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Il 23enne pilota australiano conquista la prima pole in carriera davanti alla Mercedes di George Russell e al compagno di squadra Lando Norris. Verstappen quarto davanti alle Ferrari di Hamilton (vincitore della Sprint corsa in mattinata) e Leclerc
Il sabato delle prime volte. Dopo la prima vittoria di Lewis Hamilton e della Ferrari in una Sprint (che approfondiremo nella pagina successiva), nel pomeriggio (mattinata italiana) è stata la volta di Oscar Piastri (McLaren) conquistare la sua prima pole position in carriera, risultando il più veloce al termine delle qualifiche del Gp di Cina (seconda prova del Mondiale 2025 di Formula 1) e precedendo di 82 millesimi la Mercedes di George Russell, e di 152 millesimi il compagno di squadra Lando Norris.
Una sessione di qualifica, quella andata in scena sul circuito di Shanghai, che rispetto alla Sprint Qualifying effettuata nella giornata di venerdì ha visto come sostanziale differenza il cambio di pressione delle gomme, passata da 26.5 a 27.5 psi all’anteriore e da 23 a 24 psi al posteriore. Una scelta, quella decretata da Pirelli dopo la Sprint Qualifying, volta a garantire una maggiore tenuta strutturale delle varie mescole alla luce dei tempi più rapidi di due secondi al giro rispetto alle simulazioni.
Fondamentale peraltro in questa circostanza è stato anche il grande lavoro svolto dalle squadre alla luce dei dati raccolti tra Sprint Qualifying e gara Sprint volto ad ottimizzare l’assetto in vista anche e sopratutto della gara, dove è previsto un degrado simile se non superiore a quello visto nel corso della Sprint sopratutto sulle gomme anteriori, particolarmente sollecitate sul circuito di Shanghai.
Sotto quest’aspetto, quindi, va dato atto alla McLaren di aver fatto un ottimo lavoro, mettendo sia Piastri che Norris nelle condizioni di avere tra le mani una monoposto ancora più competitiva rispetto a quella vista ieri sia nella FP1 che nella Sprint Qualifying grazie a un assetto aerodinamicamente più carico. In particolare, chi ha saputo fare la differenza è stato Piastri, abile a saper debellare quelle sporadiche nervosità della MCL39 nell’affrontare il giro secco, che non gli hanno impedito non solo di conquistare la prima pole in carriera, ma anche di registrare il nuovo record della pista, fermando i cronometri sul tempo di 1’30”641.
Ad approfittare degli errori di Norris nel Q3 finale è stato così George Russell, con il giovane pilota inglese della Mercedes che si è potuto regalare un’inattesa prima fila qualificandosi in seconda posizione, arrivando addirittura grazie a un ottimo tentativo finale a soli 82 millesimi dalla pole di Piastri, potendo contare peraltro su una W16 molto ben bilanciata ma anche piuttosto scarica sotto il profilo aerodinamico. Se in qualifica questa soluzione può funzionare, il rischio è che in gara possa finire a pagare qualcosa sotto il profilo della gestione della gomma. Non è quindi un caso se al termine delle qualifiche Russell ha fissato come obiettivo massimo il podio, ribadendo (come già fatto in Australia) che McLaren sta disputando un campionato a parte, e che l’obiettivo in casa Mercedes sarà quello di cogliere qualsiasi opportunità generata da un errore del team di Woking, Non solo. Russell afferma che qualsiasi cosa in più del podio (o del terzo posto n.d.r) rappresenterebbe un bonus, e che la squadra non dovrà fare nulla di folle per battere la McLaren, perché in quel caso il rischio serio sarebbe quello di finire non solo dietro alle Ferrari, ma anche dietro alla Red Bull di Max Verstappen, qualificatasi in quarta posizione, con il campione olandese staccato di soli 176 millesimi dal poleman Piastri.
Rispetto alla Sprint Qualifying la SF-25 guidata da Hamilton (sopra raffigurato) in qualifica è sembrata essere meno armonica nell’affrontare il complex caratterizzato dalle curve 1-2-3 e 4, così come non è apparsa del tutto convincente in curva 8. Dove però Hamilton ha perso quei potenziali due decimi che gli averebbero consentito addirittura di puntare a una potenziale seconda fila qualificandosi anche davanti a Verstappen e a Norris è stata l’ultima curva (la 16), che già ieri lo aveva visto perdere nella Sprint Qualifying una parte del vantaggio nei confronti di Verstappen.
In ottica gara, risultano piuttosto interessanti le dichiarazioni rilasciate dall’eptacampione inglese, il quale ai microfoni di Sky ha affermato che al termine della Sprint sono state fatte alcune modifiche all’assetto della monoposto, che lo avrebbero portato ad accusare un maggiore sottosterzo.
Alla luce dell’assetto più carico scelto dalla scuderia di Maranello, non è quindi da escludere che per limitare il degrado gomme sia stato spostato il bilanciamento verso l’anteriore, andando a sacrificare un po' di prestazione sul giro secco a favorire di un miglior consumo delle gomme in gara. Solo la gara ci consentirà di capire se queste modifiche consentiranno alla SF-25 di essere più performante per quanto riguarda la gestione delle gomme.
In minore difficoltà rispetto alla Sprint Qualifying e alla gara Sprint è apparso Charles Leclerc, il quale però al termine delle qualifiche ha affermato come il Gp sarà piuttosto complicato rispetto alla Sprint vinta da Hamilton per via della tantissima differenza esistente tra girare in aria pulita (come fatto dall’eptacampione inglese durante la Sprint) e girare in aria sporca (come fatto dal pilota monegasco nella Sprint alle spalle di Russell).
Alle spalle della Ferrari troviamo in settima posizione la Racing Bulls di Isack Hadjar (sopra raffigurato), che a sorpresa è riuscito a precedere il più esperto compagno di squadra Yuki Tsunoda (nono). La VCARB02 si dimostra così una monoposto molto ben performante e sopratutto più facile da guidare anche rispetto alla RB21, e destinata anche in ottica gara a togliersi qualche soddisfazione alle spalle dei top team.
A sandwich tra le due Racing Bulls troviamo in ottava posizione la Mercedes di Andrea Kimi Antonelli, il quale a differenza del compagno di squadra Russell ha faticato a mandare in temperatura le gomme, ponendosi come obiettivo per la gara la possibilità di entrare nella top 6.
A chiudere la top 10, troviamo infine in decima posizione la Williams di Alexander Albon, il quale (al termine di una qualifica che ha visto l’eliminazione in Q2 del suo nuovo compagno di squadra, il ferrarista Carlos Sainz Jr) ha sostanzialmente ribadito la bontà della nuova FW47, con l’obiettivo in gara di perfezionare questa posizione, che rappresenterebbe un ottimo risultato per il team di Grove, apparso chiaramente in crescita rispetto alla passata stagione.
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