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Nel corso del weekend del Gp di Cina è emersa la possibilità di una modifica all’attuale ripartizione dei punti assegnati nel corso del Gp domenicale (da introdurre il prossimo anno o alla peggio nel 2026), con i piloti in zona punti che salirebbero dai 10 attuali a 12
AGGIORNAMENTO (Venerdì 26 Aprile Ore 11:45). Nella riunione della F1 Commission svoltasi Giovedì 25 Aprile a Ginevra e presieduta dal Direttore delle Monoposto FIA Nicholas Tombazis e dal Presidente e Ceo della Formula 1 Stefano Domenicali le squadre hanno deciso di rinviare alla prossima riunione della F1 Commission in programma a Luglio ogni possibile decisione in merito alla modifica dell'attribuzione del punteggio, in modo tale da avere più tempo per poter analizzare la proposta.
Premiare i team di seconda fascia (senza per questo andare a penalizzare le squadre di vertice), e al contempo aumentare lo spettacolo in pista. È con questo obiettivo che nelle ultime settimane la Formula 1 avrebbe cominciato seriamente a valutare la possibilità di andare a modificare l’attuale attribuzione del punteggio nel corso dei Gp, che attualmente tendono a premiare i primi dieci classificati. Se all’epoca della sua introduzione nel 2010 questo sistema di punteggio poteva avere indubbiamente senso, negli ultimi anni con l’introduzione delle attuali monoposto ad effetto suolo abbiamo assistito alla formazione di due blocchi tra le squadre partecipanti al Mondiale, con le prime cinque squadre quasi sempre a punti (Red Bull, Ferrari, McLaren, Mercedes e Aston Martin), e le rimanenti squadre (Racing Bulls, Haas, Williams, Alpine e Sauber) meno frequentemente. Una tendenza, questa, emersa ancora di più in questa primissima parte della stagione, che al momento vede dopo cinque gare in Classifica Costruttori Racing Bulls con 7 punti, Haas con 5 punti e addirittura Williams, Alpine e Sauber con zero punti. Da qui, dunque, la volontà della Formula 1 di aumentare già a partire dal prossimo anno (o alla peggio dal 2026) il numero dei piloti entranti in zona punti, passando dagli attuali 10 a 12.
Se l’attuale punteggio prevede infatti 25 punti al vincitore, 18 punti al secondo classificato, 15 punti al terzo, 12 punti al quarto, 10 punti al quinto, 8 punti al sesto, 6 punti al settimo, 4 punti all’ottavo, 2 punti al nono e un punto al decimo classificato oltre a un punto aggiuntivo all’autore del giro più veloce (a patto che fosse all’interno della top 10), la nuova possibile attribuzione del punteggio (presentata alle squadre nel corso del weekend del Gp di Cina) vedrebbe sostanzialmente fino al settimo posto la conferma dell’attuale punteggio (25-18-15-12-10-8-6) per venire incontro ai top team (che non vedrebbero aumentare in maniera significativa la quota variabile della tassa d’iscrizione da versare alla Federazione), con l’ottavo classificato che andrebbe a conquistare 5 punti, il nono classificato 4 punti, il decimo 3 punti, l’undicesimo 2 punti e infine il dodicesimo un punto.
Nei suoi 75 anni di storia non è la prima volta che la Formula 1 cambia il suo punteggio: basti pensare che dal 1950 al 1959 erano solamente i primi cinque classificati ad andare a punti (8 punti al vincitore, 6 al secondo, 4 al terzo, 3 al quarto e 2 al quinto) con un punto addizionale all’autore del giro più veloce. Nel 1960 se da una parte viene abolito il punto addizionale per il giro più veloce, dall’altra viene assegnato un punto al sesto classificato, confermando lo schema 8-6-4-3-2 per i primi cinque classificati.
Nel 1961 il sistema di attribuzione dei punti cambia ancora: fino al 1990, infatti, verranno assegnati 9 punti al vincitore, 6 al secondo classificato, 4 al terzo, 3 al quarto, 2 al quinto e infine un punto al sesto.
Dal 1991 al 2002 non solo cambia il numero dei punti destinato al vincitore (che passano da 9 a 10), ma per la prima volta ai fini della Classifica Piloti vengono presi come riferimento la totalità dei risultati conseguiti dal pilota nell’arco della stagione (in precedenza, infatti, venivano presi in considerazione solamente un certo numero di migliori risultati, che poteva anche variare da stagione a stagione).
Dal 2003 al 2009 i punti vengono assegnati ai primi otto classificati seguendo lo schema 10-8-6-5-4-3-2-1.
Dal 2010, infine, viene introdotto l’attuale attribuzione del punteggio sopra riportato, che prevede l’ingresso in zona punti per i primi dieci classificati seguendo lo schema 25-18-15-12-10-8-6-4-2-1. Unica eccezione il Gp di Abu Dhabi 2014, dove il punteggio viene eccezionalmente raddoppiato (con 50 punti al vincitore, 36 al secondo classificato, 30 al terzo, 24 al quarto, 20 al quinto, 16 al sesto, 12 al settimo, 8 all’ottavo, 4 al nono e 2 al decimo). Un esperimento che non riscontrerà un grande successo, e che non a caso non verrà più replicato.
Se nel 2019 torna ad essere attribuito un punto extra all’autore del giro più veloce (a patto che sia classificato all’interno della top ten), dal 2021 alla luce dell’introduzione delle gare Sprint vengono introdotti dei punti extra validi per il Mondiale: se nel 2021 al termine delle gare Sprint vengono assegnati 3 punti al vincitore, 2 punti al secondo classificato e un punto al terzo classificato, dal 2022 le Sprint assegnano dei punti ai primi otto classificati seguendo lo schema 8-7-6-5-4-3-2-1.
Tornando alla stretta attualità, al momento la proposta di una possibile variazione dell'attribuzione del punteggio nel corso delle gare domenicali viene vista favorevolmente (com’è lecito aspettarsi) sopratutto dalle squadre di seconda fascia, mentre tra i top team se il Team Principal Ferrari Frederic Vasseur si è detto favorevole, il suo collega in Red Bull Chris Horner si è dichiarato imparziale in merito. La sensazione, però, è che alla fine questa proposta possa essere vista di buon occhio un po' da tutti, e quindi, pur avendo bisogno di una maggioranza semplice (il voto favorevole di cinque squadre più il consenso di FIA e di Liberty Media) per essere adottata già a partire dal prossimo anno, la sensazione è che alla fine nella riunione della F1 Commission in programma nei prossimi giorni a Ginevra potrebbe venire approvata con un ampio margine di voti favorevoli. Se non addirittura con l’unanimità.
Nella prossima riunione della F1 Commission di Ginevra non si parlerà solamente del nuovo punteggio da attribuire ai piloti, ma anche di un altro argomento che non ha mancato di far discutere nel corso delle prime gare della stagione corrente: stiamo parlando delle partenze anticipate. È sotto gli occhi di tutti quanto occorso al via della seconda gara di campionato in Arabia Saudita, con Lando Norris che non mancò di avanzare leggermente salvo poi fermarsi prima che si spegnessero le luci del semaforo, senza essere sanzionato in quanto i sensori non avevano rilevato il movimento impercettibile compiuto dal giovane talento della McLaren.
Secondo quanto emerso in Cina, oltre alla riconferma dei sensori, la volontà sarebbe quella di rendere valida anche la testimonianza filmata, per cui ogni quasivoglia movimento delle monoposto non rilevato dai sensori ma documentato dai filmati a semafori ancora rossi verrà considerato come partenza anticipata e punito come tale, con una penalità di cinque secondi da scontare al momento di effettuare la sosta.
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