalle monoposto del team di Woking. 
Verstappen ha poi finito per perdere il podio alla luce della VSC (necessaria per rimuovere la Haas di Bearman), che ha consentito a Russell (partito con gomme dure al contrario del campione olandese della Red Bull) di poter effettuare la sosta con tempo dimezzato e di poter così tornare in pista dinanzi a lui. 

A gara conclusa la Red Bull ha presentato alla Direzione Gara una protesta proprio nei confronti della Mercedes di Russell (volta a riottenere il terzo posto a beneficio di Verstappen) sostenendo che il pilota inglese pur alzando il piede non avesse ridotto in maniera significativa la velocità n regime di bandiera gialla.
La Direzione Gara  ha così convocato sia la Red Bull (presenti il responsabile sportivo Stephen Knowles, sia l’ingegnere di pista di Verstappen nonché Responsabile delle operazioni in pista Giampiero Lambiase), sia la Mercedes (presenti George Russell e il Direttore Sportivo Ron Meadows). Dopo aver ascoltato entrambe le parti, ed aver esaminato telemetria e onboard di Russell, gli Stewards hanno deciso di respingere la protesta presentata dalla Red Bull, ritenendola priva di fondamento. 
Queste le motivazioni. “Dalle riprese di bordo e dalla telemetria è emerso chiaramente che la vettura 63 ha accelerato al superamento della zona con bandiera gialla. L'accelerazione è stata aumentata di circa il 25%, con conseguente riduzione della coppia di circa il 30%. L'articolo 26.1. a) (chiamato in causa dalla Red Bull per giustificare la protesta nei confronti di Russell n.d.r) impone al pilota di ridurre sensibilmente la velocità in una zona con bandiera gialla, ma non specifica se ciò significhi ridurre la velocità assoluta o la velocità relativa alla normale velocità di gara nella parte del tracciato interessata. La velocità della vettura 63 nella zona con bandiera gialla era considerevolmente inferiore alla velocità di gara normale, ma la velocità assoluta durante il passaggio attraverso la zona con bandiera gialla è leggermente aumentata.
I Commissari Sportivi stabiliscono che il requisito dell'Articolo 26.1 a) relativo alla riduzione della velocità in una zona con bandiera gialla può riguardare solo una riduzione relativa alla velocità di gara normale, poiché la riduzione della velocità assoluta può, a seconda della parte del tracciato in cui è esposta la bandiera gialla, rappresentare una conformità o una non conformità al regolamento, mentre una riduzione della velocità relativa segnala sempre che il pilota ha preso atto e rispettato la bandiera gialla. Ad esempio, in una zona di frenata la velocità assoluta può essere ridotta senza necessariamente rispettare il regolamento.”

Verstappen resta dunque al quarto posto, con il campione olandese che al termine della gara aveva  sottolineato quanto in questo momento le McLaren fossero decisamente davanti, e che in questo momento la sua monoposto tende a surriscaldare troppo presto le gomme rispetto a loro. Verstappen ha provato a difendersi rispettando il regolamento, ma non poteva fare di più, aggiungendo che con la VSC possono anche essere stati sfortunati, ma in linea di massima non avevano proprio il passo per poter battagliare per la vittoria con la McLaren, e su questo devono concentrarsi, e che al momento il suo obiettivo sarà quello di puntare a delle vittorie su quelle piste dove non è semplice superare. 

©Mercedes

Tornando a parlare della Mercedes, se Russell ha chiuso il Gp di Miami in terza posizione, il suo compagno di squadra Andrea Kimi Antonelli deve accontentarsi del sesto posto finale. Dopo aver approfittato del duello piuttosto intenso al via tra Verstappen e Norris che lo ha portato a salire provvisoriamente in seconda posizione, il 18enne pilota bolognese dopo aver subito il sorpasso ad opera delle due McLaren di Piastri e di Norris ha provato nel primo stint di gara (effettuato con le gomme medie) a restare il più vicino possibile a Verstappen (in crisi con le gomme dopo la resistenza nei confronti del duo McLaren), finendo però per faticare più del previsto una volta passato alle gomme dure, come dimostra il sorpasso subito da Antonelli nel corso del 31°giro ad opera della Williams di Alexander Albon, e la difesa nel finale di gara nei confronti della Ferrari.

 

Intervistato al termine della gara da Mara Sangiorgio (Sky), Antonelli non ha nascosto di essersi trovato decisamente meglio con le gomme medie rispetto a quelle dure, con le quali ha fatto veramente fatica anche sotto il profilo del bilanciamento, affermando di voler analizzare quanto accaduto per capire cosa sia andato storto nel secondo stint di gara. 
Se Antonelli lascia Miami con la consapevolezza di aver avuto nella qualifica il suo punto di forza, è lo stesso pilota bolognese ad ammettere che in gara sperava di meglio, visto che sul giro secco in qualifica riusciva ad essere nelle primissime posizioni, mentre rispetto alla McLaren mancava purtroppo il passo gara. 

 

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