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Due eccellenze nei rispettivi campi che uniscono le proprie forze nel segno del Made in Italy. Così si può commentare la partnership ufficializzata nelle scorse ore tra la Formula 1 guidata da Stefano Domenicali e il Gruppo Barilla, che a partire dal Gp del Bahrain (in programma questo weekend sul circuito del Sakhir) diventa Partner Ufficiale della massima serie motoristica. Ad annunciare questo accordo pluriennale dal sapore così speciale è stato il Presidente e Ceo della massima serie motoristica Stefano Domenicali nel corso di un incontro con la stampa a cui hanno preso parte anche Paolo Barilla (Vicepresidente del gruppo Barilla) e Ilaria Lodigiani (Chief Category & Marketing Officer di Barilla).
Un accordo (quello tra Formula 1 e Gruppo Barilla) all’insegna di una maggiore presenza dell’italianità nella massima serie motoristica che consentirà ai tifosi così come agli addetti ai lavori di assaggiare i piatti Barilla all’interno del paddock e che al contempo garantirà una buona pubblicizzazione del celebre marchio italiano attraverso i cartelloni pubblicitari dislocati in pista (e già visibili nel weekend del Bahrain), così come attraverso gli strumenti di segnalazione. L’obiettivo con questa nuova partnership così prestigiosa è quello di rafforzare il legame e lo spirito di unione tra gli appassionati di cucina e chi è tifoso di Formula 1, potendo contare su un elemento fondamentale nella nostra alimentazione, che è appunto caratterizzato dalla pasta.
Così il Presidente e Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali ha commentato questa nuova partnership. "Siamo entusiasti di dare il benvenuto a Barilla nella famiglia della Formula 1, una collaborazione intrisa di passione e tradizione. Due storie che condividono gli stessi valori di eccellenza, autenticità e il piacere di vivere insieme momenti straordinari. Non vediamo l'ora di iniziare questa incredibile avventura con il nostro nuovo partner, certi che aggiungerà un sapore sublime alle emozioni della F1".
Queste le parole con cui Paolo Barilla (Vicepresidente dell’omonimo gruppo) ha commento la partnership nascente tra F1 e Barilla. "Una monoposto di F1 velocissima e un delizioso piatto di pasta: cosa hanno in comune? A prima vista, potrebbe non essere ovvio, ma dietro entrambi, e l'impegno che ci vuole per realizzarli, ci sono professionisti qualificati, appassionati e determinati, spinti dal desiderio di continuare a migliorare. La nostra più grande soddisfazione è poter offrire a tutti gli uomini e le donne della F1, dopo un'intensa competizione, un meritato piatto di pasta".
Così la Chief Category & Marketing Officer di Barilla Ilaria Lodigiani ha commentato l’accordo raggiunto. "Non vediamo l'ora di accogliere tutti gli appassionati di Formula 1 a tavola ogni fine settimana di gara, per condividere con loro l'emozione della corsa e il comfort di un ottimo pasto. Questa partnership è un invito a celebrare insieme i momenti importanti, perché crediamo che condividere un pasto abbia il potere di trasformare gli estranei in una famiglia. In pista, a casa o attorno a una tavola, Barilla e Formula 1 uniscono le persone al di là dello sport e della cucina".
Aldilà dell’aspetto più prettamente commerciale della questione, c’è anche un legame sportivo che unisce il gruppo Barilla e il mondo della Formula 1, ed è rappresentato proprio dal Vicepresidente Paolo Barilla, che in passato è stato anche pilota, aggiudicandosi nel 1985 la 24 Ore di Le Mans con la Porsche e che nel biennio 1989-1990 approdò in Formula 1 guidando in 15 Gp la Minardi. Se nel 1989 Barilla debuttò nella massima serie motoristica per sostituire in Giappone Pierluigi Martini (in una gara divenuta celebre per il contatto tra le due McLaren di Prost e di Senna alla Triangle Chicane, il ritorno in pista e la successiva squalifica del campione brasiliano che portò poi alla vittoria della Benetton di Alessandro Nannini), nel 1990 l’allora pilota milanese venne promosso come pilota titolare al fianco di Martini salvo però mancare l’accesso al Gp domenicale in sei occasioni, venendo per questo sostituito a due gare dal termine della stagione da Gianni Morbidelli.
Parlando di Paolo Barilla e del suo amore per la Formula 1, non possiamo non ricordare l’impresa che provò a realizzare nel 2016: portare la Ferrari 312 B a disputare il Gp storico di Montecarlo, lungo le anguste stradine del Principato che ogni anno ospitano la gara vera e propria di Formula 1.
Un amore (quello di Paolo Barilla per la Ferrari 312B) che parte da molto lontano, e più precisamente da quando a nove anni vide Clay Regazzoni aggiudicarsi con la suddetta monoposto il Gp d’Italia il 6 Settembre 1970. Proprio l'amore nei confronti di quella monoposto portò Barilla a intraprendere la carriera di pilota, e quando alcuni anni fa a San Francisco vide un esemplare piuttosto malmesso della Ferrari 312B numero 4 guidata all’epoca da Clay Regazzoni , non solo decise di acquistare la monoposto, ma addirittura di riportarla in pista a Montecarlo, affidando il restauro della monoposto, a colui che l’aveva progettata nel 1968, e più precisamente all’indimenticabile Mauro Forghieri.
Dedicato a quell’impresa uscì nel 2017 per alcuni giorni al cinema un docufilm diretto da Andrea Marini e intitolato Ferrari 312B , nel quale (oltre a venir ricostruita la carriera sportiva della suddetta monoposto per quanto riguarda in particolare il 1970) è possibile assistere anche al grande lavoro di restauro ad opera dello staff di Motortecnica, sapientemente coadiuvato dallo stesso Forghieri, il quale a distanza di tanti anni non solamente dimostrò di ricordare ogni minimo dettaglio della propria creatura, ma ancor più incarnò la passione e l'amore per la massima serie automobilistica, anche quando fu necessario strigliare i meccanici, perchè il rombo del motore Ferrari non assomigliava a quello di una volta. Nel corso del docufilm viene poi mostrata la discesa in pista della Ferrari 312B e la partecipazione al Gp storico di Montecarlo: nella foto sopra pubblicata (tratta dalla parte finale del docufilm) vediamo Paolo Barilla al volante della Ferrari 312B sul circuito di Monza.
Ecco, quindi, perché la partnership tra Formula 1 e Barilla non è solamente una semplice partnership commerciale, ma è la partnership tra la massima serie motoristica e un ex pilota (Paolo Barilla), che ancora oggi ama e non poco quello splendido spettacolo rappresentato dalla Formula 1 stessa grazie alla passione per una monoposto iconica quale la Ferrari 312B. La prima monoposto Rossa a montare un motore V12 di 180° con 3000 cc con baricentro basso, e che ancora oggi rappresenta per Paolo Barilla la monoposto dei suoi sogni.
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