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Il neo Direttore Operativo e Tecnico di Sauber Motorsport ritiene inaccettabili le prestazioni del team elvetico, da perfezionare quanto prima per poter ambire nel tempo a diventare una squadra vincente. Per la seconda guida 2025 spunta l’ipotesi Bortoleto
Un rilancio prestazionale dell’attuale Sauber, su cui modellare la squadra Audi del futuro. È questa la filosofia del nuovo Direttore Operativo e Tecnico di Sauber Motorsport Mattia Binotto, che in occasione del Gp d’Italia ha fatto il suo esordio ai box di Monza, tornando ad assaporare il clima della Formula 1, che il 54enne tecnico originario di Losanna ha vissuto nei tanti anni trascorsiall’interno del box Ferrari, prima come tecnico e poi dal 2019 come Team Principal della scuderia di Maranello.
Il debutto ai box di Mattia Binotto in Sauber è stata l’occasione non solo per poter incontrare l’ex patron del team elvetico Peter Sauber o rivedere alcuni vecchi amici quali Stefano Domenicali o Kimi Raikkonen, ma anche per fare il punto della situazione tecnica in cui attualmente imperversa la squadra, al momento unico team ad non aver ancora conquistato neanche un punto nelle sedici gare finora disputate del Mondiale 2024 di Formula 1.
Uno scenario piuttosto desolante per la squadra che dal 2026 si trasformerà nel team ufficiale Audi (al debutto nella massima serie motoristica), e che purtroppo anche a Monza ha visto classificarsi fuori dalla zona punti e doppiati di un giro Valtteri Bottas in sedicesima posizione e Guanyu Zhou addirittura in diciottesima posizione.
Se nei mesi scorsi Andreas Seidl era sembrato quasi prendere una distanza dall’attuale operato della Sauber preferendo preparare l’approdo di Audi in Formula 1 dal 2026, differente è la scelta del suo successore (Mattia Binotto), secondo cui la futura competitività di Audi nella massima serie motoristica deve passare tassativamente dalla crescita prestazionale dell’attuale Sauber, mettendo delle risorse sul miglioramento della squadra, e cercando al contempo di bilanciare le priorità nell’impegno a breve, medio e lungo periodo del gruppo Audi. A descrivere perfettamente la situazione e lo scenario con cui Audi avrà a che fare nel prossimo periodo è stato lo stesso Binotto (le cui dichiarazioni sono state raccolte dal magazine britannico Autosport domenica mattina prima del Gp d’Italia), secondo cui la casa dei Quattro Cerchi non può permettersi di ignorare l’attuale andamento della Sauber in Formula 1.
“Non possiamo permettercelo. Questo è il team che deve diventare, in futuro, un team vincente. E l'unico modo per farlo è iniziare a salire, progredire. Dobbiamo allenare i nostri muscoli per il futuro. Quindi, sì, penso che dobbiamo sicuramente migliorare. Questo è importante per noi stessi, è importante per il team. È importante per il marchio. È importante per i nostri partner. E non possiamo in qualche modo accettare la posizione attuale.
Non possiamo nasconderci dietro il fatto che siamo stati ultimi e penultimi nella gara di Zandvoort e nelle qualifiche (qui a Monza n.d.r) le stesse posizioni a una certa distanza dalle auto davanti. Quindi, dobbiamo impegnarci per migliorare. Dobbiamo bilanciare tutte le priorità e i nostri sforzi dal breve al medio e lungo termine. Ma non penso che la nostra posizione odierna sia affatto comoda per noi. È molto doloroso. Come ho detto, dobbiamo allenare i nostri muscoli e dobbiamo migliorare perché le solide basi non si costruiscono in un giorno. È un team che deve fare progressi continui ogni giorno, passo dopo passo. Quindi, direi di iniziare il prima possibile".
Binotto in queste prime settimane di lavoro in Sauber/Audi ha potuto cominciare a rilevare le prime impressioni in merito al telaio (lato Sauber a Hinwill) e al motore (lato Audi a Neuberg an der Donau), ma è molto chiaro sul fatto che ci sarà tanto da lavorare per veder crescere la squadra e che probabilmente richiederà più tempo di quanto inizialmente previsto (concordando così con le dichiarazioni rilasciate di recente dal Ceo Audi Gernot Döllner). “In un paio di settimane, non puoi vedere tutto. Certamente, hai solo una prima impressione di ciò che potresti trovare o vedere, sia a Hinwil per il telaio, sia a Neuburg per il gruppo propulsore. Ma penso che ci siano persone fantastiche. Abbiamo intenzioni e obiettivi chiari, davanti a noi per diventare un team vincente. Ma certamente, c'è molto da fare, questo è il primo feedback. Stiamo gareggiando contro team che sono stati per molti anni in F1. Sono grandi organizzazioni, su e giù. E questo non è il nostro caso. Dobbiamo accelerare in termini di persone, in termini di organizzazione, in termini di strumenti, processi, metodologie, strutture. Dobbiamo unire, certamente, ciò che stiamo facendo a Hinwil con ciò che stiamo facendo a Neuburg sul gruppo propulsore. E si tratta anche di cultura e mentalità, perché per diventare un team vincente, si tratta di cambiare la nostra mentalità verso ciò che è richiesto."
In merito alla seconda guida da affiancare dal prossimo anno a Nico Hulkenberg (che saluterà a fine stagione la Haas per approdare in Sauber/Audi) Binotto ha intenzione ancora di prendersi un po' di tempo, affermando in un’intervista rilasciata al sito internet Planet F1 che essendo in Sauber/Audi da un paio di settimane con la squadra sta condividendo le sue prime impressioni e capire quali sono i prossimi passi da fare, valutando se puntare su un pilota esperto o su un giovane a lungo termine, aggiungendo che al momento sta ascoltando tutti i potenziali piloti, riservandosi di comunicare la sua scelta il prima possibile.
In tal senso bisogna rilevare che se nelle scorse settimane si parlava al fianco di Nico Hulkenberg di una possibile riconferma di Valtteri Bottas, nel weekend del Gp d’Italia a Monza sono risalite e non poco le quotazioni del 19enne pilota brasiliano e vincitore dello scorso campionato di Formula 3 Gabriel Bortoleto, che proprio domenica mattina a Monza si è aggiudicato con il team Invicta Racing la Feature Race del Gp d’Italia valida per il campionato di Formula 2, che lo vede ancora in lizza per il titolo (trovandosi in seconda posizione con 154.5 punti e staccato di sole 10.5 lunghezze dal leader del campionato, il 19enne pilota franco-algerino del Team Campos Isack Hadjar, appartenente all’Academy Red Bull).
Mattia Binotto, dunque, comincia man mano a costruire i primi tasselli del futuro team Audi che dal 2026 approderà ufficialmente in Formula 1 guidato dall’attuale Ds Red Bull Jonathan Wheatley (dal Luglio 2025 nuovo Team Principal del team della casa dei Quattro Cerchi). Una sfida indubbiamente non facile, ma alla portata dell’ex Team Principal Ferrari, desideroso di poter ribadire una volta di più tutto il suo valore (anche sotto il profilo tecnico) con l’obiettivo nel corso degli anni di poter portare l’Audi a giocare un ruolo da protagonista nella Formula 1 che verrà.
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