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F1 Grand Prix Of Singapore

SINGAPORE, SINGAPORE - SEPTEMBER 22: Yuki Tsunoda of Japan and Visa Cash App RB looks on, on the grid prior to the F1 Grand Prix of Singapore at Marina Bay Street Circuit on September 22, 2024 in Singapore, Singapore. (Photo by Rudy Carezzevoli/Getty Images)© Getty Images

Yuki Tsunoda e il ruolo di riserva in Red Bull

Il 24enne pilota giapponese oltre a ricoprire il ruolo da titolare in Racing Bulls sarà pronto in caso di bisogno a subentrare a Lawson in caso di flop nella prima parte di campionato e a sostituire per una gara Verstappen qualora dovesse raggiungere i 12 punti di penalità

30 gennaio

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Un’occasione da sfruttare, qualora se ne dovesse presentare la possibilità. Se il 2024 si era chiuso lasciando Yuki Tsunoda piuttosto amareggiato alla luce della decisione della Red Bull di optare per Liam Lawson come nuovo pilota ufficiale al fianco di Max Verstappen, il 2025 è iniziato per il pilota giapponese con la notizia della sua promozione come terzo pilota Red Bull, fermo restando il ruolo da titolare in Racing Bulls, dove al suo fianco al posto di Lawson troverà il 20enne pilota franco-algerino Isack Hadjar, fresco di promozione in Formula 1 dopo aver provato fino all’ultimo a lottare per il titolo in F2 contro il brasiliano Gabriel Bortoleto, approdato anch’egli nella massima serie motoristica alla corte della Sauber/Audi.

Dopo la crescita prestazionale dell’ultimo biennio in AlphaTauri/Racing Bulls che lo ha portato ad emergere nei confronti dei rispettivi compagni di squadra (Nyck De Vries prima e Daniel Ricciardo poi), Tsunoda sul finire della passata stagione aveva sperato fino all’ultimo nella promozione in Red Bull in ottica 2025 al fianco di Verstappen in vista del probabile allontanamento di Sergio Perez (avvenuto a stagione conclusa), potendo anche garantire una maggiore esperienza in Formula 1 rispetto al compagno di squadra Liam Lawson, in virtù dei 90 Gp disputati contro gli 11 del rivale (che aveva esordito nel 2023 per sostituire l’infortunato Daniel Ricciardo disputando i Gp di Olanda, Italia, Singapore, Giappone e Qatar, e che nel 2024 ha preso il posto dello stesso Ricciardo a tempo pieno disputando gli ultimi sei Gp stagionali in Usa, Messico, Brasile, Las Vegas, Qatar e Abu Dhabi).

Alla fine, però, la Red Bull ha optato per Lawson premiando il passo gara evidenziato nelle sei gare disputate nel finale di stagione 2024, ritenuto leggermente migliore rispetto a quello di Tsunoda secondo quanto dichiarato all’americana ESPN dal Team Principal Red Bull Chris Horner, mentre a parere di Helmut Marko (intervistato dal sito tedesco F1-insider) sia Lawson che Tsunoda avrebbero meritato la promozione in Red Bull, ma che il pilota neozelandese alla fine è stato scelto considerando il maggior margine di miglioramento in futuro in ottica futura vista la giovane età, concludendo come la sua forza mentale sia stato il fattore decisivo a suo vantaggio. Il tutto anche tenendo conto del fatto che nel test post season di Abu Dhabi (dove ha avuto occasione di sedersi al volante della RB20) Tsunoda (sotto raffigurato) non ha particolarmente impressionato.

Nonostante la scelta finale caduta su Lawson, la Red Bull aveva tenuto comunque a precisare che Tsunoda sarebbe stato preso in considerazione qualora il 22enne pilota neozelandese non avesse garantito il rendimento richiesto dal team austriaco, e sotto questo aspetto la recente nomina a pilota di riserva (non ufficializzata da un comunicato, ma data per sicura) rappresenta per il 24enne pilota giapponese un’occasione da sfruttare adeguatamente.

In primis proprio per la situazione relativa a Lawson. La Red Bull, infatti, non è nuova a cambiare valutazione sui propri piloti e di conseguenza nell’effettuare delle sostituzioni nel corso della stagione, motivo per il quale qualora il 22enne pilota neozelandese non dovesse particolarmente convincere al fianco di Verstappen, ecco che all’incirca intorno a metà campionato Tsunoda potrebbe avere finalmente la sua occasione per poter correre in Red Bull al fianco di Verstappen e così dimostrare il suo valore al volante di una monoposto sulla carta maggiormente competitiva rispetto alla Racing Bulls. Non solo.

Nell’arco della stagione Tsunoda potrebbe addirittura avere la possibilità di sostituire Max Verstappen qualora il quattro volte campione olandese dovesse raggiungere i 12 punti di penalità sulla Superlicenza, e dover così scontare una gara di sospensione, sulla falsariga di quanto occorso lo scorso anno in Azerbaijan a Kevin Magnussen, sostituito al volante della sua Haas dal giovane Oliver Bearman (da quest’anno pilota titolare del team statunitense guidato da Ayao Komatsu).
Un’ipotesi che teoricamente potrebbe sembrare piuttosto inverosimile, ma in realtà molto più reale di quanto non possa sembrare in apparenza, visto e considerato che al momento Verstappen ha accumulato ben 8 punti di penalità sulla sua Superlicenza, di cui i primi due in scadenza il prossimo 30 giugno e relativi al contatto con Lando Norris in occasione della fase finale del Gp d’Austria. Qualora da qui al prossimo 30 Giugno Verstappen accumulasse altri quattro punti di penalità sulla Superlicenza, scatterebbe inevitabilmente la gara di sospensione, con Tsunoda pronto a prendere seppur per una gara il posto del campione olandese al volante della Red Bull.

Una cosa, comunque, dev’essere chiara: indipendentemente dalla possibile sostituzione o meno di Verstappen (per una gara) o Lawson (nella seconda parte della stagione), Yuki Tsunoda dovrà comunque dare il massimo al volante della sua Racing Bulls, perché in ballo potrebbe esserci addirittura il suo futuro in Formula 1. Non è un mistero, infatti, che il pilota giapponese sia stato fin qui supportato dalla Honda (attuale partner motoristico di Red Bull e Racing Bulls), così come che il motorista nipponico abbia indicato alla Red Bull lo scorso Dicembre come possibile nuovo pilota titolare al fianco di Verstappen prima che venisse ufficializzato Lawson proprio Tsunoda. Il tutto in uno scenario che vedrà Honda salutare dal 2026 il gruppo Red Bull (che produrrà una nuova power unit in partnership con Ford) per motorizzare Aston Martin, che vede come piloti titolari Fernando Alonso e Lance Stroll. Non è quindi da escludere che (in caso di stagione positiva ad opera di Lawson) Tsunoda e il gruppo Red Bull si possano salutare, dopo cinque stagioni di fruttuosa collaborazione in AlphaTauri/Racing Bulls, con il pilota giapponese che a quel punto potrebbe raggiungere Honda in Aston Martin come terzo pilota alle spalle del duo Alonso/Stroll, per poi salire di ruolo nel caso uno dei due titolari dovesse lasciare. Il tutto ovviamente senza considerare quei rumors che vorrebbero Aston Martin interessata a Max Verstappen qualora la Red Bull RB21 non dovesse particolarmente convincere in pista.

Ecco, quindi, in conclusione come la promozione di Yuki Tsunoda come pilota di riserva Red Bull (indipendentemente dal posto di titolare in Racing Bulls) può rappresentare un’occasione da parte del 24enne pilota giapponese non solo per dimostrare al team austriaco di aver sbagliato a non aver scelto lui al fianco di Max Verstappen, ma sopratutto se ben sfruttata per dimostrare di essere una volta di più un pilota meritevole di correre in Formula 1, alla luce della crescita personale evidenziata negli ultimi due anni.

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