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F1 Las Vegas: Russell in pole davanti a Sainz e a Gasly© @F1

F1 Las Vegas: Russell in pole davanti a Sainz e a Gasly

Il pilota inglese della Mercedes conquista la sua quarta pole in carriera, precedendo la Ferrari del pilota spagnolo, e l’Alpine del pilota francese. Quarto Leclerc davanti alla Red Bull di Verstappen. Norris sesto, Piastri ottavo. Hamilton solo decimo

23 novembre

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La Mercedes che non ti aspetti. Sulla pista cittadina del Las Vegas Strip Circuit (considerata alla vigilia del weekend ostica per il team tedesco) a brillare è la stella di George Russell, che conquista la pole position del Gp di Las Vegas di Formula 1 (ventiduesima prova del Mondiale 2024) davanti alla Ferrari di Carlos Sainz Jr e alla sorprendente Alpine di Pierre Gasly al termine di una sessione di qualifica che (al pari delle tre sessioni di prove libere) ha dimostrato come con temperature più basse (circa 13°sull’asfalto) e con scarso grip in pista la W15 riesca a trovare il massimo della propria performance, dimostrandosi fortemente competitiva almeno sul giro secco.

Non è la prima volta nell’arco della stagione che la Mercedes evidenzia una certa competitività nella prima giornata di prove libere salvo poi perdere consistenza nel proseguo del weekend, così come non è la prima volta che con temperature più fresche o con pista bagnata (vedi ad esempio la pole di Russell in Canada o l’intera prima fila Mercedes a Silverstone con successiva vittoria ad opera di Hamilton) la W15 riesce a trovare con facilità la corretta finestra di esercizio delle gomme. Detto questo, però, nessuno era convinto alla vigilia del weekend di Las Vegas che il team tedesco guidato da Toto Wolff potesse addirittura ambire per la pole position, continuando a considerare tra i possibili favoriti sia per la pole che in ottica gara solamente McLaren e Ferrari.

Sin dalla giornata di venerdì, però,non solo la Mercedes ha dimostrato di essere particolarmente performante sul Las Vegas Strip Circuit, ottenendo il miglior tempo con Hamilton in FP1 e FP2 e con Russell in FP3, ma sopratutto la W15 è stata in grado di mandare in temperatura le gomme prima delle rispettive monoposto rivali, costruendo così la sua posizione di vantaggio sopratutto nel primo settore.

©@fia

Una situazione, questa, emersa molto bene anche nel corso delle qualifiche odierne, con Russell che costruisce sostanzialmente la sua pole position nel primo settore (e in particolare nelle curve 1-2-3) dove riesce ad essere più veloce di oltre tre decimi nei confronti della Ferrari di Carlos Sainz Jr, mantenendo il distacco invariato nel secondo settore (dove Ferrari e Mercedes sono sostanzialmente simili), e limitando i danni nel terzo settore, dove la SF-24 sembra essere un po' più competitiva rispetto alla W15. Il risultato è una pole position (1’32”312) che consente a George Russell di precedere (come già detto) per soli 98 millesimi la Ferrari di Carlos Sainz Jr (seconda con il tempo di 1’32”410).

Una pole, quella di Russell, frutto però non solo dell’ottimo feeling della Mercedes W15 con le temperature fredde del Las Vegas Strip Circuit ma anche dell’ottima visione strategica del giovane pilota inglese (protagonista anche nel corso del primo run in Q3 di un leggero contatto con il muro in curva 5, che ha richiesto la sostituzione a tempo di record dell’ala anteriore), abile nell’uscire per ultimo nel finale di Q3 in modo tale da poter usufruire della migliore evoluzione di pista, andata progressivamente migliorando nel corso della qualifica.

©Mercedes AMG F1

Se George Russell può dunque celebrare a Las Vegas la sua terza pole position stagionale (dopo quelle conseguite in Canada e in Gran Bretagna) al pari della Mercedes, bisogna però dire che il team tedesco avrebbe potuto cogliere addirittura l’intera prima fila se Lewis Hamilton (fino a quel momento all’altezza del più giovane compagno di squadra) non avesse commesso alcuni errori nei rispettivi due run in Q3, chiudendo alla fine in decima posizione. Comprensibile in tal senso la delusione dell’eptacampione del mondo inglese, che ha assicurato ai microfoni di Sky che in gara proverà a fare del suo meglio per provare a migliorare la propria posizione, affermando che il degrado delle gomme sarà la chiave della gara.

Proprio il Gp sarà in tal senso la prova del nove per capire se la Mercedes potrà essere o meno in grado di poter cogliere la vittoria a Las Vegas: se nelle prove libere (come già detto) la W15 si è comportata addirittura meglio del previsto, nelle simulazioni di passo gara effettuata in FP2 la monoposto del team tedesco non aveva particolarmente impressionato. L’auspicio, ovviamente, in casa Mercedes, è che la gara possa in qualche modo smentire questo scenario, che rischia di vanificare quanto di buono visto nel corso del weekend fino a questo momento.

©@ScuderiaFerrari

Su una pista ritenuta sulla carta favorevole, la Ferrari si deve accontentare in qualifica di un secondo posto con Carlos Sainz Jr e di un quarto posto con Charles Leclerc. Aldilà del motore più fresco a disposizione (montato nella precedente gara di campionato a Interlagos), dove Sainz ha fatto la differenza su Leclerc è stato senza ombra di dubbio nel riuscire a scaldare meglio le gomme, riuscendo così ad ottimizzare il distacco subito dalla Mercedes, arrivando a perdere come detto circa tre decimi contro il mezzo secondo perso dal compagno di squadra monegasco. Detto questo, però, bisogna dare atto sia a Sainz che a Leclerc di essere riusciti (sia grazie all’ala posteriore da basso carico già montata a Monza e a Baku, sia grazie all’ottima trazione) in qualifica dinanzi a Red Bull e McLaren con la possibilità non solo di poter guardare con maggiore fiducia alla gara alla luce delle positive simulazioni effettuate nel long run in FP2, ma anche di recuperare un buon bottino di punti in Classifica Costruttori nei confronti dei diretti rivali per il titolo. L’unico dubbio è legato al comportamento della gomma dura C3 sulla SF-24 a Las Vegas, che solamente il Gp consentirà di scoprire.
Se al termine delle qualifiche il Team Principal Ferrari Vasseur ai microfoni di Sky Sport F1 ha dichiarato di non voler firmare per il secondo posto (o per un risultato simile a quello odierno) dichiarando di puntare a una vittoria (troppo ottimistico invece pensare alla doppietta) e affermando che ora bisogna migliorare il risultato in gara, differente è stato invece lo stato d’animo dei due piloti Ferrari.

©@ScuderiaFerrari

Se Carlos Sainz Jr non ha nascosto la soddisfazione per il secondo posto in griglia dinanzi a quello che poteva essere uno dei sabati più difficili della stagione, affermando però di essere concentrato sulla gara con l’obiettivo di raccogliere il maggior numero di punti possibili in Classifica Costruttori puntando (com’è giusto che sia alla vittoria), piuttosto deluso è apparso il sopra raffigurato Charles Leclerc.
Nel riconoscere l’ottimo lavoro di Sainz, il pilota monegasco ai microfoni di Sky ha dichiarato di non essere mai riuscito in qualifica a far funzionare bene le gomme mandandole correttamente in temperatura, auspicando però di avere un buon ritmo sul passo gara, con l’obiettivo di concretizzare al massimo nei confronti della McLaren.

©@AlpineF1Team

Il protagonista del giorno per quanto riguarda le qualifiche del Gp di Las Vegas non può che essere il pilota francese dell’Alpine Pierre Gasly, capace di conquistare il terzo posto in griglia con una monoposto (l’A524) apparsa in evidente crescita sopratutto nelle ultime gare e che ora può addirittura provare a difendere il sesto posto in Classifica Costruttori (grazie al miracoloso secondo e terzo posto conquistati nella scorsa gara di campionato a Interlagos rispettivamente da Ocon e dallo stesso Gasly).
Intervistato al termine delle qualifiche, Gasly non ha nascosto l’emozione per aver raggiunto il terzo posto in griglia (obiettivo non preventivato originariamente con la squadra) ed auspica di poter mantenere questo stesso risultato anche in gara.

©@redbullracing

Nel weekend che potrebbe regalargli il quarto titolo mondiale piloti consecutivo, le qualifiche del Gp di Las Vegas hanno visto Max Verstappen (sopra raffigurato nel corso della FP3) ottenere il miglior risultato possibile (quinto posto in griglia) raggiungibile con la sua RB20. Se lo scorso anno il campione olandese si era comportato molto bene sul Las Vegas Strip Circuit arrivando poi ad aggiudicarsi la gara, sin dalla prima giornata di prove libere Verstappen aveva accusato una evidente carenza di grip oltre al fatto di non riuscire a tenere in strada la propria monoposto. Tendenza andata a peggiorare con le modifiche introdotte in FP3 e prontamente segnalata al team, il quale dopo una iniziale fase di esitazione, ha poi deciso di richiamare ai box il campione olandese, apportando ulteriori modifiche alla monoposto, e riuscendo questa volta a risolvere una parte delle difficoltà. Tornato in pista, Verstappen è riuscito a cogliere nel corso della FP3 una quinta posizione, ribadita poi anche nel corso delle qualifiche, al termine delle quali ha sottolineato come abbia provato ad ottimizzare il risultato nonostante la sua monoposto per motivi di budget non disponesse dell’ala da basso carico necessaria per piste come quelle di Monza e Las Vegas, e che in ottica gara non si aspetta molto visto che le simulazioni sul passo gara effettuate nelle libere non sono state fantastiche, concludendo però che pur essendo la McLaren e Norris alle sue spalle, il suo obiettivo è chiaramente quello di fare meglio di un quinto posto.

Se Verstappen chiude le qualifiche del Gp di Las Vegas in quinta posizione, peggio ancora è andata al compagno di squadra Sergio Perez, eliminato addirittura in Q1 con il sedicesimo tempo.
Intervistato al termine delle qualifiche da Sky Sport F1, il pilota messicano ha sottolineato come rispetto alla prima giornata di prove libere non ci siano stati abbastanza progressi, ed è stato questo che alla fine ha finito con il condizionare la qualifica. Checo però guarda con fiducia alla gara, in quanto la simulazione di long-run aveva evidenziato una migliore competitività della sua RB20.

©@McLarenF1

In difficoltà a sorpresa a Las Vegas è apparsa anche la McLaren, con il sopra raffigurato Lando Norris sesto e Oscar Piastri ottavo. Se nella prima giornata di prove libere il team di Woking aveva evidenziato di essere performante nel primo settore (con una prestazione migliore rispetto a quella della Ferrari, ma al contempo inferiore rispetto a quella della Mercedes), la scelta odierna di utilizzare un’ala posteriore più scarica (di differente specifica rispetto a quella usata a Monza e a Baku) per migliorare l’eccessivo graining accusato da Norris nella simulazione di passo gara in FP2 ha portato la MCL38 a soffrire non solo nel secondo settore per via dello scarso carico aerodinamico, ma addirittura anche e sopratutto nel primo settore, andando così a vanificare il buon terzo settore, a quel punto insufficiente per colmare il gap accumulato nei primi due settori.

©@visacashapprb

A sandwich tra le due McLaren troviamo al settimo posto la Racing Bulls di Yuki Tsunoda (sopra raffigurato nel corso della FP3), abile ad ottimizzare il rendimento della sua monoposto (nel weekend che vede la VCARB01 montare per la prima volta la sospensione posteriore della Red Bull RB20) in una sessione che ha visto il compagno di squadra Liam Lawson qualificarsi in quindicesima posizione.


©@HaasF1Team

Positiva anche la qualifica di Nico Hulkenberg (Haas), nono, che non solo è riuscito a posizionarsi davanti alla Mercedes di Lewis Hamilton (decimo), ma che è riuscito ad accedere in Q3 a differenza del compagno di squadra Kevin Magnussen, eliminato in Q2 con il dodicesimo tempo.

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Le qualifiche del Gp di Las Vegas hanno visto anche un bruttissimo incidente che ha visto come protagonista il 21enne pilota argentino della Williams Franco Colapinto. Dopo essere approdato in Q2 (a differenza del compagno di squadra Alexander Albon, eliminato in Q1), Colapinto stava provando a migliorare con successo il proprio tempo grazie a degli ottimi intertempi nel terzo settore (con alcuni microsettori addirittura fucsia) dovuti anche alla scia dell’Alpine di Pierre Gasly che stava davanti a lui. Al momento, però, di affrontare curva 16, il pilota argentino ha anticipato eccessivamente l’ingresso in curva, andando ad impattare piuttosto violentemente contro il muro e distruggendo di fatto la sua FW44.

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Se per quanto riguarda la monoposto il team di Grove guidato da James Wovles si è messo subito al lavoro per provare a riparare (per quanto possibile) la macchina incidentata, secondo quanto comunicato dalla stessa Williams Colapinto dopo essere andato ad impattare contro il muro a 50G (ed essere uscito fortunatamente illeso dalla propria monoposto) è stato sottoposto a un accurato check-up medico, al termine del quale è stato dimessoNon è però scontata la sua presenza in gara: anche qualora i meccanici Williams dovessero riuscire a riparare in tempo la sua monoposto (cosa non scontata, alla luce della carenza dei pezzi di ricambio), Colapinto dovrà nuovamente sottoporsi a un ulteriore controllo medico (alla luce del violento impatto da 50G), il quale determinerà se il pilota argentino sarà o meno in grado di poter effettivamente disputare il Gp di Las Vegas.

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