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General Motors e l’ingresso come motorista F1 dal 2029
 © Cadillac

General Motors e l’ingresso come motorista F1 dal 2029  

Il colosso americano posticiperà il suo ingresso di un anno, con il team Cadillac che verrà motorizzato da Ferrari dal 2026 al 2028

Un leggero slittamento rispetto a quanto inizialmente pianificato, che però non vanifica minimamente il suo sogno di entrare in Formula 1. Contrariamente alle prime indicazioni che vedevano un suo debutto come motorista nel 2028, General Motors comincerà a fornire le proprie power unit al neonato team Cadillac solamente dal 2029. Ad ufficializzarlo è stata la FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile) dopo che nelle scorse ore la Federazione guidata da Mohammed Ben Sulayem ha approvato il colosso americano come nuovo costruttore delle power unit destinate alla massima serie motoristica. 
Una scelta, quella di posticipare il debutto di un anno al 2029, legata presumibilmente anche alla possibilità che proprio a partire dall’anno in questione possano esserci delle novità in merito alla motorizzazione delle squadre, alla luce della volontà da parte di FIA e di Liberty Media di ritornare ai motori V10 (o alla peggio V8) aspirati alimentati da un carburante ecosostenibile. Una battaglia che ha trovato al momento favorevoli Red Bull e Ferrari, meno Mercedes, Honda e sopratutto la new entry Audi che hanno spinto affinché il prossimo anno si partisse (come da programma) con le annunciate power unit più semplificate, che prevederanno l’abolizione della componente ibrida, con la potenza al momento garantita al 50% dalla componente elettrica e al 50% dalla componente termica. 

Alla luce dell’ingresso di General Motors come motorista F1 dal 2029, Ferrari supporterà con le proprie power unit il neonato team Cadillac (nato dalle ceneri del progetto Andretti) non solo per il biennio 2026-2027 ma anche presumibilmente per il 2028 (o comunque “fino a quando i motori GM non saranno omologati per l'uso in gara” come recita il comunicato FIA), forte di un accordo pluriennale sancito lo scorso Dicembre tra entrambe le parti. 

A sviluppare le power unit marchiate General Motors sarà un’apposita società del colosso americano denominata GM Performance Power Units LLC (costituita in collaborazione con TWG Motorsports, la società di Dan Towriss all’interno della quale è confluito il team Andretti dopo l’uscita di scena di Michael Andretti) e guidata da Russ O’Blenes, che a partire dal 2026 aprirà una sua struttura vicino al Centro Tecnico della General Motors a Charlotte (la più grande cittadina sita nella Carolina del Nord). 
Così O’Blenes (peraltro anche Direttore del Reparto Propulsions e Performance di General Motors per via della sua esperienza trentennale nell’ambito delle corse automobilistiche) ha commentato l’approvazione della Federazione in merito all’ingresso di General Motors come nuovo motorista in F1 per il team Cadillac. “Con questa approvazione da parte della FIA, continueremo ad accelerare i nostri sforzi per portare sulla griglia di partenza un propulsore di F1 di fabbricazione americana”

Queste, invece, le parole del Presidente FIA Mohammed Ben Sulayem. “Accogliere GM Performance Power Units LLC. come fornitore di propulsori approvato per il Campionato a partire dal 2029 segna un altro passo nell'espansione globale della Formula 1 e sottolinea il crescente interesse da parte di case automobilistiche di livello mondiale come General Motors. La loro dedizione all'innovazione, alla sostenibilità e alla competizione è pienamente in linea con la visione della FIA per il futuro del nostro sport. Rafforza inoltre il nostro impegno nel rendere il motorsport più accessibile e inclusivo in tutto il mondo, accogliendo nuovi costruttori, promuovendo la tecnologia e connettendoci con una base di appassionati più ampia e diversificata”. 

General Motors diventa così il sesto motorista ad entrare nella F1 del futuro, che la vedrà battagliare dal 2029 con Ferrari, Mercedes, Red Bull (in collaborazione con Ford per le batterie), Honda e Audi. Se con power unit turbo, o con motori aspirati (alimentati come detto all’inizio da carburanti ecosostenibili) sarà solo il tempo a dirlo. 

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