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Nel commentare la serata londinese con cui la F1 ha mostrato le livree 2025, il Presidente FIA ha ipotizzato a medio termine la possibilità di un ritorno dei motori V10 alimentati con carburanti sostenibili
Tornare ai motori V10, alimentati però da un carburante sostenibile. Dopo che già in passato il Presidente e Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali aveva ipotizzato questa possibilità, nelle scorse ore anche la Federazione Internazionale dell’Automobile guidata da Mohammed Ben Sulayem sembra propendere si è schierata a favore di questa ipotesi. Non tanto a breve termine (il ciclo regolamentare che scatterà dal 2026 fino al termine della stagione 2029 prevede infatti l’utilizzo di power unit più semplificate prive di MGU-H, ed alimentate da carburanti 100% sostenibili), quanto a medio termine (dal 2030?).
Ad affrontare la questione è stato lo stesso Presidente FIA, che in un post su Instagram volto a commentare la serata svolta a Londra Martedì 18 Febbraio (in cui le squadre hanno presentato le livree 2025, e in cui la Federazione è stata non solo fischiata da parte del pubblico durante il tributo a lei dedicato, ma anche criticata da parte del celebre chef Gordon Ramsay in merito alla eccessiva rigidità assunta dalla Federazione in merito alla battaglia no swearing contro le parolacce) ha aperto alla possibilità di questo ritorno.
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“Il lancio della F1 di questa settimana a Londra ha innescato molte discussioni positive sul futuro dello sport. Mentre attendiamo con ansia l'introduzione delle normative del 2026 su telaio e ower unit, dobbiamo anche aprire la strada alle future tendenze tecnologiche del motorsport. Dovremmo prendere in considerazione una serie di direzioni, tra cui il suono ruggente del V10 alimentato con carburante sostenibile.
Qualunque decisione venga scelta, dobbiamo supportare i team e le case automobilistiche nel garantire il controllo dei costi sulle spese di ricerca e sviluppo.
Offrire ai nostri membri e ai nostri fan sarà sempre al centro di tutto ciò che facciamo, insieme a un importante lavoro per rendere questo sport più sicuro e sostenibile per i decenni a venire, assicurando che le generazioni future possano divertirsi con la F1.”
Una volontà (quella del Presidente FIA Ben Sulayem) figlia presumibilmente delle esibizioni di Sebastian Vettel su monoposto caratterizzate da un motore aspirato V10 (rispettivamente la Williams FW14B del 1992 e la sopra raffigurata McLaren MP4/8 del 1993, entrambe di proprietà del campione tedesco) e adattate per poter essere alimentate da un carburante sostenibile compatibile con la buona resa del motore, che non hanno mancato di emozionare il pubblico, ancora oggi innamorato del sound che i motori V10 sono in grado di garantire rispetto alle attuali power unit V6 turbo-ibride.
Da questa breve dichiarazione pubblicata su Instagram non è chiaro se l’ipotesi del ritorno dei motori V10 rilanciata da Ben Sulayem rappresenti un desiderio personale del Presidente FIA o se in realtà possa essere una sorta di anticipazione di quella che sarà la strada che la Federazione in associazione con la FOM e le squadre porterà avanti in vista del prossimo ciclo regolamentare, che scatterà come già detto a partire dal 2030. Una cosa, comunque, è certa: un’eventuale approvazione di un prossimo riutilizzo dei motori V10 alimentati da un carburante sostenibile sarebbe una specie di ritorno a una tipologia di motori che per tanti anni ha accompagnato il mondo della Formula 1, e che ancora oggi vengono ricordati con un certo affetto (ma anche con una certa nostalgia) dagli appassionati della massima serie motoristica, per il suo rumore perfettamente riconoscibile. Un sound che gli appassionati sperano di poter finalmente riassaporare.
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