Giornale di critica e di politica sportiva fondato nel 1912

Monoposto Formula 1 2025: Aston Martin, Alpine, Haas, Racing Bulls, Williams e Sauber© Getty Images

Monoposto Formula 1 2025: Aston Martin, Alpine, Haas, Racing Bulls, Williams e Sauber

Primo appuntamento con l’analisi tecnica delle monoposto 2025: ci occupiamo di Aston Martin, Alpine, Haas, Racing Bulls, Williams e Sauber

Una stagione interlocutoria, in vista dell’esordio del nuovo Regolamento tecnico 2026. Questa è l’atmosfera che si percepisce all’interno delle piccole squadre, così come in quei team alla ricerca di riscatto (vedi Aston Martin), che guardano con profondo interesse alle nuove monoposto e alle nuove power unit più semplificate che verranno introdotte a partire dal prossimo anno, ma che intanto devono giocoforza pensare anche alla stagione 2025 che sta per cominciare, all’interno della quale i vari team dopo una prima fase foriera di aggiornamento interromperanno gli sviluppi per concentrarsi sul progetto 2026.

Anche quest’anno, dunque, riparte il nostro viaggio alla scoperta delle monoposto che prenderanno parte al Mondiale 2025 di Formula 1, ma a differenza delle passate stagioni questa volta partiremo dai team di medio-bassa classifica, per poi affrontare Mercedes, Red Bull e McLaren ,lasciandoci per ultima la Ferrari. Nella fattispecie, in questa prima puntata ci occuperemo di Aston Martin, Alpine, Haas, Racing Bulls, Williams e Sauber.

Aston Martin AMR25

Motore: Mercedes AMG F1 M16 E Performance V6 turbo 1600 cm³
Piloti: Fernando Alonso (14), Lance Stroll (18).

Dimostrare di aver appreso dagli errori commessi sull’AMR24 della passata stagione, e al contempo puntare su un possibile ritorno all’interno della top 4. Con questo duplice obiettivo l’Aston Martin si presenta al via del Mondiale 2025 di Formula 1, con una squadra che si è rinforzata non poco sotto il profilo tecnico grazie all’approdo di Adrian Newey (al lavoro da Lunedì 3 Marzo dopo aver scontato il periodo di gardening leave legato al suo addio alla Red Bull) che si impegnerà principalmente sulla monoposto 2026 (ma che darà comunque qualche suggerimento sulla monoposto 2025) e in attesa che anche l’ex Dt Ferrari Enrico Cardile si possa unire alla scuderia di Lawrence Stroll, che se da una parte vede la riconferma di entrambi i piloti (Fernando Alonso e Lance Stroll), dall’altra vede però la promozione del CEO Andy Cowell nel ruolo di Team Principal, con Mike Krack spostato nella mansione di Chief Trackside Officer.

Andando ad analizzare la monoposto, l’Aston Martin AMR25 presenta un’ala anteriore di chiara filosofia outwash, con il muso che (a differenza del rendering, dove andava ad appoggiarsi sul secondo elemento dell’ala) va ad appoggiarsi sull’elemento principale dell’ala, la quale centralmente presenta anche un cucchiaio apparentemente accennato.
La sospensione anteriore segue lo schema push-rod. Le bocche dei radiatori si presentano a forma di P.

Le pance si presentano rastremate, presumibilmente per via dello spostamento delle masse radianti sopra al motore Mercedes (all’ultimo anno di collaborazione con Aston Martin, che dalla prossima stagione adotterà la power unit Honda), e ovviamente picchiate, con il sottosquadro decisamente scavato. Visibile anche un bazooka di chiara ispirazione McLaren. Il marciapiede del fondo prevede un profilo estrattore più corto e al contempo la riduzione dei generatori di vortice, che passano dai quattro presenti sull’AMR24 ai tre presenti sull’AMR25. L’airbox sembra simile a quello della passata stagione.

La sospensione posteriore (messa a disposizione da Mercedes) non può che prevedere al pari della W16 l’utilizzo dello schema push-rod. L’ala posteriore vede l’adozione del monopilone, su cui viene montato il comando del DRS.

Alpine A525

Motore: Renault E-Tech RE25 V6 1.6 turbo ibrido
Piloti: Pierre Gasly (10), Jack Doohan (7).

Una stagione interlocutoria (l’ultima con il motore Renault, prima di sposare dal 2026 le power unit Mercedes), con l’obiettivo di poter lottare per il quinto posto con Aston Martin e Williams. Così si presenta al via del Mondiale 2025 l’Alpine, rivitalizzata dal ritorno di Flavio Briatore (capace di riportare il team francese dall’ultimo al sesto posto della Classifica Costruttori oltre a selezionare Oliver Oakes come Team Principal del team francese) e che schiera al via il giovane pilota australiano dell’Academy Jack Doohan al fianco del riconfermato Pierre Gasly, che sarà la punta di diamante del team francese. Doohan avrà le prime cinque gare per convincere il management Alpine di essere all’altezza: qualora non dovesse riuscirci è pronto l’argentino Franco Colapinto, che piuttosto bene si è comportato al volante della Williams nella seconda parte della scorsa stagione.

Soffermandoci sull’Alpine A525, a differenza delle ultime stagioni che hanno visto l’utilizzo di ben due livree (con quella rosa chiaro omaggio nei confronti dello sponsor BWT), quest’anno il team francese ha optato per un’unica livrea in cui il blu (colore tipico del team francese) e il rosa si vanno a miscelare insieme.

Andando invece ad analizzare la monoposto (la prima progettata da David Sanchez), l’ala anteriore è di chiara ispirazione outwash, con il muso che si ancora al secondo elemento dell’ala stessa. Novità questa introdotta sul finale della passata stagione (e più precisamente a partire dal Gp del Qatar, in quanto per buona parte della scorsa stagione il muso si ancorava al mainplane dell’ala anteriore). La sospensione anteriore segue lo schema push-rod, confermando quanto già visto lo scorso anno sulla A524.
Le bocche dei radiatori confermano la forma a P già vista sulla A524, così come l’airbox sembra abbastanza simile a quello presente sulla A 524, con due orecchiette ai lati volte a garantire un maggiore passaggio di aria.

Le pance si confermano picchiate, con il sottosquadro che si presenta più scavato, favorendo così un progressivo incanalamento dei flussi sotto la carrozzeria. Il marciapiede del fondo presenta un profilo estrattore più corto rispetto alla A524, mentre sono confermati i tre generatori di vortice, già presenti sulla A524, che si presentano leggermente più squadrati. Confermato il bazooka di chiara scuola Red Bull (già presente sulla A524), il quale presenta tre branchie, con l’obiettivo di far arrivare più aria possibile al motore Renault, che da sempre necessita di un maggior raffreddamento rispetto alle power unit concorrenti.

La sospensione posteriore conferma lo schema push-rod, mentre l’ala posteriore è sorretta da un monopilone su cui a sua volta è stato inserito il comando di funzionamento del DRS.

Haas VF-25

Motore: Ferrari 066/15 1.6 V6 turbo ibrido
Piloti: Esteban Ocon (31), Oliver Bearman (87).

Una squadra che si presenta al via con diverse novità: sia sotto il profilo dei piloti, che per quanto concerne la monoposto. La Haas infatti non solo rinnova completamente la propria line-up mandando in pista Esteban Ocon e il giovane pilota inglese Oliver Bearman (in prestito dalla Ferrari), ma sopratutto la monoposto progettata dal Dt Andrea De Zordo si presenta al via del Mondiale 2025 adottando alcune soluzioni differenti rispetto alla Ferrari (pur avendo in comune la galleria del vento a Maranello, che il team guidato da Ayao Komatsu alternerà con quella Toyota a Colonia).

Se in comune con Ferrari la Haas ha deciso di allungare il telaio (con conseguente arretramento dell’abitacolo) per una migliore ripartizione dei pesi, la prima differenza tra le due monoposto la vediamo con la sospensione anteriore, con il team americano che ha confermato lo schema push-rod (con il triangolo superiore sfalsato in altezza rispetto a quello inferiore per ottimizzare l’effetto anti-dive) a differenza della scuderia di Maranello. L’ala anteriore si presenta chiaramente di filosofia outwash, con il muso che si va ad appoggiare sul profilo principale dell’ala. Le bocche dei radiatori si presentano più larghe e schiacciate, e sostanzialmente ricordano (seppur con alcune piccole differenze) quelle già viste sulla VF-24 della passata stagione. L’airbox si presenta di forma triangolare, ma così come sulla VF-24 presenta ai lati due orecchiette laterali.

Le pance picchiate sembrano simili a quelle già viste sulla VF-24 della passata stagione.

A differenza della sospensione anteriore, la sospensione posteriore (schema pull-rod) è chiaramente identica a quella adottata sulla Ferrari SF-25, l’ala posteriore è sorretta da un monopilone, su cui è stato montato il comando del DRS.

Visa CashApp RB F1 Team VCARB 02

Motore: Red Bull Powertrains RBPTH002 1.6 V6 a 90° turbo ibrido
Piloti: Yuki Tsunoda (22), Isack Hadjar (6).

Puntare con maggior convinzione alla zona punti, e di conseguenza a lottare per la zona di metà classifica. Con questo obiettivo la Racing Bulls si presenta al via del Mondiale 2025 di Formula 1 presentando una line-up parzialmente rinnovata (con la riconferma di Yuki Tsunoda e la promozione di Isack Hadjar dalla F2 al posto di Liam Lawson, promosso nel team ufficiale Red Bull al fianco del quattro volte campione del mondo Max Verstappen), e con una monoposto (la VCARB02) che rappresenta sostanzialmente una evoluzione della macchina della passata stagione sulla quale sono state inserite delle novità tratte dalla Red Bull RB20.


Andando ad osservare la VCARB02, la prima cosa che colpisce è la nuova livrea (differente da quella della passata stagione), che ricorda molto (seppur con alcune differenze) quella utilizzata dalla Red Bull in occasione del Gp di Turchia 2021, come possiamo vedere dalla fotografia sopra pubblicata, che ritrae alla guida Max Verstappen.

Soffermandoci nello specifico sulla VCARB02, l’ala anteriore è di chiara filosofia outwash, con il muso che si va ad appoggiare sul profilo principale dell’ala stessa. La sospensione anteriore conferma lo schema pull-rod già visto sulla VCARB 01 della passata stagione, e a prima vista ricorda molto quella della Red Bull RB20 della passata stagione, con il braccio superiore che si va ad attaccare al punto più alto della scocca, all’altezza della base finale del numero 22, mentre il braccio inferiore sembra addirittura più basso rispetto allo scorso anno, quasi a voler ulteriormente estremizzare i concetti del sistema anti-dive.

Le bocche dei radiatori come sulla RB20 si presentano più larghe e strette, mentre le pance si presentano picchiate, con andamento progressivo verso il basso, differenti anche rispetto alla stessa Red Bull, con il chiaro fine di indirizzare più aria possibile verso il diffusore. Il marciapiede del fondo rispetto alla VCARB01 della passata stagione presenta non solo un allungamento del bordo centrale, ma anche un generatore di vortice in più (che passano da quattro a cinque). L’airbox è ancora più squadrato rispetto a quello della passata stagione, mentre la sospensione posteriore (schema push-rod) è chiaramente identica a quella utilizzata lo scorso anno dalla Red Bull.

L’ala posteriore come nell’ultimo biennio viene sorretta da un mono-pilone, su cui è appoggiato anche il comando del DRS.

Williams FW47

Motore: Mercedes AMG F1 M16 E Performance V6 turbo 1600 cm³
Piloti: Alexander Albon (23), Carlos Sainz Jr (55).

Tornare ad essere un top team. Questo è l’obiettivo della Williams. Non tanto nel 2025 (visto come un anno di transizione in cui dovrà comunque esserci una crescita rispetto alla scorsa stagione, conclusasi comunque in ripresa), quanto nel 2026, in concomitanza dell’avvio del nuovo regolamento tecnico, potendo peraltro contare non solo sul talento di Alexander Albon, ma anche sulla bravura di Carlos Sainz Jr, approdato all’interno del team di Grove al termine del suo quadriennio in Ferrari. Non c’è dubbio che con l’arrivo di Sainz la Williams possa finalmente schierare una line-up di piloti estremamente competitiva, e una riprova ne è stata senza ombra di dubbio l’andamento dei test svoltisi in Bahrain, indipendentemente dalla quantità di carburante inserita a bordo della nuova monoposto, apparsa in continuità con la FW46 della passata stagione, ma anche con alcune novità.

L’ala anteriore è di chiara filosofia outwash) con il cucchiaio che si presenta decisamente più accentuato rispetto alla monoposto 2024 (andando così ad allinearsi con le altre squadre), mentre il muso (più squadrato e rastremato rispetto alla FW46) a differenza di altre monoposto continua ad appoggiarsi sul secondo elemento dell’ala. La sospensione anteriore segue lo schema push-rod, con il triangolo superiore alzato il più possibile andando così ad estremizzare l’effetto anti-dive. L’airbox è identico a quello presente sulla FW46, mentre il cofano motore in apparenza sembra più rastremato rispetto a quello visto sulla monoposto della scorsa stagione. Le bocche dei radiatori si presentano più strette rispetto alla FW46 così come le pance si confermano picchiate.

A primo acchito il sottosquadro appare più scavato, mentre lo scivolo appare meno curvato rispetto alla FW46, con il flusso d’aria che che viene così indirizzato verso il fondo in maniera graduale e rettilinea. Ravvisabile anche un piccolo bazooka sulla parte superiore. Il marciapiede del fondo presenta sul bordo alcuni generatori di flusso (ben quattro contro i tre presenti sulla FW46 della passata stagione), ma di dimensione più ridotta.


La sospensione posteriore segue lo schema push-rod ed è chiaramente quella Mercedes (che oltre alla sospensione fornisce anche motore e cambio), mentre l’ala posteriore è sorretta da un monopilone su cui anche quest’anno è stato inglobato il comando del DRS.

Sauber C45

Motore: Ferrari 066/15 1.6 V6 turbo ibrido
Piloti: Nico Hulkenberg (27), Gabriel Bortoleto (5).

Abbandonare l’ultimo posto della Classifica Costruttori. È questo l’obiettivo della Sauber in un 2025 che rappresenterà l’ultimo anno di vita del team elvetico (e della partnership motoristica con Ferrari) prima di diventare a tutti gli effetti a partire dal prossimo anno squadra ufficiale Audi, e lo fa non solo rinnovando la line-up di piloti (con l’esperto Nico Hulkenberg e il rookie brasiliano Gabriel Bortoleto che hanno preso il posto rispettivamente di Valtteri Bottas (tornato in Mercedes nelle vesti di terzo pilota) e del cinese Guanyu Zhou (terzo pilota Ferrari in codominio con Antonio Giovinazzi) nonché il ponte di comando della squadra (con l’ex Team representative Alessandro Alunni Bravi approdato in McLaren, e con il Chief Technical Officer Mattia Binotto che ha preso le redini del team in attesa dell’arrivo del nuovo Team Principal Jonathan Wheatley, attualmente in gardening leave dopo aver concluso la sua avventura in Red Bull), ma anche presentando una monoposto (la C45) che a prima vista assomiglia molto alla C44 della passata stagione, salvo un maggiore sviluppo sotto il profilo aerodinamico.

L’ala anteriore (di chiara filosofia outwash) vede il muso appoggiarsi sul cucchiaio centrale, che sembra essere poco pronunciato. La sospensione anteriore conferma lo schema pull-rod (introdotto sulla C44 lo scorso anno), con il triangolo superiore sfalsato in altezza rispetto a quello inferiore per ottimizzare l’effetto anti-dive. L’airbox (di forma triangolare con due orecchiette ai lati) è simile a quello già visto sulla C44, mentre la bocca dei radiatori si presenta più larga e più stretta, simile a quella già vista sulla monoposto della passata stagione.

La zona dei bazooka appare meno evidente rispetto a quella vista ad esempio lo scorso anno sulla Red Bull RB20, ed è visibile uno sottosquadro piuttosto scavato, con l’obiettivo di portare il maggior flusso possibile verso il fondo.

La sospensione posteriore è di chiaro schema push-rod, mentre l’ala posteriore è sorretta da un monopilone.

Condividi

  • Link copiato

Commenti

Loading...





















Leggi Guerin Sportivo
su tutti i tuoi dispositivi