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F1 Miami: Verstappen in pole, Leclerc e Sainz secondo e terzo© Getty Images

F1 Miami: Verstappen in pole, Leclerc e Sainz secondo e terzo

Dopo aver vinto la Sprint, il campione olandese fa sua anche la pole position (la sesta stagionale in sei gare) precedendo le Ferrari. Quarto Perez, quinta e sesta la McLaren con Norris e Piastri, che precedono le Mercedes di Russell e Hamilton. Eliminato in Q2 Alonso

05.05.2024 ( Aggiornata il 05.05.2024 14:59 )

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Sprint Miami: vince Verstappen, davanti a Leclerc e a Perez

©Formula 1

Poche ore prima delle qualifiche è andata in scena la seconda Sprint stagionale, che ha visto la vittoria di Max Verstappen (nono successo in quattordici Sprint disputate) su Red Bull, che ha preceduto di 3”371 la Ferrari di Charles Leclerc e di 5”095 il compagno di squadra Sergio Perez.

Le Qualifiche della Sprint, andate in scena nella giornata di venerdì, avevano visto il miglior tempo ad opera della Red Bull di Max Verstappen (1’27”641, autore di un buon giro ma non perfetto, dovuto alla difficoltà di far funzionare correttamente le gomme in SQ3), che aveva preceduto di 108 millesimi la Ferrari di Charles Leclerc (1’27”749), con il monegasco autore di un vero e proprio miracolo: avendo perso l’unica sessione di prove libere per un errore nei primissimi minuti (testacoda in curva 16 nel tratto più stretto della pista con impossibilità a rigirarsi e tornare ai box, con al contempo il surriscaldamento della frizione, che ha obbligato la squadra a chiedere al pilota di spegnere la macchina), Charles è riuscito a ottimizzare la qualifica, chiudendola a soli 108 millesimi dal campione olandese della Red Bull.
A seguire in terza posizione la Red Bull di Sergio Perez (1’27”876) che aveva preceduto la Racing Bulls di Daniel Ricciardo (1’28”044), che già nella precedente gara in Cina dopo la sostituzione del telaio aveva dato segnali di risveglio. Quinta posizione per la Ferrari di Carlos Sainz Jr (errore in SQ3 in curva 17 che ha finito per penalizzarlo, dopo due settori simili a quelli di Leclerc). In sesta e nona posizione le due McLaren di Piastri e di Norris, con il talento inglese del team di Woking autore di un errore in curva 1 e di alcune imprecisioni che lo hanno privato del miglior tempo, possibile per quanto visto in SQ2.
Sprint Qualifying regolare per Aston Martin (settima con Stroll e ottava con Alonso), mentre a chiudere la top ten era stata la Haas di Nico Hulkenberg, performante sul giro secco, e in grado di mettere fuori dai primi dieci entrambe le Mercedes (11° Russell, 12°Hamilton), apparse un po' in difficoltà.

Passando alla gara Sprint vera e propria, primo momento concitato già in pitlane, con Esteban Ocon (Alpine) che, uscendo dal box, sbaglia la frenata andando a toccare la Ferrari di Charles Leclerc, che stava regolarmente procedendo in pitlane. Per fortuna entrambe le monoposto non hanno riportato danni, ma la Direzione Gara ha deciso comunque di punire l’errore del pilota francese sanzionandolo con una penalità di dieci secondi.

Al via Leclerc ha uno scatto migliore rispetto a Verstappen, ma il campione olandese si sposta subito verso la Rossa del pilota monegasco, stringendolo verso le barriere lato box, concedendogli al contempo la possibilità di fare la prima curva. Una manovra aggressiva, quella di Verstappen, ma regolare, che consente al campione olandese di mantenere la testa della corsa nei confronti di Leclerc, con al contempo Ricciardo abile a superare la Red Bull di Sergio Perez, con Sainz quinto davanti alla McLaren di Oscar Piastri. Attenzione, però, a quanto succede nelle retrovie: Alonso (Aston Martin) in curva 1 va a toccare prima la monoposto gemella di Lance Stroll e poi la Mercedes di Lewis Hamilton, con Stroll che di conseguenza a sua volta va toccare la McLaren di Lando Norris, dotata del nuovo pacchetto di aggiornamenti. Se Stroll riesce a riportare la macchina ai box prima di ritirarsi, peggio ancora va al giovane talento inglese della McLaren, che finisce la sua Sprint dopo neanche una curva.
La Direzione Gara decide di mandare in pista la Safety Car, che, per favorire la rimozione della macchina di Norris e la corretta pulizia del tratto oggetto di incidente (curva 1), al momento di effettuare le ultime curve decide di transitare lungo la pitlane, seguita dalle altre monoposto.
Una volta rientrata ai box la Safety Car, riparte nel corso del quarto giro la Sprint, con Verstappen che pur non scappando riesce comunque a far sua la gara del sabato, davanti a Leclerc che, dopo essere uscito dalla zona DRS nei confronti di Verstappen, riesce comunque a mantenere un passo gara che alla fine gli ha consentito di chiudere la Sprint staccato di soli 3”371 dal campione olandese della Red Bull.
Al terzo posto si classifica la Red Bull di Sergio Perez: dopo esser stato come detto superato al via da Ricciardo, Checo rende pan per focaccia al pilota italo-australiano della Racing Bulls superandolo nel corso del quinto giro, dopodichè prova ad andare a caccia della Rossa di Leclerc, senza successo.
Superato da Perez, Ricciardo riesce a difendersi dai continui attacchi da parte della Ferrari di Carlos Sainz Jr chiudendo meritatamente al quarto posto, con il pilota spagnolo (classificatosi quinto) che probabilmente ha finito con il pagare un assetto troppo carico scelto dalla scuderia di Maranello.
In sesta posizione si classifica la McLaren di Oscar Piastri, autore di una gara regolare, ma da cui era lecito forse aspettarsi di più, visto e considerato che sulla sua monoposto era stato comunque installato metà del nuovo pacchetto aerodinamico introdotto in questa gara dal team di Woking.
A chiudere la top 8 della Sprint troviamo in settima posizione la Haas di Nico Hulkenberg (autore di una Sprint piuttosto generosa che gli ha consentito di conquistare due punti preziosi per il team guidato da Ayao Komatsu, che il pilota tedesco lascuerà al termine della stagione per approdare in Sauber/Audi), e all’ottavo posto la Racing Bulls di Yuki Tsunoda, che aveva a dire il vero aveva tagliato il traguardo in nona posizione, salvo poi guadagnare una posizione alla luce della penalità di 20 secondi comminata a Lewis Hamilton, reo di aver guidato troppo velocemente in pitlane nel corso delle tornate effettuate in regime di Safety Car, e retrocesso dall’ottavo al sedicesimo posto finale.

Hamilton era stato anche protagonista di un lungo e insistito duello con la Haas di Kevin Magnussen, penalizzato di ben 35 secondi per aver in ben tre occasioni lasciato la pista per poi rientrarvi guadagnando un vantaggio (tre penalità di dieci secondi ciascuna), e per mancato rispetto dei track limits (penalità di cinque secondi).

Le Classifiche iridate aggiornate dopo la Sprint

Alla luce dei risultati della Sprint, la Classifica Piloti vede Max Verstappen è in testa con 118 punti, seguito da Sergio Perez a quota 91. In terza posizione troviamo Charles Leclerc con 83 punti, seguito da Sainz (73), Norris (58), Piastri (41), Russell (33), Alonso (31), Hamilton (19), Stroll (9), Tsunoda (8), Bearman e Hulkenberg (6), Ricciardo (5) e Magnussen (1).

In Classifica Costruttori la Red Bull è in testa con 209 punti, seguita da Ferrari (162), McLaren (99), Mercedes (52), Aston Martin (40), Racing Bulls (13) e Haas (7).

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